Sorrento - La Ceramica
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Lavori di gran pregio come vasellame,oggetti ornamentali e maioliche da rivestimento sono il frutto di un’attività artigianale che sembra risalire al V secolo a.C per opera degli Etruschi, così come testimonierebbe una nave ritrovata recentemente nei fondali di Panarea: vasellame, ceramiche, piastrelle e brocche erano già all’epoca oggetto di un intenso commercio. La produzione di ceramica non si è mai arrestata nel tempo e già nel XVI secolo risulta da documenti che molti prodotti di Cava dei Tirreni e Vietri sul Mare come piatti, cannate, orcioli e scodelle di creta bianca venivano esportati. Nel Settecento, così come avviene nella vicina Napoli, ed a Vietri si producono caratteristiche riggiole (piastrelle) che si differenziano da quelle napoletane per alcune tonalità dominanti più tenui come il turchino-grigio, il verde-macero ed il giallo senape. Anche la produzione di vasellame denota in questo periodo una propria identità distinta, distaccandosi dai modelli napoletani per la sagoma (meno slanciata) e l’aspetto cromatico dove spicca un turchino delicato. Nel XIX secolo a fare la fortuna delle ceramiche, furono evidenti motivi d’ispirazione "naif" sottolineati da colori vivi e solari che rispecchiano la spontaneità e la cordialità degli artigiani, che ancora oggi caratterizzano le loro produzioni. |
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