Viene costruita secondo canoni neoclassici nell'arco di un
novantennio (1783 - 1872) sulle fondamenta dell'antico duomo
romanico (sec. XIII).
Conserva preziose tele d'arte (fra cui alcune opere del De
Napoli) e una buona raccolta di statue d'autore.
L'archivio diocesano ubicato all'interno, può considerarsi
l'illuminante scrigno della memoria di Terlizzi: grazie al
suo prezioso patrimonio documentario (opportunamente
schedato e inventariato), costituito da un cospicuo fondo
cartaceo (dal sec. XVII) e da 600 pergamene (dal giugno del
971 al novembre del 1776), rappresenta un importante luogo
di riferimento sia per la storiografia locale che per quella
regionale.
Tra le varie testimonianze si segnalano in particolare
alcuni antifonari (sec. XVIII) magistralmente minati nello
scriptorium dei Frati Osservanti nel monastero di S.
Maria la Nova |