POESIE A QUATTRO MANI |
COME
POSSO DIRTI ADESSO,CARLITO (Anna Marinelli e Carlito) |
NESSUN DOLORE -
Saremo Luce Ancora (Anna Marinelli e Francesco Luca
Santo) |
Più si
macina il legno di sandalo (Anna Marinelli e Vincenzo Troilo) |
Autunno -
ANCH'IO HO SPARSO
(Anna Marinelli e Lorenzo
Bacco) |
Tutto è un dono
-- LA MENTE REGISTRA
--
Cosa c'è
dietro le stelle? --
Vi prego, non toglietemi
il mio sogno -- (Dora Forino e Anna Marinelli) |
FILIGRANA
- ALBERI
- (Anna Marinelli e Mario Giarracuni) |
Notturno di Amara Solitudine
(Caterina Massaiu - Anna Marinelli) |
MENTRE QUALCOSA MUORE (Anna Marinelli - verso preso in
prestito da Giuseppe Mistretta) |
D'AMORE IL CANTO
(Maria Santoro- Anna Marinelli) |
E
Sarai Donna Ancora (Rosemary di Falco e Anna Marinelli) |
Poema del Mare
(Concerto a 4 mani di Alvaro Mutis & anna marinelli) |
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ANCH'IO HO SPARSO
(da STANCO D'AMORE di Hermann Hesse )
il sogno d'una vita spesa
nel segno della passione mia
viaggio un dì sognato
vissuto bene su rette parallele
Ho custodito il mio sogno
In panni di percalle.
l'ho allattato con pane
di lacrime e poesia
ed ora che il traguardo
già quasi è raggiunto
io posso confermare
con gran diletto
ho vegliato
sul sonno del mio dolore
raccontando di bambole di pane
e tini effervescenti di malvasia
i tanti lustri miei
m'han donato gioie e dolori
giusta miscela tanti ricordi
cenacolo di pace
e si arrestava il pianto
succhiandomi il ditino
attendendo nenie senza voce
da una madre senza più freschezza
e gli uragani forti
venti possenti e vele
sommerse poi riemerse
con guida di giusto condottiero
e divenni adulta
col volgere degli anni
raccogliendo sospiri di spigo
aspettando la marea del nuovo grano
i palpiti di cuore
un fiore colto nella vigna mia
e i nuovi tralci ivi coltivati
ora sono qui a ripensare
se tutto è stato giusto
e se è stato bello
ma la stanchezza è vuota
posso continuare
ho ancora molto sai
da raccontare
allo stupore di nubi silenziose
ai dolci sguardi di albe fanciulline
LORENZO BACCO e Anna Marinelli
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Vi prego, non toglietemi il
mio sogno
Toglietemi tutto ma non toglietemi il mio sogno..
del pane, del grano, del cielo e delle nubi
posso fare a meno ma il sogno no...
è lui il mio pane, il mio cielo, il mio sorriso inascoltato,
è il sogno l'aurora della mia vita ,
il rosato mattino avvolto nelle fasce del desiderio...
l'attesa vestita di rugiada..
il raggio raccolto con le mani
di tutto ,di ogni altro talento mi posso
ogni giorno privare. .ma non toglietemi il calore del sogno,
la sua compagnia, la sua risata argentina
Vi prego , non toglietemi il sogno..
Lui è il mio amante appassionato
che ritrovo ogni notte..
Mi aspetta sulla soglia di palpebre
-sognanti-
Mi tende le mani ed io le stringo forte,
sicura che mi farà volteggiare
in un cielo trapunto di stelle.
e una falce di luna. malandrina
illuminerà il nostro incontro
-Furtivo-
Vi prego , non toglietemi il sogno..
perchè potrei morire in un istante!..
Anna Marinelli e Dora Forino
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NESSUN DOLORE
Nessun dolore
può più colpirmi ormai:
ho rivestito il mio cuore
di freddo, marmoreo, respiro;
ho tramutato la mia epidermide
in scaglie di pietra.
il salino delle lacrime avvolge
la mia anima
per proteggerla da ogni graffio.....
nessuna indifferenza
può più uccidermi....
i morti, per fortuna,
non avvertono....
la mancanza della felicità..
Respiro, respiro ancora
anche se il sangue è freddo e violentato
Scivolo su un nuovo foglio
dove l'aria ubriaca le mie vesti,
e ricordi anelo ancora..
cimeli vetusti fuoriusciti da Sogno,
dove il pianto non trova posto
e mi proteggo dal mio male
dallo stadio ultimo del mio sopore.
