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PENSIERI SCELTI |
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Quando qualcosa turba il tuo sguardo, cogli dietro il velo delle forme transitorie, l'infatigabile lavoro dello Spirito che tende ad elevare le anime verso L'Eterno. Dietro ogni forma vedi l'immagine dell'Eterno. Intensa è la vita del discepolo! Il discepolo prova gioie e tristezze profonde che il mondo non conosce. La tristezza di tutti i semi sepolti nelle profondità della terra oscura e la gioia di tutti i fiori che si sviluppano e si dischiudono alla luce. Perdona sempre a causa di Dio! Il perdono non proviene dal'uomo. Esso viene da Dio.Tu puoi essere in lotta con te stesso, puoi chiederti se bisogna perdonare, ma devi uscire vincitore da questa lotta. La prima cosa attraverso la quale il discepolo entra nella vita spirituale è il perdono. Perdona a causa di Dio! Dall'esterno nessuno può corromperti, se tu non lo desideri. E' la grande libertà che il Primo Principio ha lasciato all'uomo! La scelta del matrimonio è un momento molto responsabile nella vita di un uomo e di una donna. Per farsi una famiglia è necessario che essi abbiano un punto di contatto nel Mondo divino, un altro – nel mondo spirituale e un terzo punto di contatto – nel mondo fisico. Tutti e due devono prima manifestare il loro amore per Dio e poi, tramite Dio, amarsi l'un l'altro. Il risultato di questo processo sarà l'armonia delle loro anime – una trasfusione incessante che li convertirà in un tutt'uno, dedicato al Divino. Se decidono di avere un bambino, devono cominciare la sua educazione dal momento del concepimento. (Thomas Moore)
"La grande malattia del ventesimo secolo, che ha a che vedere con tutti i nostri problemi e che ci colpisce sia in quanto singoli individui sia in quanto società, è la «perdita d'anima». Quando l'anima è trascurata, non si limita ad abbandonarci; essa ricompare in modo sintomatico nelle ossessioni, nelle dipendenze di ogni genere, nelle forme di violenza e nella perdita di significato. Noi siamo tentati di isolare questi sintomi o di sradicarli uno per uno; ma il problema di fondo è che abbiamo perso il nostro sapere relativamente all'anima e non ci interessiamo neppure più a esso". (Omraam Mikhaël Aïvanhov)
Certi racconti, che in genere si crede siano riservati ai bambini, sono in realtà dei racconti iniziatici, ma per poterli interpretare bisogna conoscere la scienza dei simboli. Il drago non è altro che la forza sessuale. Il castello è il corpo dell'uomo. In tale castello sospira la principessa, cioè l'anima che la forza sessuale mal dominata tiene prigioniera. Il cavaliere è l'ego, lo spirito dell'uomo e le armi di cui si serve per vincere il drago rappresentano i mezzi di cui lo spirito dispone: la volontà, la scienza per dominare la forza sessuale ed utilizzarla. Perciò, una volta dominato, il drago diventa il servitore dell’uomo, gli serve come mezzo per viaggiare nello spazio, perché il drago ha delle ali. Sebbene sia rappresentato con una coda di serpente - simbolo delle forze sotterranee - possiede anche delle ali. È chiaro, semplice: è l'eterno linguaggio dei simboli. L'universo intero è popolato dai pensieri del Signore; le creature visibili ed invisibili sono i suoi pensieri.
