OLTRE I CONFINI
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DA FARA NOVARESE IN FRANCIA

IGOR BETTINI, 30 ANNI

 

* Intervista*

1- Per quale motivo è emigrato ?

Avevo appena finito la terza media quando mi arrivò una telefonata di mio cugino che abitava in Francia; egli mi disse che gli serviva un aiutante nella sua pizzeria per due o tre mesi e io gli dissi che ci dovevo pensarci un po' su .
Cosi passai una settimana intera a pensare ai pro e contro dell’offerta che mi aveva fatto mio cugino; ogni giorno cambiavo idea perché ero molto preoccupato per la lingua visto che a scuola non sono mai stato bravo di francese: ero certo che avrei avuto molte difficoltà ma alla fine accettai.

 

2- Come si è sentito il giorno della partenza?

La sera prima di partire non ho chiuso occhio tutta la notte e quelle poche ore che sono riuscito a dormire non ho avuto altro che incubi.
Alla mattina stavo già per cambiare idea di nuovo, ma mi sbagliavo a spaventarmi perché a mio cugino serviva uno che preparasse le pizze non uno che andava a prendere ordinazioni ai tavoli.
Perciò me la sono cavata.

 

3- Si è creato una famiglia nel luogo in cui è emigrato ?

Sì, ma mi ci è voluto un po' di tempo.
Dopo aver imparato bene la lingua ed a essermi sistemato economicamente ho conosciuto Sylvie una ragazza francese. 
All’inizio ci frequentavamo solo da amici ma dopo un bel po' di tempo ci siamo sposati e abbiamo avuto due bambini, Loris e Ines.

 

4- Quali problemi ha incontrato nel paese in cui è emigrato ?

Appena arrivato il maggior problema è stata la lingua ma piano piano mi sono adattato. Ho imparato a conoscere le festività francesi e a riconoscere la moneta francese, ma il problema più grande è stato quello di trovare una casa dove abitare perché non potevo stare sempre con mio cugino: lui aveva già una famiglia e io mi sentivo un peso per lui. 
Mi ci volle un po' di tempo perché nel paese dove abitavo c’erano poche case in vendita e quelle poche case avevano prezzi esorbitanti. 
Alla fine però sono riuscito a comprare una casa.

 

5-Ha svolto altri lavori nel paese in cui è emigrato ?

Alcuni anni dopo il mio arrivo ho comprato un ristorante sul mare, dove cuciniamo sia piatti francesi e piatti italiani.
Dopo un paio d’anni ho chiuso il ristorante e ho trovato lavoro come cameriere in un campeggio, dove lavoro attualmente.

 

6- Che cosa ha portato dell’Italia con sé? 

La cucina, la lingua e il nostro dialetto.

 

7- Che cosa le manca dell’Italia ?

Tutto, ma soprattutto la famiglia.

 

 


           

 

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