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"Per
sublimare la forza sessuale e ottenere una perfetta padronanza di
sé, non ritengo necessario compiere tutte le esperienze descritte
nei testi sul tantrismo indù o tibetano. Esiste un altro Tantra-yoga
che le supera e di cui sono un fervente sostenitore. Una delle tecniche
di questo tantrismo consiste nell'imparare ad amare senza aspettare
di essere amati..." (O.M.
Aïvanhov)
La
filosofia iniziatica trasmessa da O.M.Aivanhov trova un punto di
equilibrio diverso dal tradizionale tantra yoga.
Scrive,
a tal proposito M. Mirabail nel suo volume "Dizionario dell'esoterismo"
(ed.Mondadori) a pag.301 "O.M. Aivanhov parla invece
di un'altra via: una sorta di omeopatia amorosa" suscettibile
di risvegliare negli esseri, anche nella vita di coppia, i doni
spirituali che sono presenti in ognuno di noi.
Quanti
incontri entrano in crisi, malgrado il permanere dell'affetto, per
il fatto di non aver adottato misure relazionali equilibrate. Afferma
Aïvanhov: "Quando un uomo e una donna s’incontrano,
riproducono l’incontro del fuoco e dell’acqua. Se non
sanno come agire nei confronti l’uno dell’altra, la
donna (l’acqua) evapora, e l’uomo (il fuoco) si spegne.
Dato che il fuoco e l’acqua possono distruggersi a vicenda,
se ne deduce che sono nemici. In apparenza, è vero, gli uomini
e le donne non smettono di lottare gli uni contro gli altri; e tuttavia,
se si cercano c’è una ragione, e occorre scoprirla.
La ragione è che essi sono i rappresentanti dei due principi
cosmici che insieme creano la vita. Ma per creare veramente la vita
invece di distruggersi, non bisogna permettere che l’acqua
e il fuoco entrino direttamente in contatto. L’acqua deve
essere versata in un recipiente e posta sul fuoco; così,
il fuoco esalterà l’acqua e si sprigionerà un’energia
considerevole, grazie alla quale i due metteranno in moto il mondo
intero".
Dovremmo
rinunciare all’idea illusoria che l’assunzione di maggiori
quantità di risorse o di piaceri possa produrre uno stato
di maggior benessere. L’uomo dovrebbe, invece, optare per
l’assunzione di dosi omeopatiche in quanto esse dànno
maggiore gioia e salute. Questo appare, oggi, un punto fondamentale
di uno stile di vita equilibrato. Tutti possiamo constatare che
i piaceri meramente fisici attenuano, a poco a poco, la sensibilità,
e che in ragione di ciò occorre procurarsi, continuamente,
piaceri e sensazioni sempre più forti per provare qualcosa.
Diventa, quindi, sempre più difficile essere soddisfatti,
perché si diventa sempre più insensibili, e questo
lo si può verificare in tutti i campi. Gli eccessi riducono
il gusto della vita! Infatti, molti si chiedono perché oggi
appaia essersi sbiadita la capacità di gioire, malgrado l’assenza
di limitazioni nel procurarsi i piaceri".
L'approccio
a dosi omeopatiche ha una ragione oggettiva legata alla nostra struttura
psichica (cfr. Vita
psichica - elementi e strutture - Prosveta - pagg. 99 - 100)
ed una sua coerenza con i valori di giustizia (http://www.codiceolistico.it/ilcodicedelleleggimorali.pdf):"
L'omeopatia,
che agisce con dosaggi infinitesimali, non tocca direttamente il
corpo fisico, bensì i corpi sottili che in seguito agiscono
sul corpo fisico. Ecco perché possiamo considerare anche
uno sguardo, una parola o soltanto un sentimento, un pensiero, come
sostanze identiche ai medicinali omeopatici: vanno a toccare i corpi
sottili delle persone, scatenando reazioni che finiscono col riflettersi
sul corpo fisico. Se lanciate uno sguardo di odio a qualcuno o lo
apostrofate con parole cattive, potete farlo ammalare...questo avviene
attraverso l'intermediazione del corpo mentale, astrale ed eterico.
