L'alimentazione romana
Questo ipertesto si trova nella sezione di Storia del sito Homolaicus .
La gastronomia nell'antica Roma-Esercitazioni in classe-
Nell'antica Roma, i banchetti costituivano un'occasione ideale di incontro e di socializzazione tra i cittadini, oltre al fatto che davano la possibilità, a chi vi intervenisse, di degustare prelibatezze di ogni tipo e di assistere a vere e proprie ''performances'' culinarie.
Ma nel corso della giornata di un uomo Romano medio, non era certo la norma, quella di organizzare lauti banchetti ogni qual volta egli consumava un pasto.
Quando, al canto del gallo, luomo romano si destava dal sonno, consumava un pasto piuttosto modesto, spesso sbocconcellando qualche avanzo della sera precedente, che i convitati erano autorizzati a portarsi via in un fagottino(senza il timore di sembrare inopportuni).
La CENA era invece il momento in cui il pasto si faceva più elaborato; cominciava verso le prime ore pomeridiane, dopo che ci si era recati nelle terme a ristorare le membra dalle fatiche della giornata.
A Roma, i gusti e le abitudini alimentari cambiarono col tempo e dunque non si mangiò sempre allo stesso modo.
lalimentazione dei ceti più abbienti cambiò: si adoperarono, in abbondanza, spezie provenienti dallOriente, per insaporire, i cibi, salse e pesci.
Antiche Civiltà - Antica Roma - Mappedinantes
Con queste pagine farete un primo passo nel mondo ormai dimenticato della cucina ai tempi dell' antica Roma, conoscerete cosa mangiavano i nostri antenati, i riti della cena, e alcune ricette tramandateci dallo chef dell'epoca Marco Gavio Apicio ...
L'eros nell'antica roma, l'amore i tradimenti e le perversioni di un'epoca che ha lasciato molte tracce di sè nei costumi e nella mente dell'uomo moderno.
Le diverse fasi della vita in cui vengono sorprese e descritte le donne romane, di varie estrazioni sociali e mestieri.
Per comprendere cosa è cambiato in oltre 2500 anni, con questo lavoro Augenti ha rivisitato per noi il mondo quotidiano dell'antica Roma svelando ...
Prime romane, Nascere donna, La bambola, uno status symbol, Giocare con le noci, Giocare con gli astragali, Educazione e studi, Sport e pubertà, Dieta e bellezza, Il nome è tabù ...
Tivoli una Città da Scoprire - L'Antica Roma .
Diverse erano, presso le società primitive, la qualità e la quantità del cibo, a seconda dell'ambiente, di chi cacciava, coltivava, Nell'antica Roma si facevano tre pasti nel corso della giornata: la prima colazione detta jentaculum, la colazione del mezzogiorno detta prandium e il pasto della sera detto cena (anche se originariamente la cena avveniva ...
racconti di cucina nell' antica Roma di Apicio
Nella Roma dei primi secoli il romano spesso si cucinava il cibo da solo..
Con landare del tempo, nellepoca repubblicana anche il modesto cittadino aveva a disposizione due o tre schiavi che si occupavano di preparargli il cibo quando questi possedeva una cucina adatta a cucinare..
I gusti erano certamente differenti dai nostri, prediligevano cibi e accostamenti di sapori che oggi non trovano riscontro nelle nostre ricette..
La cucina romana si diletta a preparare piatti dal sapore agrodolce, associando per esempio funghi (di cui sono ghiotti) e miele, o larrosto con pesche..
La polenta cotta nella pentola di terracotta veniva arricchita con fave, cavoli, cipolle, formaggio e talvolta pezzetti di carne o pesce; tutto per renderla più saporita fino ad arrivare ad una tale miscuglio di ingredienti chiamato satura o satira (da cui lutilizzo moderno di queste due parole saturazione e satira in senso di battute di vario genere) che portava in breve tempo alla sazietà.
Il grano con cui era fatto arrivò ad avere una tale importanza che i Romani promulgarono delle leggi che regolavano la corretta distribuzione e conservazione..
Anche se il pesce era più frequente non mancavano però le carni come quella di bue, di maiale, di cinghiale, di ghiro: grande leccornia per le tavole dei ricchi tanto da essere allevato nelle ghiraie per poi essere cucinato disossato e farcito..
