Il Ponte Leproso rappresentava il tratto di
accesso in città attraverso la via Appia che conduceva a Brindisi e
quindi all'imbarco per l'Oriente.
Importante monumento di tipica struttura romana
fu restaurato da Appio Claudio, da L. Settimio Severo e da M.
Aurelio Antonino e probabilmente il nome "Leproso" gli è stato
attribuito in epoca medievale, al posto di quello più prestigioso di
Marmoreo, per indicare la zona di un lebbrosario che doveva essere
nelle vicinanze.
Il fiume che scorre sotto le sue quattro arcate
(un tempo cinque), è il Sabato, il quale ricorda le antiche leggende
"Sabbatiche" delle Streghe, che ballavano folli sarabande sulle rive
e nei pressi del mitico noce.
Vicino vi è l'antico cimitero della città,
detto di Santa Clementina.
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