Al contrario, se qualcuno è depresso e chiuso in sé
stesso e voi gli dite una parola buona, lo guardate con benevolenza,
gli sorridete, ne sarà sollevato! Anche in questo caso gli
avete somministrato una dose omeopatica che è stata ricevuta
dai suoi corpi sottili e si è poi riflessa sul suo corpo
fisico" (Pensieri Quotidiani, 2002).
A
proposito di eccessi ci ricorda Aïvanhov: "Gli uomini
e le donne che obbediscono ciecamente ai propri istinti sessuali,
non sanno a quali pericoli psichici si espongono. "Allora,
direte, quali sono questi pericoli?" Guardate un ubriaco: è
completamente abbrutito, come inebetito. Il vino è una cosa
eccellente, ma egli ne ha abusato ed ora ecco in che stato si trova.
Anche l'energia sessuale è una cosa eccellente, d'altronde
spesso viene paragonata al vino. Ma quando se ne abusa... Direte
che conoscete uomini e donne che conducono una vita dissoluta, senza
che questo impedisca loro di istruirsi e di lavorare. Sì,
certo, la sensualità è compatibile con certe facoltà
intellettuali o artistiche. Ma se un giorno vorranno fare un lavoro
spirituale, non potranno, poiché avranno perduto gli elementi
necessari, le loro quintessenze più preziose, d'altronde
non avranno neppure più il desiderio di elevarsi. Guardate
le api che si sono rimpinzate di miele: sono troppo pesanti e non
possono volare. Accade lo stesso con gli uomini e le donne che non
hanno imparato a dominare i loro istinti sessuali: possono continuare
a fare ogni genere di lavoro, ma non possono volare, le regioni
celesti sono loro proibite..."
Come
abbiamo anticipato nella pagina iniziale, certamente non è
un lavoro facile, il cui esito possa essere programmato a livello
temporale. Non si tratta di applicare tecniche mentali a tavolino,
tout court, ma di sviluppare, giorno per giorno, con umiltà,
semplicità e tolleranza anche verso se stessi, uno stato
di coscienza, un insieme di tanti piccoli comportamenti quotidiani
sempre più elevati, affinché si possa gustare un giorno,
anche qui sulla terra, quella pienezza, quella gioia a cui anela
naturalmente e fortemente la nostra anima.
Non
è sufficiente in questo campo impartire divieti, occorre
fornire spiegazioni, metodi e collocare la sessualità nell'ampio
disegno di perfezionamento dell'uomo raggiungibile mediante il ciclo
delle reincarnazioni. L'abbellimento della propria eistenza non
può essere imposto ma deve essere il frutto di un bisogno
interiore sinceramente avvertito.
Il
lavoro spirituale che riusceremo ad iniziare non sarà mai
perduto, farà parte del nostro bagaglio più intimo
e lo ritroveremo nelle successive incarnazioni.
Per
noi Occidentali, non è indispensabile recarci in India per
trovare le risposte metodologiche al lavoro di sublimazione dell'energia
sessuale. Anche l'Insegnamento dei Vangeli contiene le verità,
i principi che occorre però tradurre in metodi concreti,
in regole di vita quotidiana.
Sulle relazioni tra pratiche yogiche e le parabole dei vangeli cfr.
pag. 117 e segg. del volume Centri
e corpi sottili di O.M.
Aïvanhov.
Nell'opera
di O.M.Aïvanhov,
si trasmettono consigli e metodi per riscoprire la natura divina
della forza sessuale al fine di vivere l'amore e la sessualità
in modo equilibrato, per l'elevazione spirituale del singolo e della
coppia.
A
proposito della vita spirituale non si tratta, precisa Aïvanhov,
di smettere di mangiare, di bere, di dormire, di respirare, di fare
figli, ma di fare tutto meglio. Ogni giorno occorrerebbe praticare
la sublimazione ovvero la sostituzione, far scorrere dentro di noi
ogni giorno una nuova acqua, per vivere stati di coscienza divini,
meravigliosi:"Quando il mondo intorno a voi rivendica la libertà
sessuale e giustifica le sue rivendicazioni con argomenti apparentemente
molto validi, non vi piace molto sentir parlare di disciplina, non
è vero? Capisco benissimo che non desideriate privarvi dei
piaceri, ma cercate almeno di vedere quali vantaggi ci sono a rinunciare
ad alcuni di essi. Non si tratta di privarsene per non avere niente
in cambio e ritrovarsi nel vuoto; si tratta piuttosto di capire
che si può avere di più, sostituendo alcuni piaceri
grossolani con altri più sottili, più spirituali.