Storia dell'Alimentazione
BUONE REGOLE per una SANA ALIMENTAZIONE + Dieta del Gruppo Sanguigno .
Medicina Antica + Sciamani + Malassorbimento I popoli della Mesopotamia usavano tanto orzo per preparare il pane e la birra.
Anche il miglio e il frumento erano presenti nella cucina Mesopotamica per preparare focacce dolci, insieme alle cipolle si usavano tanto i legumi (fave, lenticchie, piselli).
Il cibo è per sua natura interculturale, e basta riflettere sullalimentazione Italiana "tradizionale" per capirlo.
Gli atleti avevano uno stile di vita e un'alimentazione completamente diversi, austeri, che permettevano loro di rimanere sani e forti.
La dieta, come detto, in seguito si arricchì di carne di bue, di maiale o di cervo arrostita o allo spiedo con erbe aromatiche, e poi anche di minestre di legumi, frumento, pane di farro, orzo e riso, olio di semi, strutto.
Ecco la dieta tipo prescritta dai medici: a colazione pane e miele, latte di capra e un po' di farina impastata con olio; a mezzogiorno frutta secca, fichi, noci, crostoni di pane di farro con vegetali, olive nere, uova, formaggio caprino e vino mielato; a cena carne allo spiedo o alla griglia con erbe aromatiche, zuppa nera con carne, formaggio, verdure cotte o crude, pesce marinato e frutta.
La civilta' dell'Antica Roma
Libri di Fisica: - Fenomeni di alta energia nelle ultime fasi dell''evoluzione stellare.
Atti del gruppo di studio (Roma-Frascati, 29 maggio-16 giugno 1972)....
La storia di Roma dagli Etruschi, alle leggende di Romolo e Remo, fino al declino dell'Impero Romano.
Interessanti le pagine relative ai Re di Roma ed agli Imperatori.
Ecco l'impero romano; la nascita, le conquiste, e ....
Ecco uno spaccato di vita dell'Antica Roma.
Le Istituzioni dell'Antica Roma , simbolo di una civilta' antica ma evoluta ......
Questa ed altre leggende romane Vi guideranno nelle prossime pagine.
Vediamo quale era il rapporto tra gli Antichi Romani e l'Arte.
Di grande rilievo rimane l'Architettura con con i famosi archi romani, ed altri monumenti che hanno contribuito a creare il mito di 'Roma citta' eterna'.
Le religioni, i sacerdoti, il culto dei morti, superstizioni e riti ed altre informazioni spirituali sugli Antichi Romani.
Cosa mangiavano gli antichi romani? Su quali alimenti era basata la loro dieta? Come cucinavano i cibi? Scopriamolo insieme.
Le fonti dalle quali abbiamo attinto per la realizzazione di questa pubblicazione ed altri siti sul mondo dell' antica Roma, alcuni dei quali segnalati dagli utenti.
Storia dell'Antica Roma
Rapporti culturali e linguistici tra Roma e gli Italici.
L'alimentazione da un millennio all'altro
L'alimentazione da un millennio all'altro .
La storia dell'alimentazione e della gastronomia ha pari dignità di quella di molte scienze e scoperte: senza l'arrivo della patata in Europa, ad esempio, le carestie avrebbero decimato le popolazioni.
Agli inizi della civiltà di Roma la cucina degli antichi romani era certamente frugale.
Non bisogna dimenticare che la civiltà romana si sviluppò da un piccolo villaggio di agricoltori.
All'inizio erano soprattutto polente a base di cereali, primi tra tutti l'orzo, il miglio, e poi il farro, la base dell'alimentazione.
Il sale era usato pochissimo perchè bene assai prezioso e costoso e a volte il cereale veniva fatto bollire nell'acqua di mare.
Progressivamente, con le conquiste e la possibilità di conoscere nuovi prodotti dell'agricoltura, nuove spezie e nuove abitudini alimentari, la cucina romana si trasformò con un'abbondanza di ingredienti e preparazioni da far tremare i dietologi.
Dietologi veri e propri tra i Romani non esistevano, ma ben presto ci si rese conto che gli eccessi alimentari erano fonte di un gran numero di malattie.
Due le caratteristiche principali nelle preparazioni dei Romani: l'introduzione delle salse, che avevano il compito di "coprire" il gusto dei cibi mal conservati, ma che in seguito divennero elementi distintivi delle ricette, e la cottura dei pesci che venivano, infatti, bolliti prima di essere fritti o arrostiti.
