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    LE EMERGENZE NAZIONALI

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                OLTRE IL PUNTO DI NON RITORNO

L'esigenza di difendere il patrimonio culturale e ambientale del Paese sta diventando una vera e gravissima emergenza.

Oggi il ceto politico che governa lo Stato, le Regioni, i Comuni sembra tornato alla mentalità degli anni '50: con rozza ottica di breve periodo individua nel profitto economico l'unico valore degno di essere perseguito politicamente.

La ricerca del profitto immediato e senza scrupolo sta aprendo un nuovo capitolo nella storia tragica della devastazione d'Italia. In nome di una falsa 'libertà' il Governo e il Parlamento cancellano una per una tutte le regole poste a tutela del Bel Paese e dei suoi abitanti. Favoriti in questa operazione estremista dalle scelte poco meditate del precedente Governo in materia di semplificazioni (''contro lacci e lacciuoli'') e di federalismo, rivelatosi un paravento dietro il quale moltiplicare i centri di spesa pubblica.

ITALIA NOSTRA lancia un allarme: attenzione alle false 'libertà ''.

Attenzione a chi vende il demanio fluviale e definanzia il decreto Sarno, ignorando il tributo di vite sacrificate all'incuria ambientale e al mancato rispetto delle regole urbanistiche. 

Attenzione alla pioggia di norme per consentire la caccia nei parchi, per eliminare i controlli sui rifiuti, per condonare i reati penali ambientali, per ripulire l'inquinamento dei Petrolchimici a colpi di decreto. Attenzione a chi - dopo aver legiferato per i propri interessi - si rifiuta di convertire in legge le direttive europee sui limiti per il benzene e le polvere sottili: lo fanno per noi, per regalarci la 'libertà' di soffocare.

Italia Nostra presenterà il 16 giugno in manifestazioni pubbliche 25 esempi attraverso i quali emerge un pericolo imminente: il grado di false libertà' consentito nei lavori edili, nelle opere pubbliche, nella gestione dei rifiuti e in tanti altri settori corrisponde a minori tutele per i cittadini.

Piu' falsa libertà, meno sicurezze, nessun futuro.

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L'esigenza di difendere il patrimonio culturale e ambientale del Paese sta diventando una vera e gravissima emergenza. Oggi il ceto politico che governa lo Stato, le Regioni, i Comuni sembra tornato alla mentalità degli anni '50: con rozza ottica di breve periodo individua nel profitto economico l'unico valore degno di essere perseguito politicamente.

La ricerca del profitto immediato e senza scrupolo sta aprendo un nuovo capitolo nella storia tragica della devastazione d'Italia. In nome di una falsa 'libertà' il Governo e il Parlamento cancellano una per una tutte le regole poste a tutela del Bel Paese e dei suoi abitanti. Favoriti in questa operazione estremista dalle scelte poco meditate del precedente Governo in materia di semplificazioni (''contro lacci e lacciuoli'') e di federalismo, rivelatosi un paravento dietro il quale moltiplicare i centri di spesa pubblica.

ITALIA NOSTRA lancia un allarme: attenzione alle false 'libertà ''.

Attenzione a chi vende il demanio fluviale e definanzia il decreto Sarno, ignorando il tributo di vite sacrificate all'incuria ambientale e al mancato rispetto delle regole urbanistiche. Attenzione alla pioggia di norme per consentire la caccia nei parchi, per eliminare i controlli sui rifiuti, per condonare i reati penali ambientali, per ripulire l'inquinamento dei Petrolchimici a colpi di decreto. Attenzione a chi - dopo aver legiferato per i propri interessi - si rifiuta di convertire in legge le direttive europee sui limiti per il benzene e le polvere sottili: lo fanno per noi, per regalarci la 'libertà' di soffocare.

Italia Nostra presenta 25 esempi attraverso i quali emerge un pericolo imminente: il grado di false libertà' consentito nei lavori edili, nelle opere pubbliche, nella gestione dei rifiuti e in tanti altri settori corrisponde a minori tutele per i cittadini. Piu' falsa libertà, meno sicurezze, nessun futuro.

ITALIA NOSTRA ha sempre criticato i tracciati dell'Alta Velocità Ferroviaria, responsabili di diversi scempi e teatro di numerosi reati degli ultimi anni. Oggi tali pericoli sono rilanciati dopo la decisione del Governo di evitare gare pubbliche europee per i nuovi appalti dell'Alta Velocità.

Disegno di Legge 'Disposizioni in materia di Infrastrutture e di trasporti ' (art-6).