"Pregate per chiedere la luce, l'amore, la pace o soltanto la salute; la sincerità e il fervore della vostra preghiera fanno sì che interiormente vi proiettiate su un altro piano. Pensate che con questa preghiera vi rivolgete a Dio... Sì, senza dubbio; ma Dio, che certamente esiste al di fuori di voi, esiste anche dentro di voi, ed è proprio a questa potenza superiore presente in voi che vi rivolgete. Siccome la potenza è dentro di voi e voi la toccate, essa risponde; la sua risposta consiste in correnti di vita intensa e pura che attraversandovi, illuminano e armonizzano tutto al loro passaggio. Nella preghiera ritroviamo il movimento della respirazione: quando rivolgete verso l'alto la vostra domanda, è l'inspirazione; quando ricevete la risposta, le benedizioni del Cielo scendono su di voi ed è l'espirazione." Carl Gustav Jung Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Se' o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo. Una psicologia capace di soddisfare soltanto l'intelletto non è mai una psicologia pratica; l'anima nella sua totalità non può mai essere intesa soltanto con l'intelletto. Ci piaccia o no, il momento della visione universale s'impone, perché l'anima cerca un'espressione capace di coglierla in tutta la sua pienezza. «Concepivo la libido come il corrispondente psichico dell'energia fisica, e quindi, più o meno, come un concetto quantitativo, che perciò non avrebbe dovuto essere definito in termini qualitativi... non intendevo più parlare di istinti di fame, aggressivi, sessuali, ma considerare tutti questi fenomeni come manifestazioni diverse dell'energia psichica». «Anche in fisica parliamo di energia e delle sue varie manifestazioni, come luce, calore, elettricità, etc. Lo stesso vale anche per la psicologia... Se concepiamo la libido come energia, possiamo averne una dimensione abbastanza unitaria... M'interessava stabilire anche per la psicologia un'uniformità simile a quella che nelle scienze naturali esiste come generale energetica». "L’incontro con se stessi e’ una delle esperienze piu’ sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto cio’ che e’ negativo sul mondo circostante. Chi e’ in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha gia’ assolto una piccola parte del compito”. "Avere una vocazione nel suo significato originario vuol dire essere guidati da una voce. (…) La voce interiore è la voce di una vita più piena, di una coscienza ulteriore più ampia. Nella voce interiore, l’infimo e il sommo, l’eccelso e l’abietto, verità e menzogna spesso si mescolano imperscrutabilmente, aprendo in noi un abisso di confusione, di smarrimento e di disperazione. L’uomo che, tradendo la propria legge, non sviluppa la personalità, si è lasciato sfuggire il senso della propria vita. L'iniziazione non è comunicabile alla stessa maniera di quella "di un professore che nell'insegnamento profano comunica ai suoi allievi formule attinte dai libri, formule che essi dovranno soltanto immagazzinare nella loro memoria; si tratta qui di una cosa che, nella sua essenza stessa, è propriamente incomunicabile, poiché sono stati da realizzare interiormente". L'esperienza iniziatica quindi rappresenta un mutamento di visuale che permetteva all'uomo di ri-collegarsi con il divino. Apparentemente nel nostro mondo attuale le iniziazioni sembrano scomparse, ma esistono ancora sotto forma di riti di passaggio depotenziati, infatti i vari festeggiamenti che vengono effettuati per il nuovo anno, per le nascite, per i compleanni o per qualsiasi conquista di tipo sociale, sono un pallido ricordo dei riti di rinascita spirituale che accompagnavano in illo tempore l'uomo. Raramente, oggi, questi passaggi corrispondono a mutamenti ontologici dell'individuo che li esaurisce invece in un'acquisizione di concreto potere personale e non in senso simbolico. Per questa ragione l'uomo non riesce più ad attuare quella forma di rigenerazione spirituale che gli era naturale in altri tempi. (S.Freud) La prima scoperta alla quale ci conduce la psicoanalisi è che, regolarmente, i sintomi morbosi sono legati alla vita amorosa del malato; questa scoperta (...) ci obbliga a considerare i disturbi della vita sessuale come una delle cause più importante della malattia." I malati non si accorgono di questo, ma ciò accade perché "essi portano un pesante mantello di menzogne per coprirsi, come se ci fosse cattivo tempo nel mondo della sessualità". Sessualità repressa che esplode in malattia o ritorna in parecchi sogni. ISAAC NEWTON Da dove proviene l'ordine e la bellezza che vediamo nel mondo? PLATONE Se non avessimo mai veduto le stelle, e il sole, e il cielo, nessuna delle parole che abbiamo detto sull'universo sarebbe stata mai pronunciata. Ma ora la visione del giorno e della notte, e dei mesi e dell'evolvere degli anni, ha creato il numero, e ci ha dato una concezione del tempo e il potere di indagare sulla natura dell'universo; e da questa sorgente abbiamo tratto la filosofia, di cui un bene maggiore non fu e non sara' mai donato dagli dei all'uomo mortale. J.Seznec “ Distribuiti in giusta successione, essi formano una scala simbolica, che sale dalla terra al cielo. Dall’alto di questa scala, Dio, la Prima Causa, governa il mondo, senza tuttavia intervenirvi direttamente, ma operando ex gradibus, cioè attraverso una serie ininterrotta di intermediari per modo che la sua potenza divina si