Storia Antica Grecia Vita Alimentazione Cibo Arte Antichi Greci Olimpiadi
Le risorse per scoprire i miti e le leggende dell'Antica Grecia, la mitologia, e le vicende storiche ma anche l'arte la medicina, l'alimentazione e le olimpiadi .
Mondo Greco La cronologia della grecia antica, la storia greca in Italia, la mitologia e molto altro.
Le Olimpiadi nella Grecia Antica Nate per affermare valori culturali e morali, celebravano lapoteosi delluomo greco: la forza si trasformava in armonia, lintelligenza .
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Di buon’ora, appena sveglio e senza neanche lavarsi le mani, il Romano consuma uno dei due pasti della giornata, una colazione sostanziosa a base di pane e formaggio, frutta e carne.
L’evento culinario della giornata si svolge invece al pomeriggio, quando il Romano abbiente, dopo il consueto bagno alle terme, e quindi verso le tre o le quattro del pomeriggio, si siede comodamente a tavola fino al calare del sole.
Nella cena normale dopo l’antipasto - gustatio - seguono le portate principali di carne e pesce e si chiude con le secundae mensae, cioè i dessert.
Nelle case più ricche le sale da pranzo sono più d’una, e vengono occupate secondo la stagione dell’anno e l’orientamento : i triclini estivi, spesso seminterrati e contenenti fontanelle e giochi d’acqua, sono orientati a nord, mentre quelli invernali prospettano a ovest, fatto che permette di cogliere gli ultimi raggi di sole della giornata..
L’alimentazione romana di epoca arcaica e repubblicana è sobria, a base di legumi, cereali, formaggio e frutta ; con la conquista dell’Oriente, invece, almeno sulle mense ricche, arrivano nuovi ingredienti da tutte le province.Accanto al pane quotidiano, alla puls (sorta di polenta condita), alle grandi quantità di lupini, lenticchie, ceci e soprattutto fave, oltre a lattughe, cavoli e porri, fichi, mele e pere, incominciano ad essere consumati anche cibi di lontana provenienza, come le ciliege, importate per la prima volta dall’Oriente da Lucullo .
Nutrienti
L'antica Grecia, com'è noto, è la patria delle Olimpiadi, e lì agli atleti era riservato, insieme con i poeti, il posto più elevato della società.
Ma cosa mangiavano i lottatori e i corridori degli antichi Giochi Olimpici? Ne ha parlato, in occasione della giornata di studio "Integrazione di nutrienti nello sport" tenutasi l'8 marzo 2002 in ateneo, il professor S.
Nell'epoca dei sontuosi banchetti dei ricchi, gli atleti avevano uno stile di vita e un'alimentazione completamente diversi, austeri, che permettevano loro di rimanere forti.
La dieta, come detto, in seguito si arricchì di carne di bue, di maiale o di cervo arrostita o allo spiedo con erbe aromatiche, e poi anche di minestre di legumi, frumento, pane di farro, orzo e riso, olio di semi, strutto.
Ecco la dieta tipo prescritta dai medici: a colazione pane e miele, latte di capra e un po' di farina impastata con olio; a mezzogiorno frutta secca, fichi, noci, crostoni di pane di farro con vegetali, olive nere, uova, formaggio caprino e vino mielato; a cena carne allo spiedo o alla griglia con erbe aromatiche, zuppa nera con carne, formaggio, verdure cotte o crude, pesce marinato e frutta.
Nutrienti
"Integrazione di nutrienti nello sport" .
Una giornata di studio intensa e ricca di spunti interessanti, quella dell'8 marzo 2002 in Università: le relazioni e le discussioni sull'integrazione alimentare nello sport hanno davvero coinvolto il pubblico accorso nell'Aula Magna del Polo Didattico di Biologia.
La giornata di studio "Integrazione di nutrienti nello sport" è stata organizzata dal Dottorato di Ricerca in Invecchiamento e Nutrizione, in collaborazione con il CUS di Camerino, e rientra nella proposta formativa del Dottorato stesso.
Pezzella, paleografo ed Accademico del Nobile Collegio Chimico farmaceutico di Roma, esperto di storia dell'alimentazione nell'antichità, ha infatti dato il via agli interventi discutendo dell'alimentazione degli atleti nell'antica Grecia.