Atto Camera n. 203, per il recupero ''senza soluzione di continuità delle concessioni rilasciate da TAV Spa e dei rapporti di General Contracting, revocati con l'art. 131 della Finanziaria 2001. In Italia manca un piano nazionale per organizzare il risparmio di energia elettrica. Il Governo ha dato il via alla costruzione di innumerevoli impianti elettrici di grande potenza. E per costruire velocemente queste cattedrali sono stati eliminati tutti i controlli, compresa la temuta Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Decreto Legge 7.2.2002 n.7, 'Misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale'.

In Europa vige il principio 'chi inquina ,paga', in Italia invece alcuni inquinano e tutti gli altri pagano i costi delle bonifiche. Il Governo, infatti, ha deciso di elargire abbondanti fondi pubblici ai privati che presentano un piano di bonifica. In piu', chi procede alla bonifica potrà costruire sulle aree disinquinate.

Disegno di legge n.1798 'Delega al Governo per il riordino, il coordinamento, e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e ulteriori disposizioni in campo ambientale''.

L'Italia ha concordato con gli altri paesi europei il divieto di cacciare alcune specie animali. Il Governo, invece, ha stabilito alcune deroghe che permettono ai cacciatori di ignorare quei limiti serenamente accettati in tutta l'Unione Europea.

Legge 'Integrazioni alla Legge 11 febbraio 1992 n.157 in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio in attuazione dell'articolo 9 della Direttiva 79/409/CEE'', AC n.2297

Un Parco è un luogo di conservazione della natura, una riserva per la flora e per la fauna. Eppure il Parlamento sta lavorando ad una legge per consentire, in contrasto con le leggi quadro 394/91 e n. 157/92, la caccia nei parchi.

Disegno di Legge n.1798 'Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e ulteriori disposizioni in campo ambientale''.

La chiamano Super Dia, dichiarazione di inizio attività. Qualsiasi ristrutturazione edilizia è consentita, fino alla demolizione e ricostruzione di un intero fabbricato, basta una semplice dichiarazione di inizio lavori, indirizzata al Comune. I minori controlli e il gran numero di interventi autorizzati con questo automatismo espongono a rischi enormi sia il patrimonio culturale dei centri storici e artistici raramente protetti coi vincoli, sia la nostra sicurezza.

Legge 443 del 21.12.2001 (art.1, commi da 6 a 14) stabilisce che la denuncia di iniziodi attività (DIA) è il principale strumento di autorizzazione di quasi tutti gli interventi edilizi (le opere di ristrutturazione, demmolizione e nuova costruzione)

Da anni l'Unione Europea ha stabilito la pericolosità delle polveri sottili e del benzene contenuti nelle benzine e negli altri carburanti, introducendo regole per combattere lo smog. Ma il Governo Incoraggia il traffico automobilistico con nuove strade e autostrade, e non recepisce le direttive Europee esponendo la salute di tutti noi a gravissimi rischi. Lo stesso atteggiamento si è tradotto in finanziamenti inesistenti per attuare il protocollo di Kyoto. Nel 2002 e in futuro, per la prima volta in 10 anni, è previsto un taglio di oltre il 10 % (12 Miliardi in meno rispetto ai 121 stanziati fino al 2001) sui finanziamenti per le aree protette Nazionali.

Legge Finanziaria 2002

Il Parlamento sta delegando il Governo al riordino di tutte le norme ambientali. Una delega senza criteri di indirizzo, procedura contraria alla Costituzione.

Disegno di Legge n.1798 ''Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e ulteriori disposizioni in campo ambientale"

Dimenticati i finanziamenti per il DL n.180/1998, il cosiddetto Decreto Sarno, per gli Investimenti sui Piani di bacino delle zone a maggior rischio idrogeologico. Alla fine sono state messe in vendita tutte le aree demaniali escluse quelle marittime e Lacuali: Ma con la Legge Finanziaria il Governo aveva già tentato la vendita di tutti i beni demaniali, anche a coloro che li hanno utilizzati per costruirvi edifici abusivi. Una sanatoria travestita. Anche nella versione approvata, comunque, si compromette l'interesse alla inalienabilità dei beni collettivi; per i fiumi, inoltre, esistono problemi di sicurezza che sconsigliano la proprietà privata sulle sponde, spesso l'ultimo baluardo alle piene stagionali.

Art.34 DDL 'Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti''

La gestione dei musei puo' essere affidata alle imprese: la tutela passa in secondo piano, insieme al compito di testimonianza e diffusione delle conoscenze proprie dei musei.

