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PREPARAZIONE DEL PANE

 

Per preparare il pane era necessario ottenere il lievito naturale; per questo si impastava farina e acqua lasciando inacidire il composto per qualche giorno. A questo impasto veniva aggiunta il resto della farina necessaria per la quantità di pane stabilita. Si lavorava il tutto e si lasciava riposare per diverse ore prima di infornare i pani. Questo pane doveva bastare alle esigenze della famiglia per una settimana. Nel caso si rimanesse senza, lo si chiedeva in prestito ai vicini in quanto ci si poteva recare al forno pubblico solo in giorni prestabiliti. Del resto, la solidarietà era molto forte. Naturalmente, ciò richiedeva che venisse restituito perché era un alimento fondamentale nella alimentazione contadina. 
A Fontaneto quasi tutte le frazioni avevano un forno pubblico. Solo alcune famiglie avevano la fortuna di possedere un forno nel cortile di casa a cui tutti potevano accedere dietro pagamento di una somma di denaro. Nel forno, oltre al pane, si cuocevano anche le torte.

In autunno, dopo la vendemmia, insieme al pane di meliga, si preparava il  pane con l'uva  e con i fichi. Si raccoglievano anche le castagne, poi si sbucciavano e si portavano al mulino per farle macinare ed ottenere la farina con la quale si potevano confezionare pane e dolci.

 

Tipologia di pane tipico della zona:
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