Partite in tv?
O con Murdoch, o niente: ecco quello che ci aspetta
Pay tv satellitare, si
cambia. La rivoluzione ha un nome, Rupert
Murdoch, e un cognome, Sky Italia, la nuova piattaforma digitale
che raccoglie Stream e Tele+ al suo interno. E così, dopo numerosi
colpi di scena, il magnate australiano 72enne ce l'ha fatta: con un
colpo da quasi 900 milioni di euro (470 per l'acquisto
di Tele+, 423 di debiti acquisiti) sbarca in Italia per guadagnare
laddove tutti hanno perso montagne di soldi. Cosa
cambia per l'utente: molto o poco, a seconda dei punti di vista.
Cominciamo dal pallone, la vera sars
all'italiana da cui è impossibile guarire. Per vedere le
partite del prossimo campionato di calcio di serie A e B
ci vorrà un solo decoder con un'unica smart card: quelli di Sky.
Buone notizie per i vecchi
abbonati Tele+ e Stream: non dovranno assolutamente cambiare
la loro attrezzatura che continuerà a funzionare regolarmente. Cattive
notizie invece per gli amanti della pirateria
satellitare: lo standard del gruppo, quello che probabilmente
verrà adottato in futuro, è l'NDS
attualmente inviolato.
Le squadre di calcio con cui Sky Italia ha
già siglato un accordo sono: Juve, Inter,
Roma, Lazio, Milan, Parma, Bologna e Udinese, «ma sono in corso trattative
con tutte le altre squadre» ha assicurato Tom Mockridge,
amministratore delegato della nuova società. In ogni caso, se le trattative
con tutte le altre squadre (anche di serie B), non dovessero andare
a buon fine, ci sarà un canale a parte, visibile a
pagamento, che completerà la piattaforma Sky. E così quest'anno
tutti potranno vedere tutto: basterà mettere mano al portafoglio.
Grossa novità nel settore news: al via un
nuovo canale attivo 24 ore su 24 in cui lavoreranno una sessantina
di giornalisti
e a cui contribuiranno Sky e Fox News. Prevista inoltre una versione
italiana del famoso canale economico Bloomberg.
Insomma, rivoluzione a tutti i livelli che è difficile giudicare sul
nascere. Quello che è certo è che i canali esterni alla piattaforma
Sky, free-to-air, cioè gratuiti, avranno vita dura: riusciranno a
vederli davvero in pochi.
E così, il miraggio di una libertà mediatica dovuta alla moltiplicazione
digitale dei canali tornerà ad essere un'utopia. Tanto più
che il gruppo di Murdoch non sembra per niente favorevole alla vendita
diretta dei decoder ai consumatori. Qualche
anno fa le frequenze terrestri erano poche e in pochi riuscivano a
trasmettere. Ora i canali digitali sono teoricamente infiniti ma il
decoder
che si diffonderà nelle case degli italiani sarà uno solo, quello
di Sky: o sei là dentro o non ci sei. Che senso avrà infatti comprare
un decoder common interface? La conclusione
è una sola: sono bastati 900 milioni di euro a tagliare le gambe a
tutti i sogni di libertà mediatica circolati sui manuali di comunicazione
delle università italiane.
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