Quando un medico si accorge che un paziente sta rovinandosi la salute
con eccessi di salumi, dolci, alcool, non gli consiglia certo di
astenersi del tutto dal mangiare. Sa benissimo che l'altro in ogni
modo non seguirebbe il suo consiglio o ancora peggio, se lo seguisse
morirebbe. Gli prescrive allora di sostituire quei cibi con altri
più sani, più leggeri. Ecco, io vi consiglio la stessa
cosa, anche se si tratta di un altro campo. Io non vi spingo a morire
di fame, ma a nutrirvi in modo diverso per migliorare la vostra
salute spirituale."
Non
basta però volerlo per riuscirvi, occorrono anche le conoscenze
profonde della nostra natura umana e divina, l'acquisizione di metodi.
Occorre,
soprattutto,un alleato cioè un Alto Ideale per evitare il
rischio di attaversare frustrazioni, repressioni e turbe di varia
natura: "La
religione e la società hanno fissato delle regole di morale
sessuale senza chiedersi se gli esseri umani siano capaci di applicarle.
Ecco perché molti di coloro che hanno voluto obbedire a quelle
regole non ci sono riusciti se non al prezzo di grandi sofferenze
e di turbe psichiche a cui è stato dato il nome di "repressione".
La repressione non può essere una soluzione al problema della
sessualità. È pericoloso rifiutare la forza sessuale
il suo sfogo naturale se non si ha un fortissimo movente, delle
aspirazioni, un ideale superiore capace di fare un lavoro sui piani
dell'anima e dello spirito per canalizzare e trasformare quella
forza. La continenza è una rinuncia, certo, ma questa rinuncia
non deve essere una privazione, deve essere una trasposizione su
un altro piano. Non bisogna privarsi, non bisogna rinunciare, ma
solo cambiare piano. Ecco ciò che occorre spiegare agli uomini
e alle donne quando si parla loro di padroneggiare la forza sessuale...."Molti
sono venuti da me a lamentarsi di particolari malesseri e squilibri,
ed io ho sempre detto loro: "Perché avete smesso di amare? Questi
disturbi derivano dal fatto che avete compresso l'amore dentro di
voi; allora si è represso finendo per devastare tutto. L'amore è
un torrente potentissimo, ma poiché non lo sapevate, poiché non
eravate illuminati, ha spazzato via tutte le barriere. Se volete
salvarvi da questi tormenti, dovete amare, amare giorno e notte,
amare tutte le creature… a quel punto non vi rimarrà neppure il
tempo di tormentarvi perché sarete indaffaratissimi! Invece ora,
più vi chiudete, più siete avari d'amore e più le cose si complicano.
Siate generosi, e sarete salvi; donate il vostro amore a tutte le
creature". Numerosi sono i volumi che raccolgono il pensiero
di Aïvanhov
su questo argomento ai quali rimandiamo doverosamente.
"È
possibile istruire e consigliare gli esseri umani sulla sessualità,
ben sapendo però che questo problema non può essere veramente risolto
se non in funzione di ogni singola persona. Voler imporre, con il
pretesto della morale, delle regole identiche per tutti, non è ragionevole,
poiché la stessa disciplina che conduce gli uni verso l'equilibrio
e la vera spiritualità, può invece condurre gli altri verso la repressione,
l'isterìa e la nevrosi. Gli esseri umani non hanno tutti gli stessi
bisogni, e chi non tiene conto di questa realtà è destinato sia
a predicare nel deserto, sia ad infliggere loro degli inutili tormenti.
Tuttavia, ciò non significa che non si debbano fare degli sforzi.
Sì, ciascuno, al livello che gli è proprio, deve impegnarsi per
dominare la forza sessuale, al fine di vivere l'amore in un modo
più bello, più nobile, più spirituale, poiché quella è la sola vera
regola morale."
Recentemente, P. Riffard (cfr. pag.1378 in "L'Esoterismo"
ed. Rizzoli BUR) ha collocato O.M.Aïvanhov
tra i maggiori dodici personaggi dell'esoterismo occidentale, di
tutti i tempi, a partire da Orfeo, Pitagora...