Domani il grigio restituirà
il suo tango all'azzurro,
nuova vita riabbracceranno
le spoglie dei miei desideri,
da una scheggia di sangue rinascerò .
libere le ali,
andranno incontro alla carezza di Eolo
rinascerà Nuova Poesia
nell'alveo del mattino.
tendo le mie mani tremanti
e già sei.
stupore senza dolore.
Anna Marinelli e Luca Santo
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COME POSSO DIRTI ADESSO,CARLITO
Dimmi come fare...Ti prego!
"Ora che il tuo dolore è esploso in forza
aiutami a colorare le parole con poesie"
Dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
di un tramonto che scoppia nel silenzio
Dimmi come potrei fare. ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
di un bacio che ha folgorato il suo cuore
Dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
di una bimba che abbraccia il suo papà
dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
dell'autunno che mi si spoglia di fronte
dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
quando l'odore dell'asfalto m'incanta
dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
di far passare sulle labbra un filo d'erba
dimmi come potrei fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
che si prova nell'aver aiutato il prossimo
dimmi come fare.ti prego!
a descrivere gradevolmente l'emozione
di una sera stellata in mezzo al deserto
dimmi come fare ti prego!
A descrivere gradevolmente l'emozione
che si prova quando si ricomincia a vivere
Dimmi Ti Prego!
***********************
"Ha fattezze di doglie
il mio dolore
messaggero di nascita..
da placente avìte
Si levano gli stormi dei desideri.
Oscurano il cielo..
Lo annebbiano di voli.
Mille... diecimila ali a sfidare ebbrezze d'altitudini.
Come posso dirti adesso
.come fare a descrivere un'emozione.
Non si può contenere un'emozione.
Chiedi alle Muse
che ti guidino la mano
come faceva la mamma nell'infanzia felice
aiutandoti a scolpire arcobaleni di parole.
Descrivere gradevolmente un'emozione
è ardua fatica
come cogliere una stella senza scala
senza ascensore scalare grattacieli
ovvero bare di cristallo ineguagliabili..
Come posso fare adesso
a contenere questo flagello di parole
che si abbatte come un uragano
sulla mia capanna senza chiavistelli.
non ho rinforzato le finestre
basterà un profumo un po' più forte
ad infrangere sensazioni di velabro.
*
Lascerò un asterisco nel "postcriptum"
mentre mi chiedo senza interruzione,
dimmi come posso fare adesso
a descrivere gradevolmente .un'emozione
(Anna Marinelli e Carlito)
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LA MENTE REGISTRA
Scende la notte
la città dorme
solo io veglio
su palpebre di sogni
disarticolati..
In una miriade di immagini
scolpite nella mente.
Affronto vis à vis
Mente -ragione- istinto.
-scontro incontro-
L'stinto reclama
La mente registra..
La ragione mette ordine.
* * * *
come acque
che invadono stive di silenzio,
così il mio istinto reclama
lo spazio
che solo al sogno appartiene
che invano
la mente circoscrive
in una incandescente
eruzione e piano,
piano, la ragione,
con mano avvezza
a rassettare
infaticabile tessitrice
riannoda fili sfuggiti
all'arcolaio dei giorni/
rientra la piena del desiderio
in catini d'ordinaria follia,
rientrano stelle sfuggite
dalla rete a trama fitta della vita
. con mani pietose e materne
la ragione
rassetta ogni disordine....
più chiara e visibile si staglia
sulla tela la trama della Vita.
il resto ...
il resto è attesa !
Dora Forino e Anna Marinelli
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Autunno
La stella del mattino
s'affaccia sull'autunno
e s'incammina su via
della bilancia
Giunge,
la stagione delle nebbie improvvise,
e srotola dal riccio le castagne,
ai platani imporpora il fogliame.
nei cesti depone i melograni.
Questo è il mio segno
di pace e di equità
è tempo di vendemmia
alle Matine
Giunge,
la stagione dei molti silenzi,
sul fiume
che sa acquetare l'onda,
sul piano
svuotato di covoni,
sui campi
sognanti le primizie.
La terra mia di Murgia
è già in fibrillazione
per vino da gustare a S. Martino
e il fungo cardocello fa capolino
Giunge coi piedi nudi
sulla sabbia
rapita dai castelli,
si adagia
sui nidi delle rondini,
sul chiasso dei cortili.