Sulle integrazioni di proteine e aminoacidi nella prevenzione dei danni da superallenamento ha puntato l'attenzione il dottor Alberto M.
Il professor Vittorio Bianchi dell'Università di Parma, parlando di alimentazione e integrazione per lo sviluppo muscolare e per la forza l'ha presentata come un tema controverso.
Alimentazione dei Greci, la cucina greca, il banchetto nell'antichitý
I Greci furono i primi a occuparsi dello studio dell’alimentazione.
Un altro medico che s’interessò di dietetica fu Galeno, vissuto nel secondo secolo: egli consigliava un’alimentazione ricca di vegetali, pesce ed olio come condimento, perché salutari per l’organismo.
Tra gli alimenti maggiormente consumati nell’antica Grecia c’era il pane.
Le bevande (vino, the a base di erbe, idromele): molto gradito dai contadini greci era il kykeón (consisteva in una mistura di farina d’orzo ed acqua, aromatizzata con la menta o il timo).
Alimentazione dei Romani, la cucina romana, il banchetto a Roma
Come mangiavano e bevevano i Romani di Maurizio Vento.
Il prestigioso ruolo dei Romani, così come la loro conquista progressiva dei territori circostanti, si basava nella fase iniziale della loro storia su un elemento connaturato alla loro stessa indole: la virtus nel duplice significato di valore e coraggio, di dirittura morale e di frugalità.
È specialmente questo secondo aspetto che ne caratterizzò, nei primi secoli dopo la fondazione di Roma (753 a.
La loro origine dai Troiani, secondo la tradizione ripresa da Virgilio nell’Eneide, li induceva ad accontentarsi di poco per il nutrimento.
A Roma, nell’età regia e nell’avvio della fase repubblicana, soltanto due erano i pasti: il prandium e la coena.
La seconda colazione, il prandium, aveva luogo a mezzogiorno con cibi di facile digeribilità, caldi o freddi, come pesce, legumi, uova, frutta, accompagnati dal mulsum, bevanda di vino miscelato a miele; il pasto principale consisteva nella coena, con antipasto di cibi adatti a stimolare l’appetito, come olive, crostacei, tartufi, salse piccanti (liquamen o garum), poltiglia il secondo di interiora di pesce esposta al sole per favorirne la fermentazione (un intruglio nauseabondo, a dire di molti, ma simile alla nostra pasta di acciughe a parere di altri); e ancora carne di agnello, di uccelli, di bue o di maiale.
Grecia - Il pane
Si trattava di pane che poteva sembrare diverso perché diverse erano le forme nelle quali esso veniva foggiato nelle diverse regioni, ma sempre pane era.
Vi erano poi i pani commerciali destinati all'uso comune e quelli cucinati nelle case private.
Il grande Archestrato di Gela, nella sua Hedyphagetica li chiamava alfita, e ne faceva l'elogio.
I fornai si sbizzarrivano nel foggiare la pasta in forme attraenti e ad insaporirla in modo stuzzicante con semi aromatici.
I migliori tra questi artigiani erano Lidii o Fenici, almeno secondo Archestrato, il quale prescriveva ai suoi lettori: 'Assicurati di avere nella tua casa un fornaio lido o fenicio che sappia prepararti ogni giorno qualsiasi tipo di pane ti venga in mente di ordinargli'..
Oltre al seme di papavero per insaporire il pane si usavano anche altri semi come il cumino, il lino ed il sesamo citati da Alcmane: 'Sette clinai ed altrettante tavole cariche con pane al papavero, pane al lino e pane al sesamo e nelle coppe la dolce e dorata pozione'.
Ne parla Eracleide nella sua Arte della cucina..
Vi era il pane cotto nel clibano, forno portatile di origine piuttosto antica nel quale si preparavano i cribani, panini a forma di seno.
Grecia - Coreografia dei banchetti.
A volte nelle case ricche ve ne erano diversi, ognuno disegnato e creato per uno speciale vassoio, così che li si cambiava ad ogni portata.
E questo vassoio descritto da Petronio non è soltanto un invenzione: oggetti del genere esistevano nel mondo romano.
Nella presentazione di questo vassoio che si trova nel Satiricon, il trionfo centrale, circondato da pollastre ed altre delicatezze, era costituito da una lepre guarnita di ali in modo da rappresentare Pegaso, il mitologico cavallo alato, Attorno a questa parte centrale vi era poi una canaletta nella quale erano stati impiattati pesci che sembrava nuotassero nella salsa.
