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INDIA
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13 giorno: giovedì 29 marzo 2001: NEW
DELHI VIENNA VENEZIA VERONA.
69. Il volo notturno da Delhi a
Vienna. - Il tempo dellattesa passa
lentamente e ci dà lopportunità di scoprire che
anche i nostri eccezionali compagni davventura
finalmente denotano qualche primo segno di stanchezza
fisica. Mentre ormai facciamo degli sforzi sovrumani per
tenere aperti gli occhi, ecco un annuncio che subito ci
scuote dal nostro torpore. Ci si muove come degli automi
verso la porta segnalataci; qui presentiamo tutte le
nostre carte e documenti, poi ci lasciamo inghiottire da
un lungo tubo mobile in fondo al quale ci troviamo già
sullaereo.
Sentiamo finalmente parlare tedesco, vediamo delle facce
simili alle nostre. Come destati da un bellissimo sogno,
ci sentiamo già a casa nostra. Respiriamo quanto meno latmosfera
di quella terra che con orgoglio stiamo imparando a
chiamare "la nostra Europa".
Il decollo dellAirbus 400 della Austrian Air Lines
avviene puntualmente quando a Delhi sono le ore 01,50 di
giovedì 29 marzo 2001. Come durante il volo dellandata,
davanti alla nostra poltrona sono sempre accesi dei
monitor dai quali possiamo avere, in tempo reale, la
rotta e la posizione del nostro jet durante il suo
tranquillo volo notturno verso lEuropa.
Al termine di una cena dai sapori finalmente nostrani,
non ci è difficile chiudere gli occhi e, nella nostra
comoda poltrona, sonnecchiare fino alle prime luci dellalba.
70. Vienna, Venezia, Verona: la
felice conclusione di un viaggio memorabile. -
Mancano solo pochi minuti alle ore 6 (ora locale) quando
dopo circa 7 ore e mezza di volo ci posiamo sulla pista
della capitale austriaca ancora illuminata da potenti
lampade elettriche. Prima di lasciare la carlinga
indossiamo gli indumenti più pesanti che abbiamo con noi
perché a Vienna fa alquanto freddo. Poiché Vienna per
noi costituisce solo "un transito" verso
Venezia, non dobbiamo recuperare, per poi subito
rispedire, le nostre valigie. Sereni nellanimo e
liberi dai bagagli, occupiamo il tempo dellattesa
muovendoci a gruppetti nei saloni e nei negozi di questo
aeroporto intercontinentale dove tutto ci sembra bello,
pulito, efficiente,
nostrano.
Verso le ore 9 ci ritroviamo allappuntamento per
accedere in gruppo nel settore in cui è prevista la
partenza del volo OS 213 delle ore 9,45 con destinazione
Venezia.
Attraverso le vetrate della sala dattesa notiamo
che a Vienna il tempo si sta facendo sempre più brutto
ed invernale tanto che, tra le gelide folate del vento,
cade anche qualche fiocco di neve. Questa situazione
meteorologica determina il ritardo di circa unora
del volo che ci deve riportare in Italia. Quando
finalmente ci portano sulla pista, a causa del vento ed
del nevischio che stanno investendo la capitale
austriaca, troviamo delle difficoltà perfino a scendere
dallautobus e a salire la scaletta che ci introduce
nella carlinga di un turboelica della Tyrolean Air. Ma
non appena ci portiamo al di sopra delle nubi, abbiamo la
gioia di trovare un sole caldo e sfavillante. Come al
solito le hostess ci rimpinzano di ghiottonerie tanto che
non appena riusciamo a liberarci dellultimo
vassoio, ci troviamo già a volare, a bassa quota, sulla
laguna e sulla città di Venezia. Qui, recuperati tutti i
nostri bagagli, usciamo sul piazzale del "Marco Polo"
dove ci sta attendendo un pullman dellAgenzia Elite
Viaggi. Prima di metterci in moto verso Verona, salutiamo
e ringraziamo con un forte abbraccio il nostro il
carissimo Roberto che rientra a Padova con mezzi privati.
Sulla "Serenissima" si parla, si sonnecchia, si
rievoca qualche episodio particolare di questa
eccezionale 47° esperienza proposta dal nostro Gruppo
Turistico.
Il nostro grande viaggio si conclude
alle 13.45 quando felicemente arriviamo a Verona
Santa Croce. Nel salutarci con amicizia ed entusiasmo,
esprimiamo laugurio di ritrovarci quanto prima per
poter vivere insieme altre avvincenti esperienze
turistiche e per conoscere sempre meglio il problematico
ma avvincente mondo nel quale viviamo.
Piergiorgio Fiori
Verona, 15 gennaio 2002
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