E' tempo deì ricordi
avanti un po'
dei calici di vino
si ricompone ancora
Il dolore antico
S'accendono le croci
ed i lumini
per far memoria
degi affetti cari
E ancora innanzi
i frutti degli ulivi
di benedette drupe
ora spogliati
l'orto Pasquale
è diventato olio
per rallegrare
il desco familiare
Sacro compagno
per anime in cammino
verso la vita altra
oltre la morte
e un brivido percorre
la fronte del sognatore
al primo fiato di maestrale,
presago di vicine nevi,
del caldo dei camini.
Anna Marinelli e Lorenzo Orizzonte
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Più si
macina il legno di sandalo
Più si macina il legno di sandalo,
più questo emana profumo;
più si mastica la canna da zucchero,
più succo dolce essa produce.
Il vero amore non vacilla,
non arrossisce per Dio,
anche se ogni goccia instilla
ostacoli, e il sudore sembra fìo.
Dio mette sempre alla prova,
per portare ad un piano
elevato della torre nuova
di babele, ogni caso strano.
Ma il Signore è mio scudo e mia difesa
Baluardo inaccessibile è il mio Dio,
Nella sua fortezza mi racchiude
mi libera dall'assalto del nemico.
Da chi andrò nella notte scura e senza stelle?
Da chi attingerò la luce del mattino?
È lui la prima stella della sera
È lui l'ultima stella del mattino.
L'ombra che mi proietta sorella morte
Non m'impaura.
La sua grazia dissipa ogni ombra.
Ogni cenno di tristezza
è polvere d'oro tra le sue dita
Mi accende lumini di presenza
Mi traccia sentieri luminosi.
Sono grandi le sue dimore,
sono amplissimi i suoi atri,
raccoglierò le sue briciole di grazia,
sarà placata ogni fame di giustizia.
la grazie e il peccato,
la morte e la vita
si sfidano,
in un prodigioso duello
è l'anima mia la posta in gioco,
il buio o la Luce in Eterno
Anna Marinelli-Vincenzo Troilo
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Tutto è un dono
Se vuoi vivere in armonia con il mondo..
ogni giorno, ringrazia il buon Dio
della tua serenità.
Regala un sorriso
a chi l'ha perso per dolore.
Se lungo la strada
incontri degli ostacoli,
rafforza il coraggio
per superarli. C'è la farai!
Uomo vivi il tuo dì come
se fosse l'ultimo, prima di
attraversare l'altra sponda...
Raccogli energia
per ravvivare la mente.
E nel tuo cuore tieni sempre acceso
la fiamma dell'amore ti servirà
ogni qualvolta sentirai freddo...
***
Conserva lo stupore nei tuoi occhi
per ogni dono ricevuto,
perchè nulla ti è dovuto..
tutto è grazia, tutto è segno e indice d'amore...
la rosa del saluto che ti giunge da lontano
possiede un profumo che ti accarezza il cuore..
quando ti assale il sospetto di essere solo un volto
senza tratti,
sperduto fra il traffico delle metropoli affollate,
basta un pensiero, un trillo,
uno squillo per darti singolare identità..
esisti, e ami, e tutto contieni
nel mare del tuo spirito sconfinato,
che accoglie e si dona continuamente,
senza posa, come il sorriso di una improvvisa rosa...
che da abissali distanze ti raggiunge..
e ti strappa un sorriso dallo sguardo...
prima appannato dalla malinconia...
è necessario che si conservi
la meraviglia per ogni cosa....
nulla è dovuto.. tutto è dono.
Dora Forino e Anna Marinelli
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Cosa
c'è dietro le stelle?
Spesso me lo sono chiesto
Credo d'immaginare
Un'immensa prateria
Dove vengono a sognare
Le anime sensibili
e il suo cantuccio
ognuno sceglie.
E lì si resta in contemplazione
vicino.vicino
alla stella più luminosa e bella.
****
Nascondono attese speziate
le stelle innamorate
sogni glitterati di anime sospese
petali di rose azzurre
cadute da pupille addolorate
raccolte su fazzoletti di cielo
immensi come oceani.
Cosa c'è dietro le stelle ?
le tacite stelle?
Esclamativi di stupore
sfuggiti dalle bocche socchiuse
degli infanti
fuochi d'artificio esplosi
dagli abbracci incandescenti
degli amanti...
dalla nicchia segreta dell'anima
ogni notte le sto ad ammirare
e con Sirio, la stella più bella,
ogni notte mi trattengo a conversare.
Dora Forino Anna Marinelli
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FILIGRANA
La filigrana dei ricordi si sfaglia
nella luminescenza dello spazio
m'abbagliano fosfeni agli occhi
trapuntate d'evanescenza,
lascio corali afonie sul caldo asfalto.