Pensieri estratti
dai "Pensieri Quotidiani"
Si
ringrazia la casa editrice Prosveta che pubblica i Pensieri Quotidiani
Finché
gli uomini e le donne non ritroveranno il valore della sublimazione
della forza sessuale, saranno sempre delusi dalle loro esperienze
amorose. Quando provano attrazione, desiderio reciproco, perché
vogliono subito soddisfarlo? Perché non cercano invece di
acquistare quella padronanza di sé che potrebbe fare di loro
degli esseri superiori? Certo è difficile, ma se cominciassero
a prendere l'abitudine di controllarsi, a poco a poco saprebbero
utilizzare questo slancio per scatenare in loro delle forze
di natura più sottile, grazie alle quali potrebbero fare delle
scoperte magnifiche e migliorarsi. Sì, migliorarsi, perché
quello che provano è un impulso molto benefico, solo che bisogna
imparare ad utilizzarlo. Quindi, per quanto è possibile, che
si accontentino di guardare con meraviglia l' altro, ringraziando
la Madre Divina e il Padre Celeste dell'energia che ha dato
loro. Così facendo conosceranno stati di coscienza di grande
poesia e di grande elevazione, e l'esistenza sembrerà loro
più bella e più ricca. |
Quando
cade troppa umidità sulle ali di una farfalla, quest'ultima
non può più volare. Allora il piacere è questo: l'umidità.
E quando vedo un uomo che non può più essere sorretto dalle
sue ali (simbolicamente parlando), non serve che io gli chieda
dov'è andato a cacciarsi, in quanto so che ha esposto le sue
ali all'umidità. Per me l'umidità possiede un significato
molto chiaro: impedisce di volare. E per asciugarsi alla luce,
occorre molto tempo. Perciò credetemi non lasciatevi ingannare
dal piacere che vi bloccherà lungo il cammino… Andate avanti
finché raggiungerete la luce! Naturalmente, sono certo che
molti di coloro che leggeranno o ascolteranno queste spiegazioni
riguardanti il piacere si sorprenderanno e proveranno anche
un certo malcontento dinanzi ad una simile mostruosità.
|
Imparate
a soddisfare unicamente la natura divina nelle altre persone,
cioè la loro anima e il loro spirito. Non mettetevi al servizio
delle loro ambizioni, dei loro desideri egoistici... Mi direte:
"Si, ma se dobbiamo preoccuparci di soddisfare unicamente
le loro tendenze generose, altruiste, avranno certamente problemi
con tutti; marito, moglie, figli, amici... saranno furiosi!"
Lasciate che lo siano, e servite solo il loro lato divino.
Gesù diceva: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti
e tu, che sei vivo, seguimi!" Se si interpretano queste parole
in senso lato, si possono fare scoperte interessanti. Perché
uomini e donne hanno tanti problemi fra di loro? Perché "seguono
i morti". La
loro natura inferiore infatti, deve essere considerata
morta, e se cercano tanto di accontentarla e di soddisfarne
i capricci, finiranno col morire anche loro. Gesù non intendeva
parlare dei morti nei cimiteri; quelli stanno dove debbono
stare, daltronde la loro anima è viva. I morti di cui parlava
Gesù sono gli esseri che non hanno nessuna vita spirituale;
sono questi i veri morti, e non si deve cedere di fronte alle
loro richieste.