Art.34, Legge Finanziaria

Per decreto il combustibile inquinante utilizzato a Gela, non è più' inquinante e pericoloso. Cosa ne sarà' della salute e della tutela dell'ambiente se ogni inquinante potrà essere ripulito con un decreto?

Decreto Legge 22/2002

La 'Legge Obiettivo' stabilisce che 'le terre e rocce da scavo', derivate da attività di demolizione, costruzione o scavo, da lavorazioni minerarie e di cava, anche se contaminate con sostanze Inquinanti o provenienti da siti inquinati, non sono piu' rifiuti speciali.

Legge 443/2201 (art.1 comma 17)

Il Decreto Legge sugli 'Interventi urgenti in materia di spesa sanitaria', firmata dal Ministro della Salute Sirchia, stabilisce che 'i rifiuti sanitari pericolosi', dopo un semplice processo di disinfezione possano essere assimilati ai rifiuti urbani e, quindi, possano essere smaltiti insieme a questi nelle discariche comunali.

Decreto Legge n.347/2001

L'Unione Europea sa bene quanto sia pericoloso il tragitto che i rifiuti compiono. Per questo ha Stabilito l'identificazione e la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nelle diverse fasi (Direttiva 91/689). Ma il Governo ha modificato il concetto di 'produrre rifiuto', limitandolo al solo 'produttore iniziale'. Risultano così esclusi dagli obblighi della normativa tutti i produttori successivi. La nuova legge ha anche cancellato i formulari che seguivano il rifiuto dalla culla alla tomba. DDL 373/22001 Per far riemergere il lavoro nero il Governo è arrivato a premiare coloro che hanno violato le leggi a tutela dell'ambiente. La Legge Tremonti prevede la delega al Governo per adottare 'uno o più decreti legislativi in materia di tutela ambientale aventi lo scopo di introdurre una causa estintiva speciale dei reati ambientali' Si prevede anche un massiccio intervento finanziario dello Stato e degli enti locali per un 'risanamento ambientale finalizzato alla 'regolarizzazione degli insediamenti produttivi esistenti'

Articolo 2 legge n. 3838/2001

Il combustibile da rifiuti (CDR) è stato trasformato per legge in un rifiuto speciale: la gestione del suo smaltimento passa dai Comuni ai privati. Un incentivo ai termovalorizzatori (inceneritori)

Decreto Legge n.452/2001 (art.7)

La conferenza dei servizi nasce per mettere attorno ad un tavolo tutte le Amministrazioni interessate ad un'opera al fine di favorire il dibattito e arrivare ad una decisione unanime. Con il Governo Berlusconi, la Conferenza dei Servizi è aperta ai privati (chiamati a giudicare la validità di un'opera di cui sno essi stessi titolari !) ma non i cittadini, comitati e associazioni ambientaliste (che non hanno informazioni per opporsi a progetti sbagliati)

Legge 443. Del 21/12/2001 (art.1 comma 2 lettera d), le amministrazioni che partecipano a Conferenza dei Servizi possono solo fare 'prescrizioni e varianti migliorative che non modificano la localizzazione e le caratteristiche essenziali delle opere''; DDL 'Disposizioni in materia di infrastrutture e di trasporti''.

Con un'unica legge, la Legge Obiettivo si è riusciti a calpestare ogni tipo di regole e norme.

  1. Sono attribuiti infatti al Governo ampli poteri in fatto di interventi, opere, lavori di competenza regionale secondo il Dlgs112/98 (Bassanini) e la legge costituzionale 3/2001, con un 'attentato ai diritti costituzionali' delle regioni.

  2. L'Unione Europea considera la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) dei progetti una procedura tecnica svolta da esperti, necessaria e indispensabile per misurare per tempo gli effetti nel lungo periodo di grandi opere come ponti, porti e dighe sull'ambiente circostante (Direttiva 97/11). Il Governo ha trasformato la V.I.A. in una procedura politica, affidata al Super Cipe, un organo di programmazione economica !!

  3. La Legge Merloni e il decreto legislativo 157 del 1995, che configurano la gara europea, non devono essere applicate per la scelta di chi realizza le opere previste dalla Legge Obiettivo. Al libero mercato e alla trasparenza delle scelte sono sottratti 243.000 miliardi di vecchie lire. E' stato infine reintrodotto il Generale Contractor (un nome che ricorda i gestori dei lavori dell'Alta Velocità) che si aggiudica l'opera ed ha carta bianca per affidare progettazione e lavori.

  4. Le Sovrintendenze e i Comuni hanno perso il potere di veto sulle infrastrutture previste dalla legge obiettivo; possono solo suggerire emendamenti tesi a m igliorare l'opera.

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