Associazione Giovanni Palatucci

 
Home Page
Descrizioni
La Vita
Un Uomo per gli altri
Rosita e Mirka
Martire per Amore
Preghiera
Origini

Montella

La Famiglia

Eventi
Echi di Storia
Riconoscimenti ed Intitolazioni
Beatificazione
Canonizzazione
Lo ricordo anch'io
Archivio
Bibliografia
Foto e Documenti
Approfondimento
Links
Hanno scritto di lui
L'angolo dell'artista
L'associazione risponde
Notiziario
Rassegna Stampa
Suggerimenti / Risposte
Adesioni e Offerte

 

A Giovanni Palatucci, collega e maestro

 

Mare rosso odio, sole nero, urlo di guerra.

Sul morto silenzio dei vinti

filo spinato morde le carni.

All’orizzonte croci uncinate

intrecciano rose di sangue

sul deserto dei cuori.

Il ghigno del vincitore

irride dolore pietà.

Lontano il pianto

spezza sorrisi bambini.

Nuvole grigie

di fetidi gas

involano madri padri fratelli,

Dio sa.

Questura Fiume

giovane funzionario

sguardo pensoso, pena nel cuore

solo nel dilemma infinito diritto-coscienza

non tracciato confine d’umanità.

Stelle di David

ansia di vita

odore di morte.

Nei fascicoli

Nomi e destini segnati.

Una firma

per lo scempio vita-libertà-dignità.

La sua risposta:

amore oltre ogni rischio.

Solo, piccolo gigante solo.

A Dachau oggi

è scritto il suo nome

eterno sulla roccia

ferita di civiltà:

Giovanni Palatucci

ultimo Questore di Fiume italiana.

Sole verde speranza

mare azzurro

libertà.

A Dachau

Tra croci di sangue

spiriti liberi sussurrano col vento ogni sera:

Giovanni Palatucci

fratello di pace.

 

Ennio Di Francesco*

*Funzionario della Polizia di Stato ha scritto questi versi nell’agosto del 1994,

 avvicinandosi per la prima volta alla figura di Giovanni Palatucci.

 

 

Chi siamo

Come Contattarci

Lo Statuto

 
 

sito ottimizzato per la risoluzione 1024x768

Copyright © 2005 Pina Allocca Tutti i diritti riservati.

Per comunicazioni scrivere a: p.allocca@associazionegiovannipalatucci.it