L'Astrologia

 

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Corso di Educazione alla cittadinanza nella Rete della Vita

 

 

 

 

 

 

 

 

Si legge nel dizionario dei termini esoterici di M.Mirabail (ed. Mondadori pag. 32) che l'astrologia è la scienza sacra delle corrispondenze del micro e del macrocosmo ed essa ci inizia a riconoscere le profonde analogie tra le forze emanate dai pianeti e le manifestazioni fisiche, affettive ed intellettuali dell'uomo.

I Segni zodiacali, come i Tarocchi, sono archetipi, sono percorsi iniziatici nel microcosmo e macrocosmo.

"Le costellazioni e i pianeti sono simboli che ci rivelano la creazione del mondo, dell’uomo e la loro evoluzione, aiutandoci a decifrare l’universo interiore dell’uomo. Ogni essere cosciente della sua appartenenza all’universo, sente la necessità di svolgere un lavoro interiore per ritrovare in se stesso la pienezza dell’ordine cosmico, di cui il cerchio è il simbolo perfetto".(O.M.Aivanhov in Lo zodiaco chiave dell’uomo e dell’universo)

Il segno zodiacale più rappresentativo del lavoro interiore che ciascuno di noi deve compiere rispetto alla forza sessuale è quello dello Scorpione.

E' l'ottavo segno dello zodiaco e siamo in pieno autunno, cadono le foglie e la natura si prepara alla rinascita, alla grande alchimia della trasformazione. Questo eterno ciclo si dipana a partire dallo scorpione.

Il segno è d'acqua, è l'acqua primordiale nella quale affondano le nostri radici:in natura infatti iniziano le piogge, cadono le foglie, l'acqua ristagna nel suolo e si forma un humus dal quale ripartirà la nuova vita, il nuovo ciclo. Si realizza il lavoro alchemica del "solve et coagula" sciogli e ricomponi. In questo segno risulta forte la sensazione che la Morte è l'altro aspetto della Vita.

Il simbolo grafico dello scorpione, come si può osservare dall'immagine qui riportata, è costituito da una M con tre gambe, di cui le prime due rappresentano le chele dell'animale, e la terza la coda dotata di un aculeo.

Lo scorpione in natura è l'unico animale che, di fronte ad un pericolo estremo, si dà la morte con il suo pungiglione.

Il segno zodiacale corrispondente al lavoro spirituale di sublimazione è effettivamente quello dello scorpione...la cui energia può provocare la morte spirituale del discepolo in quanto la ricerca del piacere materiale non consente all'uomo di alimentare i centri spirituali che egli possiede realmente. Lo scorpione è infatti legato alla ottava casa zodiacale quella della morte, della trasformazione, del cambiamento.

Ricorda Aivanhov " colui che vive ogni giorno nelle passioni e nella sensualità brucia questa energia" distogliendola dal suo percorso naturale, in altri termini, "mangia il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male" e vive in uno stato di coscienza inferiore, muore, infatti rispetto allo stato di coscienza superiore. Rinnova, in tal modo, la caduta di Adamo e di Eva o la cacciata dal Paradiso ovvero la perdita della coscienza superiore.

In altri termini resta scorpione, mentre dovrebbe diventare un'aquila!

La differenza tra stato di coscienza inferiore e superiore non è moralistica ma attiene al fatto che quella inferiore resta limitata al corpo fisico e alle sue regioni limitrofe, quella superiore è vicina alle regioni più elevate alle quali è possibile accedere se si sviluppano gli organi spirituali (chakra) propri di queste regioni. E lo sviluppo di questi organi è collegato ai nostri comportamenti, sentimenti e pensieri e soprattutto alla manifestazione dell'amore spirituale.

Lo scorpione, nel suo percorso spirituale, dovrà porsi l'obiettivo di non strisciare per terra (come fa in natura) e dovrà quindi sublimare l'energia sessuale per diventare, simbolicamente parlando, un'aquila che vola nello spazio.

L'astrologia rinascimentale, non a caso, attribuiva il governo degli organi genitali a questo segno. Marte e Plutone dominano il segno.

Nell’antica Astrologia egiziana, caldea ed ebraica, il mito dello Scorpione era rappresentato dal serpente, animale capace di cambiare periodicamente pelle, considerato immortale e capace di un costante auto-rinnovamento: la distruzione finale, la ricostruzione ed il nuovo inizio.

