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L'imperatore Augusto, fondatore della Praetoria Classis
Misenenis
La base navale di Miseno, collocata al centro del
Mediterraneo, contrituì ad assicurare a quest'area geografica 350 anni di pace
La base navale di Miseno era sede della prima legione
dell'impero romano: la Prina Legio Auditrix
Uno fra gli imperatori romani più strettamente legati alla
flotta di Miseno fu Lucio Domizio Enobarbo: Nerone. Per i militari della Classis
allestì un favoloso Ebeterion nel suo Palatium di Baia
L'acqua potabile per la flotta imperiale di Miseno veniva
dalle sorgenti del Serino, nel Sannio irpino: era portata da un acquedotto lungo
96 chilometri costruito in età augustea
Le Centum Ceallae (originariamente appartenenti alla
villa di Q. Ortensio Ortalo) furono usate come deposito idrico per la flotta in
aggiunta alla Piscina Mirabilis
LATINO
VIVO
Le parole, i nomi e le
espressioni latine della flotta imperiale di Miseno. Clicca sul disegno
per saperne di più.... |
Sali
a bordo della flotta di Miseno
Visite d'istruzione,
lezioni sul campo, percorsi formativi, stages e iniziative culturali
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TELEFONA
FederMediterraneo
081-8540000,
081-5795242, 081-8044268, 347-4475322, 338-3224540 |
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Quattro giorni a Napoli e
nei Campi Flegrei
Cultura e divertimento nei mitici luoghi della flotta imperiale
romana di Miseno
Una proposta della Feder Mediterraneo nell’ambito del
programma didattico
Scuola & territorio
1°
giorno |
Arrivo in
albergo, sistemazione e pranzo.
Pomeriggio:
giro panoramico in pullman per Napoli (Posillipo, Mergellina, lungomare) e
passeggiata a piedi nel centro storico fra i palazzi e le chiese di quella
che fu per secoli la capitale dell’antico Regno delle Due Sicilie. Un
incontro a tutto campo con l’affascinante realtà di una città il cui cuore
continua a pulsare ininterrottamente da 25 secoli: dall’aspetto monumentale
della Napoli dei Re (il Palazzo Reale seicentesco con la spettacolare Piazza
del Plebiscito e la basilica di S.Francesco di Paola voluta da Ferdinando IV
al Maschio Angioino, imponente residenza dei sovrani angioini e aragonesi)
al volto popolare di Spaccanapoli, la strada che taglia a metà e fa emergere
la ricchezza culturale del centro storico. L’artigianato, i prodotti tipici,
gli aspetti pittoreschi di una città dove la cultura mediterranea si respira
nell’aria.
Sera:
rientro e cena in albergo. Poi, passeggiata lungo la riva del lago Miseno.
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2°
giorno |
Mattina:
colazione in albergo e itinerario dei quattro laghi dei Campi Flegrei
(Fusaro, Miseno, Lucrino e Averno) fra la natura modellata dai crateri, la
storia e il mito. Conferenza introduttiva nel salone del piano terra del
Real Padiglione Borbonico del Fusaro, costruito da Carlo Vanvitelli in un
isolotto a poca distanza dalla riva del lago. Poi, tutti sul belvedere di
Monte di Procida per ammirare dall’alto il doppio bacino (lacustre e marino)
di Misero, dove per 5 secoli ebbe sede la più potente flotta militare
dell’Impero Romano. Terza tappa sulle sponde del lago Lucrino (un tempo
collegato con l’Averno nell’ambito del Portus Julius, 36 a.C.),
ridimensionato dall’eruzione del Monte Nuovo (1538), il cratere vulcanico
più giovane d’Europa. Infine, il lago d’Averno, porta dell’Oltretomba
secondo la mitologia antica: il Navale di Agrippa, il c.d. tempio di Apollo,
la c.d. Grotta della Sibilla e la Grotta di Cocceio.