Ho pagato, comunque, all'ultimo casello
il pedaggio, presagio sfogliato
come ad una margherita,
silenzio riflesso nel bisbiglio discreto
degli amori, gli asfodeli che muovono
mari e mille steli d'erba.
Nel mezzo di mia vita
me ne andavo su percorsi di giorni
dipanando gomitoli di/versi,
su relitti di calendari naufragavo
anelando un appiglio di luce.
Scie luminose di lumache
tessevano arazzi sudari
come lucente filigrana.
Me ne andavo, non vivendo, ogni giorno,
tra corridoi di settimane
attendendo feritoie di pupille
per riversarvi catini d'azzurro,
per debellare l'avanzata crepuscolare
delle rughe
sulle guance del cielo.
Mario Giaracuni & Anna Marinelli
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Notturno di amara solitudine
Dentro il riflesso
di un lago di speranza
i raggi del cuore
giacciono affranti,
han colmato il fondo,
nelle buie trasparenze
ansimando implorano
urgente fil d'argento,
che muoia di pazienza,
che urge,
che brama
che invoca
solitudine aliena
una notte di nuovo plenilunio.
che avvicini un rotto argine
coperto sol di sale e fango.
Notte di amara silente preghiera
ad invocare visioni ultraterrene
a percepire passi sul selciato
di colui che tarda ad arrivare.
Le lampade si svenano di luce.
La mente non riesce a verseggiare.
Il cuore affida a braccia stanche
l'amplesso con il sogno che non muore.
Caterina Massaiu - anna marinelli
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MENTRE QUALCOSA MUORE
"Trema il respiro e trama
cerchi di croci alla risacca."
Singulti di sospiri adombrano la luna
e l'onda leggera parte ogni volta
promettendo di tornare
Ma è chiaro l'inganno all'orizzonte.
L'onda che torna non è più la stessa
che coprì di sale il nostro viso
Non è più quella che tinteggiò
le guance dell'amore
quella che seduce il marinaio
con canto di sirena..
Fuggitiva. sfuggente
quella che ci ammaliò
con un andante adagio..
Cresce il giglio sul ciglio
della strada
e profuma di dolore
trema il respiro ancora...
guardando l'orizzonte...
mentre qualcosa muore..
con canto di sirena..
*************
il verso preso in prestito è di Giuseppe Mistretta
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D'AMORE IL CANTO
Sole
sole d'oro
d'occhiolini verdi
viola turchini
striato d'amore
il mare trema
un ultimo guizzo
mi bacia
e tace
mi adagia in culla
di quell'ora incerta
che ".volge il disìo ."
Il cuore ha un tremito
nel tramutar d'incanto
trabocca al Vespero gentile
magnificando sale la melodia
a Venere nel fulgore
giunge col respiro.
Resta
resta così tiepida notte
promettente
non barattare col sangue
l'alba rosa del nuovo giorno
cambia
cambia il nome di domani
dolce Venere sfavillante.
abbi pazienza
tra poco uscirà lo sposo
cinto di diadema solare...
cinto col serto della luce
dalle stanze che lo hanno custodito
nelle ore di tenebra.
Ecco, verrà il sole
e ti prenderà per mano
ti condurrà nei luoghi dove crescono
spontanee le viole del pensiero..
le viole della fraterna carità..
Ho appena aperto gli occhi
e il cielo mi si è srotolato festante
come una scolaresca in libertà..
come un levriero nell'ora dell'uscita.
Fra poco arriverà la primavera,
arriverà inghirlandata a festa
i gelsomini profumeranno d'incanto,
ogni fiore schiuderà la sua gemma
e tutto ritroverà il suo fulgore
sarà come d'amore un canto.
L'inverno ci tenne ibernati
chiusi come in una tana
ma fra poco esploderà il sole..
Il sole d'oro,
che schiude occhiolini arabescati..
alla dolce Venere sfavillante.
Maria Santoro- anna marinelli
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ALBERI
Bosco ombroso,falotico
Il sole occiduo ti penetra,
sei a valle o in collina
o nelle sere di luna,
mi sembri piccolo e segreto
nella rimossa penombra
corteo di tronchi fantasmi,
la paura del lupo cattivo
o di altri improbabili incontri.
Al giorno arrivi sfagno di rugiada
E dimora nell'ora dei meriggi
Per cuori innamorati, traccia
sulla corteccia ruvida
punta a freccia di promesse:
di qui è passato Amore.
Tutti i tuoi rami fioriranno
al tocco delle sue dita,
gemme ritorneranno a primavera
nella tua feritoia, accogliente si farà
il nido dell'allodola,
e piume leggere decoreranno l'etere.
il tuo stormire sarà variegata melodia
al suono di un Adagio di Albinoni..