"Nell'Apocalisse, san Giovanni descrive quattro Animali che stanno davanti al trono di Dio e che, giorno e notte, non smettono di cantare: "Santo, Santo, Santo è il Signore Dio Onnipotente..." Il primo di questi animali assomiglia a un leone, il secondo a un toro, il terzo a un uomo, il quarto a un'aquila. Questi quattro animali si ritrovano anche nello zodiaco dove sono rappresentati dalle croci che formano i due assi: Acquario-Leone e Toro-Scorpione. Direte: "Ma uno scorpione non è un'aquila!..." È vero, ma la sostituzione dell'aquila con lo scorpione ha un significato. Deve essere compresa come un processo psichico. L'aquila vola molto in alto nel cielo e guarda direttamente il sole, mentre lo scorpione si trascina sulla terra lontano dalla luce. Lo scorpione va interpretato come un'aquila che è caduta. E che cos'è che ha fatto sì che l'aquila si trasformasse in scorpione? Un orientamento sbagliato della forza sessuale che, invece di elevarsi dal basso all'alto, ha preso il cammino opposto. Ora è compito di ogni essere umano far sì che, dentro di sé, l'aquila riprenda il posto dello scorpione."(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

"Lo Scorpione è decisamente il segno che domina la Divina Commedia, il segno da sempre connesso alle energie 'infere', dell'Inconscio, ed alla loro potenziale sublimazione affinché l'Uomo sia in grado di rinascere, evolversi. Ora, allo Scorpione è dato un dono pericoloso: il potere di scrutare nell'animo umano, facoltà che include automaticamente il rischio di smarrirsi nei tortuosi labirinti subconsci, popolati di creature angeliche o a volte terrificanti. Il tipo Scorpione è destinato a passare attraverso meandri sotterranei, per purificarsi e tornare alla Luce divina. Se inseriamo il termine selva oscura e l'espressione uscire a rivedere le stelle, il paragone sembra decisamente calzante. Nell'allegoria si allude chiaramente a 'belve' dell'animo umano, e quante fiere incontra Dante, nell'Inferno! Già nella 'selva oscura', poi attraverso tutti i canti... Ma se questo tipo di uomo riuscirà a superare tali prove, giungerà allo stato sublime dell'Aquila, l'uccello che si eleva ma riesce a scrutare lontano ed in basso, con la sua vista".(www.crofiz.com/saggistica/simmetrieesoteriche.asp)

 

 

Lo zodiaco chiave dell’uomo e dell’universo

Le costellazioni e i pianeti sono simboli che ci rivelano la creazione del mondo, dell’uomo e la loro evoluzione, aiutandoci a decifrare l’universo interiore dell’uomo. Ogni essere cosciente della sua appartenenza all’universo, sente la necessità di svolgere un lavoro interiore per ritrovare in se stesso la pienezza dell’ordine cosmico, di cui il cerchio è il simbolo perfetto.

indice

La fascia zodiacale - La formazione dell'uomo e lo zodiaco - Il ciclo planetario delle ore e dei giorni della settimana - La croce del destino –Gli assi Ariete e Bilancia, Toro e Scorpione- L’asse Vergine –Pesci- L’asse Leone -Acquario- I triangoli dell'acqua e del fuoco - La pietra filosofale: il sole, la luna e Mercurio - Le 12 tribù di Israele e le 12 fatiche di Ercole in relazione allo Zodiaco.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

LIBRI

 

"Cittadinanza globale e società fraterna" 2019

Stella mattutina edizioni

 

Indice

CAP. I
1. Fraternità, cooperazione ed empatia

2. La fraternità, da vincolo di sangue a modello relazionale della vita sociale: dalle fratrie alle corporazioni medievali 3. Il quid novi della fraternità nella prospettiva cristiana
4. La fraternità, principio politico: l’esperienza della Rivoluzione francese
5. Le speranze di una “Fraternité vivante” e la pedagogia per la realizzazione della fraternità
6. La fraternità, principio ispiratore dell’ordinamento giuridico e della vita sociale. Uno sguardo all’ordinamento italiano
7. Riflessioni sulle comuni radici spirituali dei diversi progetti di riforma della società. Millenarismo, utopismo e trasformazione interiore
8. Riflessioni sulle diverse percezioni valoriali della fraternità. Dalle fraternità parziali alla fraternità universale
9. Riflessioni sul nostro travaglio individuale e collettivo. L’emergenza di una nuova coscienza

CAP. II
L’appello del pensiero contemporaneo ai principi di cooperazione nell’era della globalizzazione e delle interdipendenze

1. La cooperazione fraterna, principio fondamentale per garantire libertà e uguaglianza
2. La cooperazione fraterna, principio fondamentale per garantire la dignità. Solidarietà, filantropia e fraternità
3. Le relazioni di interdipendenza tra i popoli e i valori di universalità

CAP. III
Il nuovo senso civico dello stare insieme. Le ragioni della cooperazione fraterna

1. La cooperazione fraterna: da opzione etica a necessità individuale e collettiva
2. La società è un sistema vivente
3. La conciliazione tra interesse individuale e interesse collettivo
4. L’uomo si realizza pienamente nella collettività. Il fondamento biologico della socialità
5. Il dare è anche un ricevere in quanto facciamo parte dello stesso organismo
6. La nostra contraddizione: impieghiamo con egocentrismo le energie della vita ottenute grazie al lavoro disinteressato dei nostri organi
7. I contenuti della cooperazione fraterna: “aiutare l’altro a fare ciò che dovrebbe”. La cura del Sé
8. L’apertura alla fraternità e all’universalità non annulla il nostro ’Io”, al contrario, rafforza il nostro Sé superiore
9. L’assoluta separazione tra gli esseri umani è apparente e illusoria. Siamo parte della Rete della Vita. Dall’Io al Noi
10. La cooperazione fraterna, potente agente di educazione civica

CAP. IV
Perché il nostro “Io” si oppone alla cooperazione fraterna?

