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Volendo conoscere eventi e situazioni del passato ci è sembrato naturale cominciare a cercare notizie all’interno delle nostre famiglie, facendoci raccontare chi erano e come vivevano i nostri nonni ed anche i bisnonni che molti di noi non hanno conosciuto.
Ognuno di noi ha potuto, non solo conoscere meglio la storia della propria famiglia, ma, mettendo a confronto i racconti di tutti, fare anche interessanti osservazioni sui modi di vita e sulle attività di chi è venuto prima di lui.
Attraverso i dati raccolti abbiamo, infatti, analizzato l’evoluzione storica delle attività lavorative lungo tutto l’arco del secolo scorso e rilevato il passaggio da una società prevalentemente agricola quale era la nostra zona agli inizi del ‘900 all’epoca dei nostri bisnonni, verso un aumento di attività industriale dopo la seconda guerra mondiale (età dei nonni) ed infine negli ultimi 30-40 anni un incremento del settore terziario.
Questo lavoro di ricerca ha coinvolto una settantina di alunni appartenenti alle classi 1°, 2° 3° della scuola media di Suno ed è iniziato chiedendo ad ogni partecipante di costruire, con l’aiuto dei suoi familiari, un albero genealogico che riportasse le date di nascita e le professioni di genitori, nonni e bisnonni.
Un gruppo di noi ha poi cominciato ad elaborare i dati raccolti costruendo tabelle e grafici.

 

CONSIDERAZIONI SUI DATI RACCOLTI

Dalle date di nascita abbiamo rilevato che la generazione dei nostri genitori è nata per la maggior parte nel decennio 1955- 1965 e così, attraverso le loro professioni si è potuto avere un quadro dei settori lavorativi riguardanti gli anni ’70-80, quelli più vicino a noi. Su circa 140 genitori si può notare che il 50% è occupato nel settore terziario, il 44% nel settore secondario (una metà lavora nell’industria e l’altra metà nell’artigianato), soltanto poche unità lavorative (circa il 6%) è ancora impegnato nel settore primario (agricoltura). Vedi tabelle A-B-C e grafici 1- 4-7-8

 

  PRIMARIO SECONDARIO TERZIARIO
Agricoltura Altro Industria Artigianato Servizi Casalinghe
PAPA' 4   20 20 25  
MAMME 4   17 4 30 14
NONNI 30 1 34 29 35  
NONNE 29 2 22 9 21 42
BISNONNI 131 11 11 26 24  
BISNONNE 122   9 2 16 54

 

SETTORI GENITORI NONNI BISNONNI
numero

%

numero

%

numero

%

PRIMARIO 8 6% 62 24% 264 65%
SECONDARIO 61 44% 94 37% 48 12%
TERZIARIO 69 50% 98 39% 94 23%
TOTALE 138 100% 254 100% 406 100%

 

ATTIVITA' GENITORI NONNI BISNONNI
numero

%

numero

%

numero

%

Agricoltura 8 6% 62 24% 264 65%
Industria 37 27% 56 22% 20 5%
Artigianato 24 17% 38 15% 28 7%
Servizi 55 40% 56 22% 40 10%
Casalinghe 14 10% 42 17% 54 13%
TOTALE 138 100% 254 100% 406 100%

 


grafico 1


grafico 4


grafico 7


grafico 8

In particolare si nota che le mamme sono impegnate meno nell’artigianato, ma molto di più nei servizi (43%) e una buona parte è casalinga (20%). (grafico 8)

 

La generazione dei nonni ci dà invece un’idea sul periodo del dopoguerra. Abbiamo infatti raccolto i dati riguardanti circa 250 nonni nati intorno agli anni 1930, quindi nei dopoguerra erano in piena fase di attività lavorativa. Osserviamo che l’impiego si distribuisce quasi equamente in ognuno dei tre settori primario, secondario e terziario. C’è ancora un buon 24% che si occupa di agricoltura, ma anche un 37% impiegato nell’industria e nell’artigianato e un 39% nel settore terziario.
Vedi grafici 2- 5- 9- 10


grafico 2

grafico 5

grafico 9

grafico 10

 

I dati dei bisnonni ci portano ancora più indietro nel tempo perché riguardano circa 400 persone nate tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Qui si nota subito una grossa differenza rispetto ai genitori perché la maggior parte dei bisnonni è occupata nel settore primario (65% agricoltura), pochissimi sono occupati nell’industria (5%) e nell’artigianato (7%). Vedi grafici 3-6-11-12


grafico 3

grafico 6

grafico 11

grafico 12

 

Se si fa un confronto fra le tre generazioni si nota che anche i nostri piccoli paesi riproducono l’evoluzione della comunità nazionale con un evidente calo dell’occupazione agricola nel corso del secolo (65% bisnonni, 25% nonni, 6% genitori); nell’industria e nei servizi il cambiamento avviene in senso inverso: ci sono pochi occupati all’epoca dei bisnonni, mentre cresce l’occupazione in questi settori da parte dei nonni e più ancora dei genitori. 
Vedi grafici 13-14-15-16-17.


grafico 13

grafico 14

grafico 15

grafico 16

grafico 17

 

 



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