A.I.R.D.A.

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Finalità dell'Associazione
La Ricerca dell'Airda
Collaborazione nella Ricerca
I.H.Schultz e il T.A.
     *La Bionomia
     *L'Autogonon
     *L'Unità Psiche/soma
     *Lo Stato Autogeno
La Psicoterapia Autogena
L' Allenamento
T.A. Avanzato Analitico
Iter Autogeno in quattro stadi
Un Modello metapsicologico
Formazione di Psicoterapeuti
Corsi di Formazione
Altre attività formative
Bibliografia - Soci Fondatori


STATUTO dell'AIRDA

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     Iohannes(1) Heinrich Schultz e il Training Autogeno

     

    I. H. Schultz è nato a Göttingen nel 1884. Ha studiato medicina nella città natale e successivamente a Breslavia e a Losanna. E' stato docente di neurologia e psichiatria e poi, dal 1919, di psicologia medica a Dresda. Nel 1936 diventa Presidente dell'Istituto Germanico per le ricerche psicologiche e per la psicoterapia di Berlino; mantiene tale incarico fino al 1945.

    Si noti come egli abbia il merito di aver sviluppato e diffuso un metodo di così grande rispetto della persona e dell'individuo anche se il periodo storico, il luogo, e ancor più il ruolo da lui ricoperto, comportavano pesanti condizionamenti da parte di un regime fortemente autoritaristico/repressivo e distruttivo di ogni libertà.(2)

    Prosegue poi la propria attività di docente e di psicoterapeuta in ambito privato.

    Nel secondo e terzo decennio del nostro secolo sviluppa le ricerche che lo porteranno alla formazione del Training Autogeno. Pubblica nel 1932 la prima edizione dell'opera "Il Training Autogeno", 1925, 1926, 1951, 1968, 1991 dove descrive compiutamente il suo metodo. Alla sua morte, avvenuta il 19 settembre del 1970, tale opera è alla 13° edizione; attualmente alla diciannovesima in lingua tedesca e alla dodicesima in lingua italiana.

    Nel 1951 pubblica l’altra sua opera fondamentale: "La Psicoterapia Bionomica" 1951 dove espone i principi del suo metodo partendo dal concetto di Bionomia. (prossimamente sarà edita in lingua italiana dalla Editrice Masson).

    E’ importante precisare che nel modello Schultziano per: "TRAINING AUTOGENO" s’intende non solo il livello basale della tecnica - Training Autogeno Inferiore o meglio Basale - ma l’intero modello: "concezione della vita e delle sue leggi, concezione della personalità e dei disturbi psichici e psicosomatici che possono colpire l'uomo, l’insieme dei procedimenti sia indirizzati alla psicopromozionalità e alla psicoprofilassi sia alla psicoterapia". Con Psicoterapia Autogena e/o Bionomica (i due termini possono essere o accoppiati o usati singolarmente perché ognuno contiene implicitamente anche l’altro), s’intende porre ancora l’accento sull’intero modello; Con tale denominazione però è focalizzato maggiormente il versante che mira a ricondurre da una situazione abionomica a quella bionomica.

    Per quanto riguarda il Modello psicoterapico Schultziano troviamo alla base della costruzioine Il Training Autogeno Basale che viene anche denominato Somatico in quanto si parte dall’ascolto delle sensazioni fisiche. Esso è l’A.B.C. di tutta la costruzione; ci si allena all’ascolto e all’accettazione profonda di tutto ciò che accade in sé quando s’impara a lasciare che accada.

    Ci sono sei esercizi standard ognuno dei quali è contrassegnato da una "frase stimolo" che indirizza l’attenzione verso precise realtà corporee che sottendono simbolicamente realtà psichiche stante l’unità Psiche /Soma. La Psicoterapia Autogena comprende, oltre al T. A. Basale, anche le diverse modalità del Training Autogeno Superiore Avanzato, che su questa base si sviluppano.

    Segue una sintetica descrizione dei seguenti principi che caratterizzano il modello schultziano:

    La Bionomia, L’Autogonon, L’Unità Psiche/Soma, Lo Stato Autogeno, L’Allenamento .


    (1)In una lettera al Dr. H.Wallnöfer, Schultz ha precisato che il suo nome è Iohannes e non Johannes.

    (2)Mittag O. Schwierigkeiten beim Schreiben der Wahrheit.  Report Psychologie 03/1994  n. 19  pag 12-26.