Volgi il tuo sguardo di chioma
verso il cielo
sorridi alla freccia della luna
che t'inargenta la vetusta fronte..
non percepito.
tra le svariate onde
non ti avvedesti .
dalle tue parti transitò Amore.
attendi con speranza primavera
Mario Giaracuni & Anna Marinelli
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E SARAI DONNA ANCORA
Quando
indelebile un ricordo
riaffiora alla tua mente
e, sprofondandoti
nell'abisso di un sogno,
rischiara la tua anima
che palpita
negli attimi fuggenti...
nella nicchia
del tuo cuore
allocherà,
tenendosi per mano
con l'essere tuo "donna"...
Piacevole indugio
sarà per te e,
consumandoti
nella vana attesa,
scoprirai che
l'anima
è in te...
~
La tua pelle più luminosa,
il tuo sorriso più caldo:
ecco cosa ti fa donna,
al di là del tempo
e degli affanni.
Sempre regina
ti ergi sopra le consuetudini,
sovrasti ogni regno
col tuo scettro soave...
Piacevole sarà l'indugio:
fioriranno mimose
dalle lacrime versate,
sulle tue zolle bagnate.
Abbagliare pupille d’indifferenza:
ecco cosa ti sfida
nell’avanzare incessante
dei calendari,
tentando di tessere al telaio
geometrie di giorni nuovi.
E... sarai Donna ancora
nella sfida impari dei millenni.
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Rosemary di Falco e Anna Marinelli
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Saremo luce
ancora
Me ne andrò...
ce ne andremo,
sulla schiuma marina danzeremo
come apolidi incompiuti
selvaggi senza origini né pelle.
Ce ne andremo...insieme
via dalle ragnatele della casa disastrata
via dalla nidiata degli avvoltoi
dagli alberi inerti e imbarbariti dal seccume.
Andremo a Babele
confondendoci tra gli avi
affrontando i falsi giusti...
Riposa adesso,
ci aspetta un mondo
che ricostruiremo...
Erigeremo mura inabbattibili
Costruiremo una nuova Gerico
Dove trovino asilo
I derelitti del mondo.
Quelli che odorosi di salino e sudore
Che sfidano destini a mani inermi.
Ce ne andremo…da questa terra inospitale
In cerca di un nuovo Eden
dove mettere a dimora sementi di speranza
dove le ragnatele si muteranno in drappi
vellutati, di cui vestire le nostre paure.
Vieni con me, dammi sostegno
col tuo avambraccio forte, reggimi,
se vacillerò a causa del mio infermo passo…
con sguardi taglienti avanzo
a fendere muraglie di impotenze..
avanzo sitibonda
tra le aride steppe che mi assediano
Non aver più paura,
ci sarò io a sostenerti...
sarò il tuo raggio di speranza
ubriacherò il dolore con la forza del mattino!
Vieni, resta qui...
nel cenacolo del tramonto
la nostra terra sarà oro
insieme daremo luce al mondo
---------
Francesco Luca Santo e Anna Marinelli
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Poema del Mare
(Concerto a 4 mani di Alvaro Mutis & anna marinelli)
Venni a richiamarti
alle scogliere
Lanciai il tuo nome
e solo il mare mi rispose
nell'istantaneo latteo
e vorace delle sue schiume.
Venni
scalza
sulla
rena notturna,
fredda
carezza la sua,
mi ghermì
le
caviglie..
Mi fu
testimone la Luna
di
novembre
Luna
piena e gravida di stelle
(Era così
leggero il mio passo
era così
lontana
la voce
del mio amato).
La spuma
dell’onda
solitaria
e triste
rifrangeva lacrime
di amanti
infelici,
aveva
creste argentine
aveva
biancore d’ovatta,
aveva
silenzi di addii.
E il disordine ricorrente
delle acque attraversa il tuo nome
come un pesce che si dibatte e fugge
verso la vasta lontananza.
Verso un orizzonte di menta ed ombra,
viaggia il tuo nome
rotolando per il mare.
Nel
mutismo labiale
grido
forte il tuo nome
dal
sapore ambrato,
dalle
verdi cromie
delle
mentucce selvatiche,
il tuo
nome rimembrante antichi Dei
il tuo
nome di acque torrentizie.
Viaggia nell’universo
come
Stella Nova,
come
scia di cometa
che
carpisce gli sguardi,
viaggia il tuo nome
sulle
corolle delle Ninfee
riluce
il tuo volto
come
nuovo Sole..
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