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Il tramonto dell'impero L'agonia e il cambio di potere
193 - 476 |
L'estensione dell'impero nel II e III secolo d.C.
Le fasi della trasformazione
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Testa di Octavius, o Octavianus, detto "augustus", il fondatore dell'impero, recuperata in mare vicino alla foce del Rodano. I secolo d.C. Nel momento della sua creazione (31 o 27 a.C.), l'impero romano, era governato da due "poli" di potere in relativa armonia: l'imperatore, capo supremo dell'esercito, e il senato, esponente dell'aristocrazia tradizionale. All'inizio del terzo secolo gli imperatori estromettono il "vecchio" senato dal governo. Ma, dopo guerre interne e secessioni politiche, si associano a un'altro potere: la chiesa cristiana. Per "augusto" consulta il dizionario dell'impero
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La ricchezza svanisce, il commercio si arresta, la popolazione è minacciata dagli assalti di nuove bande di guerrieri germanici. L'esercito si dimostra inefficace, lo stato e le istituzioni sono in crisi.
La gente comune, stanca delle vecchie politiche statali, si affida sempre più volentieri ai potentati economici locali o alle nuove forme di religiosità. Nel 313 il governo cambia indirizzo: l'imperatore si associa alla grande organizzazione religiosa.
Ma gli attacchi esterni non accennano a diminuire. L'impero è sottoposto alle frequenti scorrerie sia da parte dei "primitivi" germani, sia dei cavalieri nomadi asiatici.
L'occidente, scoraggiato dalla situazione di "decadenza", lascia il suo stesso esercito a corto di reclute. Quindi gli imperatori, per difendere sé stessi e la propria popolazione, assumono dei mercenari stranieri.
Alla fine tutte le truppe presenti in Europa saranno composte, nella stragrande maggioranza, da "barbari". Così negli ultimi decenni l'intero territorio occidentale passerà, un po' per volta, nelle mani dei suoi "veri" padroni.
Confronta
La crisi politico-militare. Riassunto 193-476 Istituzioni e mentalità prima del declino | ||
L'impero romano si è sempre basato sulla potenza dell'esercito, sull'assimilazione dei cittadini e sullo sfruttamento schiavistico delle campagne. Da quando le casse dello Stato sono vuote per la mancanza di nuove conquiste si è verificato un aumento vertiginoso delle tasse, che sta provocando l'impoverimento delle classi medie e lo scontento delle élite.
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Il tramonto dell'impero (193-476) |