|
Interrogate
gli esseri umani sui loro gusti, ne scoprirete una varietà
straordinaria: ciascuno, in funzione del proprio temperamento,
esprime delle attrazioni o delle repulsioni, la qual cosa
è normale. Se non interviene un elemento superiore come la
saggezza, il dominio e la volontà che controllano e orientano
gli impulsi, si può predire, senza rischiare di sbagliarsi,
che corrono verso un precipizio. Ciascuno è spinto da forze
istintive; che vengano dallo stomaco, dagli intestini o dal
sesso, c'è sempre qualcosa che ci attrae. Ma non è una ragione
sufficiente per lasciarsi andare. Ecco perché prima di cedere
ad un impulso dovete dirvi: "Vediamo, che cosa succederà se
gli dò una via di uscita?" Finché la vostra coscienza non
sarà risvegliata ci sono molte cose che possono rallegrarvi,
ma non siate stupiti se tali gioie si trasformano velocemente
in sofferenze, in amarezze e rimpianti. Soltanto le gioie
di un uomo saggio, illuminato restano d'oro puro. Non è necessario
privarsi delle gioie, né dei piaceri, ma soltanto conoscerne
la natura e sostituirle con gioie e piaceri migliori, più
puri, più nobili, più benefici. |
Quando
tagliamo un frammento di piombo, esso luccica per qualche
attimo e poi diventa opaco. A questo somiglia il piacere:
al piombo. Affinché il vostro piacere resti scintillante e
resistente come l'oro, dovete nobilitarlo, ovverosia aggiungergli
un altro elemento: il pensiero, ma, per fare ciò, occorre
sostituire il concetto di piacere con il concetto di lavoro.
Il lavoro rappresenta il momento in cui l'uomo decide di non
sprecare più le sue forze e le sue energie per ricercare il
piacere, ma di utilizzarle nell'intento di far funzionare
altri centri, in alto, nel suo cervello. Sì, anziché permettere
che in lui si scatenino tutti i vortici e tutte le eruzioni
vulcaniche, l'uomo li deve canalizzare e dirigere, per risvegliare
nuove facoltà che faranno di lui un genio, un Iniziato, una
divinità. Così egli trasforma il calore in luce: sostituendo
il piacere con il lavoro, ed è in quel momento che il piacere
comincia ad invaderlo: un piacere che questa volta non lo
svilisce, bensì lo eleva e lo nobilita. |
Che
cosa significa "Contemplare Iside svelata"? L'espressione
è simbolica: Iside rappresenta la natura. L'Iniziato, grazie
alla sua purezza, alla sua sapienza e al suo lavoro paziente,
riesce a far cadere uno dopo l'altro tutti i veli della natura
per poterla contemplare in tutte le sue manifestazioni, conoscerla
in tutti i suoi segreti, in tutta la sua bellezza e in tutta
la sua luce. Per questo, come rappresentante del principio
femminile (la natura), la donna più dell'uomo ha la tendenza
a spogliarsi di fronte a colui che ama. Anche se non se ne
rendono conto, anche se con la loro incomprensione riescono
a profanare ogni cosa, in realtà le donne e gli uomini ripetono
per tutta la vita i misteri dell'Iniziazione, i misteri di
Iside. Perché vi era l'usanza che, la prima notte di nozze,
la giovane sposa, avvolta in bianchi veli, comparisse poi
svelata davanti agli occhi del suo beneamato affinché egli
potesse contemplarla? È un peccato che quasi più nessuno sia
cosciente della ragione profonda di queste usanze. Almeno
voi cercate di prepararvi ad avvicinarvi ad uno dei più grandi
misteri della natura: Iside svelata. |
Nel
cercare l'amore credete che giunga dall'esterno, sotto forma
di un essere che risponda esattamente ai vostri desideri:
piacevole, bello, generoso, paziente... Perfetto insomma!
Siete egoisti, brontoloni, collerici, ma l'amore vi si deve
presentare sotto l'aspetto di un angelo. Ebbene, le cose non
vanno così, poiché il vostro amore sarà semplicemente il riflesso
di voi stessi. Se non siete aperti al mondo divino, potete
tenere fra le braccia un angelo o un arcangelo, ma non riuscirete
a percepire nulla del suo splendore. Quello che vi sto dicendo
non ha nulla di eccezionale. Quante volte, nella vita di tutti
i giorni, si nota che alcune persone, malgrado l'affetto della
loro famiglia e di coloro che li circondano, si sentono completamente
isolate e perfino perseguitate dal mondo intero! Non tutti
sono in grado di sentire e apprezzare l'amore degli altri.