Pranzo in albergo
Pomeriggio:
visita all’Anfiteatro Flavio, al Serapeo e al borgo vicereale di Pozzuoli,
porto di Roma e centro commerciale ai tempi dell’Impero. L’itnerario è
intitolato: da Dicearchio a Puteoli. Fondata dai greci di Samo, la città
divenne il principale centro commerciale dell’Italia romana, caposaldo del
commercio del grano con l’Africa e punto di riferimento per i mercanti di
tutto il Mediterraneo. L’anfiteatro, fatto costruire da Nerone e completato
dai Flavi, poteva ospitare 25.000 spettatori. E’, in Italia, quello con i
sotterranei meglio conservati. Il Serapeo era un grande mercato pubblico di
generi alimentari posto sotto la protezione del dio Se rapide che aveva i
suoi centri di culto, oltre che a Puteoli, a Menfi, ad Alessandria, a Leptis
Magna e a Roma. La città moderna è nata su quella antica. Ovunque se ne
ammirano i resti: tempio di Nettuno, necropoli di via Celle, antica via
Campana.
Sera:
rientro e cena in albergo. Poi, passeggiata nel centro storico di Bacoli
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3*
giorno |
Mattina:
colazione in albergo e visita al parco archeologico di Cuma, prima colonia
ellenica greca dell’Occidente mediterraneo con il mitico Antro della
Sibilla. Fondata da coloni provenienti dall’isola d’Eubea, nel mare Egeo,
divenne (VIII secolo a.C.) capitale di uno stato greco il cui territorio
andava dalla foce del Volturno a nord alla Penisola Sorrentina a sud.
Napoli, Ercolano e Sorrento furono fondate dai cumani, che furono
protagonisti anche della fondazione di Reggio Calabria (Reghion) e Messina (Zancle).
Trasmisero l’uso dell’alfabeto (greco-calcidese) a romani ed etruschi.
Resistettero per secoli al tentativo di espansione etrusca nell’Italia
meridionale. Il principe Aristodemo li guidò alla vittoria nel 524 e nel 504
a.C., mentre la flotta cumana (assieme a quella inviata da Siracusa)
sbaragliò le navi etrusche e cartaginesi (474 a.C.) nel braccio di mare che
separa Cuma dall’isola d’Ischia. Santuario di Apollo e sede dell’oracolo
della Sibilla, , accoglieva pellegrini provenienti da tutta la Campania. La
visita si estende ai templi di Giove e di Apollo, alle fortificazioni
bizantine, alle aree portuali della Chora settentrionale e della Chora
meridionale
Pranzo in albergo
Pomeriggio:
giro panoramico in pullman sul Vesuvio fino alla base del cratere con vista
dall’alto dell’intero golfo di Napoli e rientro attraverso il Miglio d’oro
con le Ville vesuviane del XVIII secolo e la Reggia borbonica di Portici.
Del Vesuvio, sede di un parco naturale nazionale, sono approfonditi gli
aspetti ambientali, geologici, vulcanologici, storici e letterari con esame
delle rtrasformazioni che hanno caratterizzato nei secoli il doppio cratere
che lo distingue dal monte Somma. Sulla strada del ritorno verso Napoli si
percorre quella che fu la via regia delle Calabrie, che attraversa il
cortile della Reggia e lambisce le monumentali ville settecentesche da
palazzo Vallelonga (Torre del Greco) a villa Campolieto (E)rcolano).
Sera:
rientro e cena in albergo. Poi, passeggiata sulla spiaggia di Capo Miseno.
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4°
giorno |
Mattina:
colazione in albergo e visita alla Baia dei Cesari con il Palatium
degli imperatori e il Museo archeologico dei Campi Flegrei nel castello
aragonese di Baia. Legata al nome di un compagno di Ulisse (Baios)
sepolto su quel lido, Baia fu prima sede di decine di ville patrizie in
epoca repubblicana e, quindi, di un monumentale complesso dove dal I al III
secolo d.C. risedettero per lunghi periodi numerosi imperatori romani, da
Nerone (che vi organizzò il complotto che portò alla morte della madre,
Agrippina) ad Adriano (che vi morì nel 138 d.C.) e ad Alessandro Severo (che
vi fece costruire un complesso termale dedicato alla madre Giulia Mamea).
Nel museo sono ricostruiti il Ninfeo di Claudio (sommerso dal mare), la
bottega degli scultori imperiali e la spettacolare facciata del Sacello
degli Augustali, sede del culto imperiale rinvenuta sulle sponde del mare in
prossimità di quello che fu il porto della flotta imperiale di Misero.
