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LE TRADIZIONI POPOLARI

 

 

Le feste, le tradizioni e la musica 

L’anno nei nostri paesi era scandito dalle festività religiose, così come le ore della giornata erano scandite dal suono della campana.
Le persone un tempo avevano meno occasioni di incontro e di svago.
La festa era il momento eccezionale per incontrarsi e stare insieme. Le più antiche, le più sentite, quasi le uniche, erano le feste religiose.
In ogni paese veniva celebrata la festa del S. Patrono, che spesso si concludeva con la processione per le vie principali. 
A Fontaneto, oltre alla ricorrenza di S. Alessandro, ogni frazione celebrava la sua festa in una domenica prestabilita.
Queste ricorrenze erano l’occasione per realizzare sempre dei banchetti e alla sera ritrovarsi per il ballo. 
Ogni frazione aveva di norma il suo palchetto. Venivano invitate orchestre da fuori e gli uomini invitavano la dama a ballare acquistando dei bollini, ognuno di essi corrispondeva ad un valzer, una mazurka o una polka: le danze in voga a quei tempi.
Negli anni '50 venivano eseguiti pezzi degli autori resi famosi dalla radio e dal Festival di Sanremo, come l'Orchestra Angelini, Natalino Otto e Giuseppe Lugo (conosciuto grazie al successo della melodica “La mia canzone al vento”).
Vi erano, infine, le feste comandate: La festa dei Morti, Natale e S. Stefano, la Pasqua ed altre feste dedicate alla Madonna e a qualche Santo.
In quelle occasioni i pranzi erano più ricchi e spesso le famiglie invitavano i parenti.
Un altro momento di aggregazione era il Carnevale, che in genere ricorreva nel periodo di uccisione del maiale e questo favoriva la preparazione di cibi a base di carne e salumi.
Il ritmo della vita era scandito dalla musica e dalle canzoni, le quali accompagnavano le fasi del lavoro agricolo, ad esempio la vendemmia e la monda del riso, e tutti quei momenti di aggregazione durante le feste o i banchetti per le grandi occasioni. La passione per la musica e per il canto popolare insieme alla mancanza di altri intrattenimenti, a quei tempi faceva sì che alla domenica, nei cortili, ci si ritrovasse attorno a chi sapeva suonare una fisarmonica, un violino e una chitarra. Insieme si chiacchierava, si giocava a carte e si trascorreva il pomeriggio di festa.

I giovani che amavano la musica potevano entrare nella banda del paese

Dalle notizie fornite dalla signora Irene Teruggi, abbiamo appreso che a Fontaneto dal 1920 al 1985 circa era attiva la Banda musicale di Sant'Antonio.
La Società Musicale di Sant’Antonio ( così venne battezzata la Banda) fu fondata nel novembre del 1922, con la direzione del Maestro Magretti. I componenti si ritrovavano nella Sala della Musica, costruita appositamente in un pezzo di terreno donato da un abitante della frazione che suonava nella Banda (Martino Teruggi) ed esistente tutt’oggi come punto di aggregazione per la festa patronale della piccola frazione. Quando venne istituita, la Società si diede uno statuto che aveva come scopo quello di coltivare l’arte della musica, di istruire i giovani e di preparare un buon corpo musicale. Molte persone anziane ne parlano ancora oggi con rimpianto per la bellissima esperienza vissuta. Questa orchestra era molto richiesta. Si esibiva per la festa del paese ma la chiamavano anche nei i paesi limitrofi. Una volta fu chiamata ad esibirsi a Torino in una parata. Una volta al mese per le prove arrivava un maestro bravissimo che insegnava in conservatorio e si prestava a dirigere questo gruppo di musicisti. Inoltre, alcuni componenti avevano formato una piccola orchestra che faceva gli spettacoli nelle balere e in altri posti; con il ricavato di questi concerti si aggiustavano gli strumenti e si compravano gli spartiti. Gli elementi tipici erano: la tromba di accompagnamento, la tromba da canto, il bombardino, il clarino e il clarinetto, il glicorno, il tamburo e il tamburello, il genes, il sassofono, i piatti.
Purtroppo nel 1985 questa banda si sciolse perché i componenti invecchiando non riuscivano più a suonare e i giovani, non essendo interessati a questo genere di musica, non entravano più nel corpo musicale. Da 35-40 componenti che erano, ne rimasero 20 e con meno di venti persone non si riusciva a suonare tutti gli strumenti, perciò la banda si sciolse.

 



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