L'amore è una qualità della vita divina; perciò potrete trovarlo
veramente solo se, grazie al vostro lavoro spirituale, riuscirete
a far scorrere questa vita in voi, una vita purificata e illuminata.
|
Le
peggiori difficoltà e le peggiori sofferenze, per l'uomo,
cominciano nel momento in cui egli crede di essere il solo
padrone del proprio destino, che non esistano né Provvidenza
né entità luminose per guidarlo e sostenerlo. Così taglia
tutti i legami con il Cielo, e allora non è più un figlio
di Dio al riparo dalle preoccupazioni. Non appena smette di
fare affidamento sul Padre e sulla Madre celesti, tutte le
sofferenze incominciano ad abbattersi su di lui, e si sente
solo. Egli deve capire che è colpa sua: il Cielo non lo ha
abbandonato; è lui che ha abbandonato il Cielo. Per risolvere
i vostri problemi, per essere sempre aiutati, nutriti e illuminati,
non dovete mai tagliare il legame con il Cielo, perché il
Cielo non lascia mai che un suo figlio pianga in solitudine.
|
"Chi
non sa dominare la propria collera ignora che quella forza
viene da molto più lontano e vuole introdursi in lui.
Crede persino, almeno per un momento, che quella corrente
potente gli trasmetta qualche cosa della propria potenza.
Ma è un’illusione, perché è la
corrente stessa ad essere potente, e non chi viene attraversato
dalla corrente. Così, dopo il suo passaggio, il povero
infelice si ritrova talmente debole che in lui tutto trema:
mascelle, gambe, mani. Il discepolo di una Scuola iniziatica
ha compreso che dominando la collera che sente salire dentro
di sé e cercando di trasformarla, acquisisce la vera
potenza. Avviene la stessa cosa con l’energia sessuale:
dominandola, ci si rinforza considerevolmente. Ecco perché
gli Iniziati, che hanno imparato a dominare l’istinto
di aggressività, così come l’istinto sessuale,
possiedono tante energie per pensare e parlare, al fine di
illuminare gli esseri." |
"Il
processo di sublimazione della forza sessuale può essere
rappresentato sotto diverse forme simboliche. L'Albero sefirotico
è una di queste. Sul pilastro centrale, che si può
assimilare alla colonna vertebrale, sono poste, dal basso
verso l'alto, le tre sefiroth Iesod, Tifereth e Kether. Da
Iesod a Kether, passando per Tifereth: tale è simbolicamente
il cammino della forza sessuale sublimata. All'estremità
superiore del pilastro centrale, la santità di Kether,
che è la testa incoronata, ha la propria origine nella
purezza di Iesod, gli organi sessuali. La santità di
Kether è l'energia sessuale che il discepolo si sforza
di far salire, grazie alle potenze di Tifereth, il Sole, fino
a che essa giunge a manifestarsi in alto, al di sopra della
sua testa, come una luce d'oro. Sì, tale è lo
scopo dell'Iniziazione: essere capaci di dominare una forza
bruta che ci trascina verso il basso, farle cambiare direzione
e lavorare su quella quintessenza fino a trasformarla in un'aura
di luce." |
"Quali
relazioni esistono fra il serpente e la colomba? Essi rappresentano
i due aspetti opposti della medesima energia: l'energia sessuale.
La colomba altro non è che il serpente sublimato. Essa
ci insegna che tutto quello che striscia sul terreno, un giorno
può diventare capace di lanciarsi nell'aria e di volare.
Il serpente rappresenta la forza sessuale primitiva, ed è
un serpente estremamente scaltro! Come è scritto nella
Genesi: "Il serpente era il più scaltro fra tutti
gli animali dei campi che Dio aveva fatto". È
impossibile enumerare tutti i mezzi cui ricorrono gli esseri
umani per sfuggire al serpente, ma questo presenta e organizza
le cose in modo tale che è lui, il più delle
volte, che finisce per avere il sopravvento. Qualcuno dice:
"Ecco, non soccomberò alla tentazione, resisterò..."
Ma non avendo previsto il tranello che il serpente sarà
in grado di tendergli, all'ultimo minuto cade nella trappola;
e continuerà a cadere sino a quando non riuscirà
a trasformare dentro di sé il serpente in colomba,
vale a dire a trasformare l'amore umano in amore spirituale,
che lo strapperà alla terra e gli farà conoscere
la libertà degli spazi infiniti." |
La
religione e la società hanno fissato delle regole
di morale sessuale senza chiedersi se gli esseri umani siano
capaci di applicarle. Ecco perché molti di coloro
che hanno voluto obbedire a quelle regole non ci sono riusciti
se non al prezzo di grandi sofferenze e di turbe psichiche
a cui è stato dato il nome di "repressione".