trasmette fino alle creature che si trovano al punto inferiore, fino all’umile mendicante. Letta invece dal basso verso l’alto la scala insegna che l’uomo può elevarsi gradualmente nell’ordine spirituale inerpicandosi lungo le cime del bonum, del verum e del nobile, e che la scienza e la virtù lo avvicinano a Dio.” Jean Chavalier “Le confraternite sufi dell’Asia indiana sapevano tutto sulle posizioni, delle tecniche respiratorie, della sincronizzazione del respiro e dell’elocuzione (come pronunciare alcune sillabe in espirazione ed altre in inspirazione etc) e dell’accompagnamento di certe preghiere con movimenti del corpo. Tutti questi movimenti, estremamente vari, ma ugualmente significativi, derivano da una psicologia, una cosmologia, un simbolismo che uniscono la materia e lo spirito, il corpo e la psiche, in una medesima dinamica ritmata come manifestazioni di una stessa energia.” Vyseslavcev Il cuore è il luogo nel quale si cela la vera identità dell’uomo, invisibile agli altri e in gran parte anche a noi stessi, poiché è l’organo che più di ogni altra facoltà umana, più dell’intelletto, più della volontà, permette "... un contatto reale con Dio (...) un’autentica esperienza religiosa senza la quale non vi è né religione né vera etica...". ll vangelo ci assicura continuamente che il cuore è l’organo atto a ricevere la parola di Dio e il dono dello Spirito Santo (...) E questo contatto con la divinità è possibile perché nel cuore umano vi è la stessa profondità che è nel cuore di Dio. Qui si trova tutto il senso dell’espressione "a Sua immagine e somiglianza" (Gn 1, 26), qui l’uomo sente la sua divinazione, qui un abisso evoca un altro Hillman "L'archetipo permeava gli eventi raggruppati sotto di esso e il potere numinoso delle figure divine conferiva a qualsiasi fatto venisse accolto nelle stanze della mente una carica di valore emotivo. Le cose si tenevano insieme, non semplicemente per le leggi dell'associazione, che sono essenzialmente esterne e persino meccaniche, ma in ragione della loro intrinseca appartenenza a un significato mitico. (...) E' attraverso la memoria, che gli Dei entrano nella nostra vita(...). La psiche è costretta da essi a sviluppare una psicologia che sia basata non sull'umano ma entro il divino".
La teoria della ghianda dice che io e voi e chiunque altro siamo venuti al mondo con un’immagine che ci definisce. E questa forma, questa idea, questa immagine non tollerano eccessive divagazioni. La teoria della ghianda sostiene che ciascuna persona sia portatrice di un’unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di potere essere vissuta. Noi nasciamo con un carattere; che è dato; che è un dono, come nelle fiabe dalle fate madrine al momento della nascita". psicoanalisi la sublimazione indica il meccanismo responsabile dello spostamento di una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta non sessuale e non aggressiva che trova valorizzazione a livello sociale, come attività artistica o la ricerca intellettuale. M.Quoist Signore,
Ho bisogno di amore. Sono solo e vorrei essere in due. Io
ti ho fatto per amare, per amare eternamente; e il tuo amore passerà
per un'altra te stesso.
Lei sta cercando; rassicurati, è sulla tua strada, in cammino dall'eternità, sulla Via del mio Amore. Bisogna attendere il suo passaggio, lei si avvicina, tu ti avvicini, vi riconoscerete.Conservati per lei, piccolo, come lei si conserva per te. Io vi custodirò l'uno per l'altra, Eliphas Levi LE CREDO PHILOSOPHIQUE "Je crois à l'inconnu que Dieu personnifie : Prouvé par l'être même et par l'immensité, Idéal surhumain de la philosophie, Parfaite intelligence et suprême bonté. Je crois en l'infini que le fini proclame; Je crois en la raison qui ne s'affaiblit pas; Je crois à l'espérance et j'ai deviné l'âme, En sentant que l'amour méprise le trépas! Je crois que l'idéal pour nous se réalise Dans les hommes d'amour, d'esprit et de bonté. Justes de tous les temps, vous êtes mon Eglise, Et mon dogme a pour loi l'universalité! Je crois que la douleur est un effort pour naître, Que le mal est pour nous l'ombre ou l'erreur du bien, Que l'homme travaillant doit conquérir son être, Que le bien c'est l'amour et que Satan n'est rien. Je crois qu'un même espoir vit sous tous les symboles, Que le monde a pour loi la solidarité ; Je renverse l'autel de toutes les idoles En prononçant deux mots: justice et vérité. Je crois que par le droit le devoir se mesure, Que le plus fort doit plus, et le plus faible moins: Qu'avoir peur du vrai Dieu, c'est lui faire une injure, Mais qu'il faut réunir nos efforts à ses soins. Je crois que la nature est la force innocente Dont jamais notre erreur n'abuse impunément; Le mal rend la pensée active et vigilante, Mais il est le remède et non le châtiment. Je crois que du trépas en déchirant les voiles, Nous retournerons tous au foyer paternel: L'ignorance et l'erreur sont l'ombre des étoiles Dont le bien rayonnant est le centre éternel !" * I Tarocchi sono una macchina filosofica, che evita alla mente di divagare, pur lasciandole iniziativa e libertà; si tratta di matematica applicata all’assoluto, l’unione di ciò che è logico con ciò che è ideale, come una combinazione di pensieri esatti tanto quanto i numeri, forse la concezione più semplice e più grande del genio umano (Madre
Teresa)
Diffondete l'amore dovunque andiate, prima di tutto nella vostra casa.