1. Gli impedimenti interiori all’accettazione dei valori di fraternità

CAP. V
La scelta della vita empatica, cooperativa e fraterna

1. Le relazioni tra vita individuale e società. Perché stiamo insieme in società? Quale acqua ciascuno di noi porta nell’oceano della vita sociale?
2. Dobbiamo compiere la nostra scelta: profittatori o cooperatori?
3. Forse non riusciamo nell’intento di realizzare una società fraterna in quanto non sappiamo come fare
4. Il ruolo della coscienza ai fini del cambiamento comportamentale e civico
5. Identificarsi con il proprio Sé cooperatore nell’interpretare la Vita
6. Perché ampliare la propria coscienza: dalla coscienza di se stessi alla coscienza fraterna
7. Come ampliare la coscienza: la rilevanza cognitiva del modo di vivere, del modo di pensare, di sentire, di nutrirsi, di amare
8. La moralità del modo di vivere influenza il processo cognitivo. Mediante l’azione completiamo il processo di comprensione
9. L’applicazione e la sperimentazione, elementi indefettibili della cultura
10. Gli apporti dell’intelligenza del cuore ai processi cognitivi e comportamentali
11. Intervenire alla fonte: la rilevanza degli atti più semplici del vivere quotidiano
12. Vivere il proprio importante presente
13. Superare il distacco tra cultura e modo di vivere: la cultura, da attività intellettuale sul valore ad attività realizzatrice del valore
14. I luoghi di tirocinio delle attitudini cooperative ed empatiche

CAP. VI
Ripensare le basi dell’educazione alla cittadinanza

1. Il processo di adeguamento interiore alle prescrizioni civiche

CAP. VII
Nuove attitudini di crescita nella Rete della Vita

1. Attitudine a percepire la comune appartenenza alla Rete della Vita. La cura di se stessi
2. Attitudine alla scelta degli Ideali, pensieri e sentimenti per manifestare comportamenti civici
3. Attitudine alla scelta delle intenzioni
4. Attitudine alle relazioni empatiche. La rilevanza civica della empatia
5. Attitudine alla rivalutazione e alla sacralizzazione della vita quotidiana
6. Attitudine alla rivalutazione del corpo fisico e del suo apporto cognitivo
7. Attitudine a sperimentare il gusto e la pienezza della vita: la “scienza della Vita”
8. Attitudine a valorizzare il bene relazionale e i beni comuni
9. Attitudine alla rivalutazione del lavoro
10. Attitudine al dimensionamento dei bisogni individuali
11. Attitudine all'assunzione delle cariche pubbliche. L’esempio
12. Attitudine a relazioni improntate alla giustizia
13. Attitudine al rispetto dell’ambiente interiore ed esteriore
14. Attitudine a vivere come cittadino dell’Universo

 

La Via Luminosa nella Vita Quotidiana secondo l’Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov, 2017

 

Capitolo I: Omraam Mikhaël Aïvanhov: filosofo, pedagogista e Maestro spirituale, fondatore di Scuole di formazione per la vita fraterna

Capitolo II: Approccio metodologico allo studio delle fonti dell'Insegnamento: le conferenze

 

Capitolo III:Nuovi orizzonti nel percorso di crescita spirituale: il lavoro su di sé nell’Insegnamento di O. M. Aïvanhov e nei Vangeli

Capitolo IV: La “Via Luminosa” nella vita quotidiana. Analisi di un percorso

1. L’esperienza interiore dell’Unità della Vita tra sapere mistico e scientifico e il contributo metodologico dell’opera di O. M. Aïvanhov 2. Le tappe del cammino di cambiamento e la tessitura della coscienza di unità e fraternità 3. Le ragioni della sacralizzazione della vita quotidiana 4. Identificarsi con la propria Natura divina al fine di lavorare sulla natura umana 5. La Natura nel percorso di cambiamento. Partecipare interiormente e aprire la coscienza alla vita del Cosmo e ai suoi ritmi. I canti mistici e l’empatia 6. Saper interagire con la legge di causa-effetto e la Provvidenza 7. Sintesi del percorso di cambiamento e dei suoi effetti benefici a livello individuale e collettivo 8. La Tavola sinottica: strumento per autovalutare e migliorare il percorso di cambiamento.

Capitolo V: Riferimenti scientifici

1. L’efficacia dei metodi spirituali per il proprio avanzamento 2. Gli effetti della contemplazione e della meditazione al sorgere del Sole 3. Relazioni tra modo di vivere, intelligenza e coscienza.

 

Capitolo VI: La Via Luminosa e l’Età d’Oro dell’umanità: l’ultimo ciclo di conferenze tenute da O. M. Aïvanhov nel 1985

 

L'edizione elettronica può essere prelevata gratuitamente

Il Codice delle Leggi Morali, approccio olistico al cambiamento, 2012

L'edizione elettronica può essere prelevata gratuitamente

 

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