La repressione non può essere una soluzione al problema
della sessualità. È pericoloso rifiutare la
forza sessuale il suo sfogo naturale se non si ha un fortissimo
movente, delle aspirazioni, un ideale superiore capace di
fare un lavoro sui piani dell'anima e dello spirito per
canalizzare e trasformare quella forza. La continenza è
una rinuncia, certo, ma questa rinuncia non deve essere
una privazione, deve essere una trasposizione su un altro
piano. Non bisogna privarsi, non bisogna rinunciare, ma
solo cambiare piano. Ecco ciò che occorre spiegare
agli uomini e alle donne quando si parla loro di padroneggiare
la forza sessuale."
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LIBRI
"Cittadinanza
globale e società fraterna" 2019
Stella
mattutina edizioni
Indice
CAP.
I
1. Fraternità, cooperazione ed empatia
2. La fraternità, da vincolo di sangue a modello relazionale
della vita sociale: dalle fratrie alle corporazioni medievali
3. Il quid novi della fraternità nella prospettiva cristiana
4. La fraternità, principio politico: l’esperienza della
Rivoluzione francese
5. Le speranze di una “Fraternité vivante” e la pedagogia
per la realizzazione della fraternità
6. La fraternità, principio ispiratore dell’ordinamento
giuridico e della vita sociale. Uno sguardo all’ordinamento
italiano
7. Riflessioni sulle comuni radici spirituali dei diversi
progetti di riforma della società. Millenarismo, utopismo
e trasformazione interiore
8. Riflessioni sulle diverse percezioni valoriali della
fraternità. Dalle fraternità parziali alla fraternità universale
9. Riflessioni sul nostro travaglio individuale e collettivo.
L’emergenza di una nuova coscienza
CAP.
II
L’appello del pensiero contemporaneo ai principi di cooperazione
nell’era della globalizzazione e delle interdipendenze
1. La cooperazione fraterna, principio fondamentale per
garantire libertà e uguaglianza
2. La cooperazione fraterna, principio fondamentale per
garantire la dignità. Solidarietà, filantropia e fraternità
3. Le relazioni di interdipendenza tra i popoli e i valori
di universalità
CAP.
III
Il nuovo senso civico dello stare insieme. Le ragioni della
cooperazione fraterna
1. La cooperazione fraterna: da opzione etica a necessità
individuale e collettiva
2. La società è un sistema vivente
3. La conciliazione tra interesse individuale e interesse
collettivo
4. L’uomo si realizza pienamente nella collettività. Il
fondamento biologico della socialità
5. Il dare è anche un ricevere in quanto facciamo parte
dello stesso organismo
6. La nostra contraddizione: impieghiamo con egocentrismo
le energie della vita ottenute grazie al lavoro disinteressato
dei nostri organi
7. I contenuti della cooperazione fraterna: “aiutare l’altro
a fare ciò che dovrebbe”. La cura del Sé
8. L’apertura alla fraternità e all’universalità non annulla
il nostro ’Io”, al contrario, rafforza il nostro Sé superiore
9. L’assoluta separazione tra gli esseri umani è apparente
e illusoria. Siamo parte della Rete della Vita. Dall’Io
al Noi
10. La cooperazione fraterna, potente agente di educazione
civica
CAP.
IV
Perché il nostro “Io” si oppone alla cooperazione fraterna?
1. Gli impedimenti interiori all’accettazione dei valori
di fraternità
CAP.
V
La scelta della vita empatica, cooperativa e fraterna
1. Le relazioni tra vita individuale e società. Perché stiamo
insieme in società? Quale acqua ciascuno di noi porta nell’oceano
della vita sociale?
