AMORE E SESSUALITA' |
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La tradizione del Tantra è stata fondata, secondo la leggenda, da Sadashivab o, più semplicemente, Shiva, nell'India orientale, più di settemila anni fa. Tantra, in sanscrito, significa estendere, ampliare, quindi tecnica per ampliare la coscienza. Il termine Tantra implica liberazione e espansione: si trattava in origine di una scienza sacra che si prefiggeva di accedere all'Assoluto (Brahma), attraverso tecniche di espansione psichica e corporea concernenti non solo la dimensione erotica. La tradizione tantrica considera, come agente, una forza che è Potenza Assoluta, pura manifestazione dell'azione dell'Assoluto, e che va sotto il nome di Shakti. Le tecniche tantriche (esercizi e posture) apprendono a guidare Shakti in noi, e poi fuori di noi in vista di un'illuminazione finale: il congiungimento dell’energia di Shakti con la consapevolezza di Shiva (estasi). L'atto sessuale scatena una potenza, una energia che trascende il piacere fisico e diventa strumento, veicolo di una fusione spirituale tra l'io e il cosmo. Con il nome tantra si allude, soprattutto, alle pratiche, non comportanti emissione del seme, tese alla trasmutazione delle energie sessuali, mediante respirazione, mantra e visualizzazione dell'energia che sale lungo la colonna vertebrale fino ai chakra. Nel praticare il tantra è fondamentale la devozione, la preghiera alla Madre divina, l'idealizzazione spirituale del partner. Precisamente, occorrono: coordinazione del corpo (gesti o Mudras), la comunicazione verbale (Mantras), e la mente (meditazione e visualizzazione creativa, o Yantras). Il tantra nel suo senso elevato è comunque una tecnica per dirigere le proprie energie a prescindere da posture sessuali. Numerose col tempo sono state le deviazioni da tale impostazione spirituale e soprattutto, oggi in Occidente, il tantra imperversa come tecnica, priva di spiritualità, utile a procurare maggiore piacere fisico ma non per questo è priva di pericoli per l'equilibrio psichico dei praticanti. A nostro avviso, il tantra nelle sue versioni, ancorché spirituali, non è consigliabile soprattutto agli occidentali: la condotta di vita in generale è la migliore strada di perfezionamento individuale secondo l'insegnamento iniziatico trasmesso di Vangeli. Per non parlare dei rischi ai quali si espongono coloro che cercano di risvegliare con ogni mezzo questa energia (Kundalini o shakti). Ricorda O.M.Aivanhov: "Attualmente, essendo le scienze occulte di moda, nelle librerie fanno la loro comparsa molte opere sul tantrismo, le quali però presentano metodi pericolosi per un pubblico che non è mai stato preparato a comprendere e ad applicare tale disciplina. C’è veramente di che preoccuparsi quando si vede con quale incoscienza certe persone credono, dopo qualche lettura, di poter risvegliare la forza Kundalini ... il miglior consiglio agli occidentali è di non far nulla per risvegliare Kundalini prima del tempo, ma di vivere una vita pura rispettando le leggi divine.Quando sarà giunto il momento, si risveglierà da solo... La direzione che prenderà kundalini una volta risvegliata non dipenderà dalla volontà ma dalle qualità e virtù dell'uomo (pag 117 e segg del volume Centri e corpi sottili). Ecco perchè effettivamente non è consigliato eccedere nel risveglio volontario di questa forza." Aïvanhov spiega: "L'uomo possiede organi che gli permettono di cogliere le realtà del mondo invisibile e in ogni tempo sono esistite persone che li avevano sviluppati ma, data la loro natura sottile, non è mai stato possibile darne una descrizione, una rappresentazione simile a quella degli organi del corpo fisico. Ecco perché ogni tradizione spirituale li ha chiamati con nomi diversi: ghiandola pineale, terzo occhio, chakra, etc. Ciò non ha nessuna importanza; quello che importa è sapere che noi tutti possediamo centri sottili che sono reali come gli organi del corpo fisico, ma poiché la maggior parte degli uomini è scesa troppo nella materia, questri centri non sono più in condizione di funzionare. Ai giorni nostri, si vede comparire un interesse sempre maggiore per le facoltà psichiche. Sì, ma troppo spesso i metodi utilizzati non sono i migliori; certi esercizi di concentrazione, di visualizzazione sono persino pericolosi. Non parliamo dell'uso di droghe per le quali si sono prese in prestito le ricette degli Indiani d'America o degli Sciamani siberiani! Lasciate a quei popoli i metodi ereditati dalle loro tradizioni millenarie, non sono fatti per voi. Lavorate con i metodi della saggezza e dell'amore; cercate, ogni giorno, di trionfare sulle vostre debolezze, così giungerete a vivificare tutti quei centri sottili che vi metteranno in relazione col mondo spirituale." Ricordiamo, inoltre, che nella prospettiva spirituale si evidenzia la necessità che negli scambi fisici, quali atti di amore, il tutto debba avvenire nei limiti della disponibilità interiore della donna, cioè non devono esservi, nemmeno, forzature psicologiche. Devono trovare spazio la poesia, la dolcezza e non la razionalità edonistica mirante a considerare la partner e il suo corpo quale oggetto da cui trarre il massimo del piacere fisico. Questa attitudine diffusa, ritenuta frutto di apparente conquista di libertà, nel medio periodo svilisce profondamente la relazione e anche, per tale ragione, si avverte l'impulso di variare frequentemente partner. L'amore, invece, esige il rispetto integrale della donna in quanto Lei rispecchia, tendenzialmente, più dell'uomo, un amore più naturale, più legato all'anima e meno all'intelletto. Molte persone avvertono il bisogno di esprimersi in una dimensione più autentica, elevata, ma talvolta non hanno il coraggio di sentire la voce della propria anima. Per approfondimenti confronta la pagina di questo sito: La via della sublimazione;nonchè i capitoli Tantra Yoga I e II nel volume "La sessualità forza del cielo"
Sul significato della sublimazione
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