Dizionario esonet (voce amore) L' Amore nella filosofia indiana ed in quella greca presocratica (Esiodo, Empedocle), fu un principio cosmico, la forza che armonizza tutte le cose. Per Platone l’A. (eros) è desiderio della tensione ideale, fra mondo reale e mondo delle idee. Aristotele scorge in esso il principio in base al quale il primo motore, come oggetto di desiderio, muove le altre cose attraendole a sé. Nel neoplatonismo l’A. è la via preparatoria di accesso all’assoluto. Il cristianesimo insegna l’A. di Dio per l’uomo (grazia) e l’A. degli uomini tra loro (comandamento dell’A. per il prossimo): questo A. è agape (caritas), ovvero è disinteressato, volto al bene dell’altro, ed è contrapposto all’eros, che è desiderio interessato. Nel Seicento e nel Settecento l’A. torna ad essere interpretato come passione, il cui fondamento è di natura sensibile. Il Romanticismo rivendica la portata metafisica dell’A. Esso rompe l’individualità egoistica, ed è manifestazione dell’assoluto, che chiama a sé tutte le opposizioni ed ogni molteplicità. L’A. è simbolo dell’unione od identità di finito ed infinito, ed insieme vivente presenza dell’infinito nel finito. Nel Novecento l’A. è stato analizzato da Freud come sublimazione della libido. Johannes Kepler o Keplero "Ora vi è necessità, o Urania, di un suono maggiore, mentre Io salgo mediante la scala armonica dei moti celesti verso le cose più elevate, dove il vero archetipo della struttura del mondo giace ed è preservato. Seguitemi o musicisti moderni e attribuitelo alle vostre arti, perché ignoto all'antichità: in questi ultimi secoli la Natura, sempre prodiga, ha alla fine prodotto, dopo una incubazione di duemila anni, voi, i primi esempi genuini dell'universalità. Mediante il vostro armonizzare delle varie voci e per mezzo dei vostri orecchi la natura, nella sua più nascosta interiorità, ha sussurrato alla mente, che è la figlia dilettissima di Dio". Dalai Lama Riguardo all'amore e al desiderio sessuale, si può dire che il desiderio sessuale, per definizione, vuole qualcosa, che è la soddisfazione di questo desiderio attraverso il possesso dell'altro. In gran parte, si tratta di una proiezione mentale, suscitata da una particolare emozione. Noi immaginiamo l'altro in nostro possesso e, in questo attimo del desiderio, tutto sembra piacevole e attraente. Non vi si scorge alcun ostacolo, alcuna reticenza. L'oggetto desiderato ci sembra senza difetto, degno di ogni lode. Quando il desiderio scompare - sia che si ritenga soddisfatto, sia che il tempo passi e lo indebolisca - non guardiamo più l'altro allo stesso modo. Le sembianze dell'oggetto, poco prima desiderabile, cambiano e talvolta rapidamente, all'improvviso. Alcuni ne rimangono stupiti. L'emozione iniziale si è dissolta, spesso cedendo il posto a un reciproco disconoscimento. Ciascuno scopre la vera natura dell'altro, fino a quel momento nascosta dal proprio desiderio. Da qui tanti matrimoni spezzati, discussioni, processi, odi. L'amore,
invece, è una sorta di chiara conoscenza che può svilupparsi
fra due esseri avendo come condizione il rispetto reciproco. Allora
si vede apparire un sentimento di vicinanza. I due individui che si
amano si sentono vicini, talvolta molto vicini l'uno all'altro. Da questa
vicinanza può nascere una compassione vera, come quella della
madre per il figlio. Questa compassione, quest'affetto, non si basa
su un'idea del tipo: questa persona è vicina a me, è fatta
per me, noi ci completiamo in modo magnifico, oppure, mi è congeniale,
mi fa bene, con lei la mia vita sarà migliore. No, si tratta
di un affetto spontaneo, libero da ogni calcolo.
Selezione di Pensieri di Omraam Mikhaël Aïvanhov estratti dai Pensieri Quotidiani (Prosveta edizioni)
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