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PRIMA PAGINA archivio 2010 |
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Nel web della proloco Jelsi:... Il tapiro di oggi lo assegniamo al... Dovrebbe essere il cuore della... Esiste iniquità tra nucleo familiare Denunciamo apertamente, ... Trasparenza amministrativa, ... Non possiamo stare zitti Jelsi, il sindaco risponde Quando il potere meschino danneggia Ora usciamo dall'alcova Manifestazione per la libertà di stampa "L'ammucchiata" |
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Il
profilo di un "politico" fifone è anche un essere fragile e vulnerabile. Vive nella
paura e nella competizione continua. Si sente minacciato e per
difendersi attacca. In ogni soggetto vede un nemico potenziale, in ogni
collega un competitor capace di affossarlo, in ogni relazione affettiva
un imminente tradimento, in ogni amicizia scorge la delusione. Insomma,
un fifone non si gode la vita. Ha un bisogno viscerale di
controllo preventivo. Così cerca continuamente rassicurazioni sulla
fedeltà, sulla credibilità, sull'affidabilità. Sottopone le persone a
continue prove, sempre più difficili e impegnative. Vive nel timore che
si parli male di lui, che i suoi stessi “soci” non lo valorizzino a
sufficienza. Così chiede ai suoi fedelissimi di riferire tutto quanto
viene detto su di lui. E' alla ricerca delle maldicenze, ed è
attraversato da ondate di rabbia violenta che non si placano facilmente.
Libertà di pensiero, spregiudicatezza intellettuale, ironia sono le armi che teme di più e che al tempo stesso invidia perchè non se le può permettere. Il titanico sforzo di controllare sostituisce in lui anche il più semplice dei desideri (vivere con serenità il proprio lavoro). Difendersi da questo fifone sistemico, è impresa molto ardua. Stiamo parlando di una persona ossessionata dalla paura di essere tradita. Un'ossessione che scatena un'inesauribile energia e un'impossibilità strutturale di dialogo, scambio, possibilità di rinsavire. Un cacasotto del genere andrebbe dimesso immediatamente. Ma purtroppo è lui stesso oggetto e prodotto della cultura che lo ha preso e promosso. Eppure bisogna difendersi. Essere accondiscendenti con tutte le sue richieste sarebbe far mostra della propria potenziale stronzaggine e idiozia. La sua banda è un'accolita di idioti, destinata a vivere tragicamente la propria avventura politica. Bisogna starne alla larga. D'altra parte scatenare una contrapposizione frontale da una posizione di subordinazione gerarchica, significherebbe operare una guerra infinita con dimissione finale. Il confronto testa a testa, la vendetta, la risposta a tono alimenterebbero un conflitto la cui unica finalità è la distruzione dell'avversario … Su una cosa non si deve mai cedere: il rispetto umano. Ogni insulto va rintuzzato, pena la perdita della propria dignità personale … Chi non ha incontrato una persona così????? Io si!!!!!!!!!
G.Testa
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