Pranzo in albergo, brindisi dell’arrivederci
e partenza
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La quota comprende:
ospitalità in albergo a 3 stelle o similare sul porto romano di Miseno (camere
multiple per gli studenti e doppie per gli accompagnatori) con pensione
completa, animatori culturali e materiali illustrativi per le escursioni.
Non comprende:
il trasporto, le bevande e tutto quanto non esplicitamente indicato nel
programma.
Per informazioni, adesioni e
prenotazioni contattare
Feder.Mediterraneo, telefoni
081-8540000 e 081-5795242, radiotelefoni 347-4475322 e 338-3224540,
telefax 081-8044268, e-mail
feder-mediterraneo@libero.it.
Sito web:
http://www.scuola-territorio.too.it.
IL PROGRAMMA PUO’ ESSERE ADATTATO
A ESIGENZE E PREFERENZE DEI GRUPPI
Il programma didattico
"Scuola & territorio"
Il programma didattico "Scuola & territorio" è
una iniziativa promossa dalla Feder Mediterraneo, organizzazione
indipendente non governativa membro della Task Force ONG Nature del
Consiglio d'Europa. E' rivolto al mondo della scuola e tende ad
arricchirne l'ifferta formativa offrendo stimolanti occasioni di
conoscenza del patrimonio culturale, sociale e produttivo del territorio. Il programma ha ricevuto l'adesione e
l'apprezzamento del Presidente della Repubblica e si svolge sotto il
patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, del Ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
(Ufficio Scolastico Regionale della Campania), del Ministero
dell'Industria Commercio e Artigianato (Direzione Generale per il
Turismo), del Ministero delle Risorse Agricole e Forestali, di Regioni,
Province, Comuni e di numerosi altrii enti pubblici e privati. Per saperne di più: sito Internet
http://www.scuola-territorio.too.it,
e-mail
scuola-territorio@libero.it,
telefoni 081-8540000 e 081-5795242, cellulari 338-3224540 e 347-4475322,
fax 081-6044268. Coordinatore del programma: Giovanni Oriani.
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Navigare necesse est, si diceva a quei tempi: l'impero romano riuniva
tutti i territori circostanti quello che veniva chiamato Mare Nostrum. La
navigazione, pertanto, era indispensabile tanto per i traffici commerciali
quanto per la difesa militare. La flotta imperiale di Miseno aveva il compito di
tenere sotto controllo l'intero Mediterraneo occidentale. Quella con sede a
Ravenna, invece, aveva la responsabilità per il Mediterraneo orientale.
Marco Vipsanio Agrippa fu l'organizzatore della marina da guerra
dell'Impero Romano e il progettista della base navale di Miseno. Gli fu concesso
l'onore di cingere la "corona bavale"
Fra i più celebri ammiragli della flotta imperiale di Miseno va ricordato
Gaio Plinio Secondo (detto
il vecchio), autore della Naturalis Historia, morto nel 79 d.C. durante
l'eruzione del Vesuvio di quell'anno
Le navi della flotta di Miseno erano costruite e armate nel bacino
interno: si muovevano con relativa velocità sull'acqua grazie ad una sapiente
velatura e alla forza di migliaia di braccia. Quelle dei rematori imbarcati a
bordo di liburne e triremi, di quadriremi, pentaremi ed esaremi.
Intanto, dalle nebbie di un lontanissimo passato riemergono i nomi delle
navi della flotta di Miseno. Ce li restituiscono le lapidi di marmo con le
iscrizioni trovate nei Campi Flegrei e a Roma, a Ravenna, in Grecia, in
Macedonia. Sono i nomi di liburne e triremi, di quadriremi e pentaremi.
C'è, persino il nome, di una esareme. Si chiamava Ops. Un nome che era
tutto un programma. Significava: la forza, la potenza..
LA
PRIMA LEGIO AUDITRIX
Erano
i fedelissimi dell'imperatore. Clicca sulla foto |
..
In
barca a MISENUM
ogni sabato e domenica dalle 10,30, porticcolo di Capo
Miseno
PRENOTA
Ass.
Misenum 081-5233977,
338-9416639, 338-8911536 |
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