Una presentazione barocca, fantastica, ma affascinante, probabilmente simile a quella che nella realtà veniva presentata nel vassoio di Oplontis..
Nel banchetto di Trimalcione il dessert è addirittura una statua di pasta dolce rappresentante Priapo mentre sorregge nel grembo della veste ogni genere di frutta, un tipo questo molto frequente nella statuaria.
Ormai in tutte le case quando si offriva una cena si seguiva il tipico schema del banchetto romano che partiva dalle uova sode, passava attraverso gli antipasti più complicati, gli arrosti più saporiti ed approdava infine ai dolci, alla frutta ai fiori ed ai profumi distribuiti durante il simposio.
cucina
Suppellettili recuperate nella Casa di Caius Julius a Pompei.
Con queste pagine farete un primo passo nel mondo ormai dimenticato della cucina ai tempi dell' antica Roma, conoscerete cosa mangiavano i nostri antenati, i riti della cena, e alcune ricette tramandateci dallo chef dell'epoca Marco Gavio Apicio.
Il nostro paese, come ogni altra nazione ha un suo proprio tipo di alimentazione, e di conseguenza il nostro palato è portato a recepire con preferenza determinati sapori rispetto ad altri.
Quanto sinora detto vale non solo da popolo a popolo ma anche da un tempo all'altro; gia agli inizi del nostro secolo l'alimentazione dei nostri nonni non era la stessa dei giorni d'oggi, sia per la mancanza di alcuni alimenti successivamente importati nel nostro paese sia per la recente creazione di alcuni piatti che corrispondono ad una sempre più crescente richiesta di sapori internazionali.
Prendendo in esame questa diversità di alimentazione attraverso il tempo, immaginiamoci quindi di fare un bel salto indietro nel tempo e di ritrovarci nello stesso luogo da dove siamo partiti, ospiti di un banchetto all'interno di una domus romana.
Quali saranno i piatti che ci saranno serviti? Avranno sapori ed aromi a cui siamo abituati oppure resteremo inorriditi soltanto alla loro vista? Sicuramente dipenderà dal tipo di occasione per cui saremo invitati a partecipare alla mensa del nostro ospite; in effetti, pensando all'epoca romana si è portati a pensare erroneamente, che i Romani fossero dediti a continue orge e a monumentali banchetti come vengono descritti quelli di Nerone e di Trimalcione.
Il gioco cosmicotempo ed eternità nell'antica Grecia autore: D'Anna N. editore: Mediterranee
Nella colonna centrale sono evidenziate alcune delle novità che riteniamo più interessanti.
Riscoprire la bellezza nella vita quotidiana e nelle arti .
Crea il lavoro che ami di Rick Jarow Un testo di psicologia del lavoro che è anche un ottimo esempio di come si possono applicare le tecniche di crescita spirituale nelle cose importanti della vita quotidiana come ad esempio il lavoro.
ecco una scelta di libri interessantissimi sul rapporto tra psiche e alimentazione cioè su come ognuna di queste influenza l'altra.
Dopo una presentazione delle diverse modalità di rappresentare il tempo e leternità, il libro studia il significato della nascita del calendario, le feste di capodanno, i rituali sacri e le varie dottrine che nellantica Ellade hanno spiegato la struttura del cosmo.
il potere della focalizzazione nella vita e in terapia .
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Salute del bambino alimentazione e medicine naturali .
SEMI DI LUCE una scelta dei più bei titoli di libri illustrati per bambini nella collana Semi di Luce .
Paleo dieta
I cereali introdotti nella catena alimentare riducono il consumo di carni magre; La statura media diminuì di circa 15 cm.
Nell'Antica Roma l'aspettativa media di vita era di solo 22 anni I latticini che vengono digeriti grazie ad un enzima chiamato lattasi che spesso dopo la prima infanzia si riduce drasticamente Oggi: Il 75% della popolazione mondiale ha una reazione troppo violenta all'alto indice glicemico dei cereali, i suoi derivati e la loro raffinazione.
Nella dieta preistorica (paleodiet ) esisteva inoltre un rapporto ideale (2:1) tra i grassi omega 3 e omega 6.