2. Dobbiamo compiere la nostra scelta: profittatori o cooperatori?
3. Forse non riusciamo nell’intento di realizzare una società
fraterna in quanto non sappiamo come fare
4. Il ruolo della coscienza ai fini del cambiamento comportamentale
e civico
5. Identificarsi con il proprio Sé cooperatore nell’interpretare
la Vita
6. Perché ampliare la propria coscienza: dalla coscienza
di se stessi alla coscienza fraterna
7. Come ampliare la coscienza: la rilevanza cognitiva del
modo di vivere, del modo di pensare, di sentire, di nutrirsi,
di amare
8. La moralità del modo di vivere influenza il processo
cognitivo. Mediante l’azione completiamo il processo di
comprensione
9. L’applicazione e la sperimentazione, elementi indefettibili
della cultura
10. Gli apporti dell’intelligenza del cuore ai processi
cognitivi e comportamentali
11. Intervenire alla fonte: la rilevanza degli atti più
semplici del vivere quotidiano
12. Vivere il proprio importante presente
13. Superare il distacco tra cultura e modo di vivere: la
cultura, da attività intellettuale sul valore ad attività
realizzatrice del valore
14. I luoghi di tirocinio delle attitudini cooperative ed
empatiche
CAP.
VI
Ripensare le basi dell’educazione alla cittadinanza
1. Il processo di adeguamento interiore alle prescrizioni
civiche
CAP.
VII
Nuove attitudini di crescita nella Rete della Vita
1. Attitudine a percepire la comune appartenenza alla Rete
della Vita. La cura di se stessi
2. Attitudine alla scelta degli Ideali, pensieri e sentimenti
per manifestare comportamenti civici
3. Attitudine alla scelta delle intenzioni
4. Attitudine alle relazioni empatiche. La rilevanza civica
della empatia
5. Attitudine alla rivalutazione e alla sacralizzazione
della vita quotidiana
6. Attitudine alla rivalutazione del corpo fisico e del
suo apporto cognitivo
7. Attitudine a sperimentare il gusto e la pienezza della
vita: la “scienza della Vita”
8. Attitudine a valorizzare il bene relazionale e i beni
comuni
9. Attitudine alla rivalutazione del lavoro
10. Attitudine al dimensionamento dei bisogni individuali
11. Attitudine all'assunzione delle cariche pubbliche. L’esempio
12. Attitudine a relazioni improntate alla giustizia
13. Attitudine al rispetto dell’ambiente interiore ed esteriore
14. Attitudine a vivere come cittadino dell’Universo
La
Via Luminosa nella Vita Quotidiana secondo
l’Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov, 2017
Capitolo
I: Omraam Mikhaël Aïvanhov: filosofo, pedagogista
e Maestro spirituale, fondatore di Scuole di formazione
per la vita fraterna
Capitolo
II: Approccio metodologico allo studio delle fonti
dell'Insegnamento: le conferenze
Capitolo
III:Nuovi
orizzonti nel percorso di crescita spirituale: il lavoro
su di sé nell’Insegnamento di O. M. Aïvanhov e nei Vangeli
Capitolo
IV: La
“Via Luminosa” nella vita quotidiana. Analisi di un percorso
1.
L’esperienza interiore dell’Unità della Vita tra sapere
mistico e scientifico e il contributo metodologico dell’opera
di O. M. Aïvanhov 2. Le tappe del cammino di cambiamento
e la tessitura della coscienza di unità e fraternità 3.
Le ragioni della sacralizzazione della vita quotidiana 4.
Identificarsi con la propria Natura divina al fine di lavorare
sulla natura umana 5. La Natura nel percorso di cambiamento.
Partecipare interiormente e aprire la coscienza alla vita
del Cosmo e ai suoi ritmi. I canti mistici e l’empatia 6.
Saper interagire con la legge di causa-effetto e la Provvidenza
7. Sintesi del percorso di cambiamento e dei suoi effetti
benefici a livello individuale e collettivo 8. La Tavola
sinottica: strumento per autovalutare e migliorare il percorso
di cambiamento.
Capitolo
V: Riferimenti
scientifici
1.
L’efficacia dei metodi spirituali per il proprio avanzamento
2. Gli effetti della contemplazione e della meditazione
al sorgere del Sole 3. Relazioni tra modo di vivere, intelligenza
e coscienza.
Capitolo
VI: La Via Luminosa e l’Età d’Oro dell’umanità:
l’ultimo ciclo di conferenze tenute da O. M. Aïvanhov nel
1985
L'edizione
elettronica può essere prelevata gratuitamente
Il
Codice delle Leggi Morali, approccio olistico al cambiamento,
2012
L'edizione
elettronica può essere prelevata gratuitamente
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