Oggi questo rapporto nella nostra alimentazione è sbilanciato di 5:1 (in alcuni casi oltre) a favore degli omega 6 con conseguenti squilibri ormonali e problemi alla salute (infiamamzioni croniche e malattie degenerative).
Sei nella sottocategoria Paleo Diet della sezione: Alimentazione e cucina.
Alimentazione e Diete per ristabilire la Salute e il Benessere Psicofisico
home -> -> speciali -> Alimentazione e Diete per la Salute e il Benessere .
Alimentazione e Diete per ristabilire la Salute e il Benessere Psicofisico.
Già nell'antica Grecia, Ippocrate, il Padre della medicina, insegnava che in un'alimentazione equilibrata stanno le basi della salute e della felicità umana (' sia il cibo la vostra medicina e la medicina il vostro cibo ').
Nella società moderna invece, è stata negata questa relazione tra il cibo e le malattie.
In questo articolo vi elenchiamo una serie di interventi sull'argomento alimentazione e stili alimentari.
ROMEGUIDE - SOTTO I PONTI DI ROMA
Navigando il sacro fiume dell'antica Roma, potrete rivivere la storia e gli spendori di 2000 anni fà e scoprire insolite vedute e scorci inediti della città di oggi, con i suoi famosi monumenti, i suoi ponti e le tranquille case galleggianti degli amanti del fiume.
I millenari ponti del Tevere, i monumenti che ne fiancheggiano il corso, sono la cornice ideale per una breve crociera che ci farà scoprire un fiume pieno di storia, un protagonista per troppi secoli dimenticato che finalmente torna a svolgere il suo ruolo nella vita turistica e sociale di Roma..
Ai ponti del Tevere, come al fiume stesso, i Romani attribuivano carattere sacro, tanto che i costruttori di ponti, i Pontifices, avevano funzioni sacerdotali.
Tutta la vita dell'antica Roma dipendeva dal fiume, che era la via di comunicazione e la risorsa più importante della città.
E proprio dal fiume hanno origine miti e leggende che, pur nel loro misterioso significato, contengono elementi che possono aiutarci a comprendere alcuni degli aspetti più arcaici della storia di Roma.
Vedere Roma dal fiume vuol dire, ancora oggi, rivivere quell'atmosfera remota e cogliere la dimensione più vera di una città che è nata e si è sviluppata in funzione del suo fiume, e, di un fiume, che vive in simbiosi con la sua città.
DIETA MEDITERRANEA - PRODOTTI TIPICI CAMPANI, LUCANI - FRUTTA TIPICA
Tradizione e storia nell'Italia del Sud .
Plinio il Vecchio, nel suo “Naturalis Historia” designava questa mela con il nome di “Mala Orcula”, perché cresceva nell’area puteolana.
La mela Annurca si presenta come un frutto dalle piccole dimensioni, dal peso medio di 100 grammi, con epidermide rosso striata e con aree rugginose nella cavità peduncolare.
ASPETTI NUTRIZIONALI La qualità della mela Annurca, oltre a mantenersi inalterata per lungo tempo, è indiscutibile; la sua polpa profumata, piacevolmente acidula ma dolce e succosa nello stesso tempo è un concentrato di vitamine B1, B2, PP, C.
Altre varietà di mele non apportano gli stessi benefici perché mancano delle qualità organolettiche e degli aspetti nutritivi, come il valore dietetico della fibra, degli zuccheri e degli acidi organici, riscontrabili, invece, nell’Annurca Campana.
Il fico è entrato nella cultura mediterranea assumendo aspetti unici per la sua qualità.
I metodi per l’essiccazione del fico usati oggi non si discostano da quelli adottati nell’antica Grecia.
Feste e Miti dell'antica Roma - Almanacco Pagano
Se volete provare a portare nella vostra vita quell'antica potenza, molto legata alla natura e alla popolarità maschile-femminile (con una preponderanza dell'elemeto femminile che vi sorprenderà), ora potete farlo.
Sei un libraio, un distributore o un operatore del settore? Entra nell'area riservata.
documenti letterari dell'antica Roma
Nellepoca romana hanno grande diffusione specializzate trattazioni di cinologia: il cane è ormai diventato parte integrante della vita quotidiana e più che mai presente anche nella letteratura maggiore, sia come interprete di movimentate scene di caccia, sia come protagonista antropomorfizzato di didascaliche favolette..