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Dati
geografici
Zhonq quò è il nome della Cina. Ha un territorio vastissimo pari a 9.600.000 Km2, quasi come quello dell’Europa. E’ il terzo paese del mondo per superficie dopo la Russia e il Canada. Le cinque stelle della bandiera vogliono rappresentare l’unione dei popoli in un’unica nazione. Il territorio della Cina è diviso in ventitré province, cinque regioni autonome e tre municipalità. A queste si è aggiunta nel 1997 la regione amministrativa speciale di Hong Kong. Vi sono oltre 5000 fiumi, alcuni con bacini giganteschi: lo Yangzi (Fiume Azzurro), è il quarto maggiore fiume del mondo con un bacino vasto quanto Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna tutte assieme, mentre il Fiume Giallo, Huang He, l'ottavo al mondo per lunghezza, irriga un territorio vasto quanto Italia, Germania e Gran Bretagna. Tutti sorgono dagli altipiani occidentali e defluiscono verso le pianure alluvionali orientali sfociando nell'Oceano Pacifico seguendo il graduale abbassamento delle terre a forma di immensi gradoni. Lo Yangzi (5800 km) attraversa 14 province e nel suo bacino (1.807.199 kmq) vivono 250 milioni di persone. Sebbene la sua portata sia di 30.000 metri cubi al secondo, ponendolo al terzo posto nel mondo dopo il Rio delle Amazzoni e il Congo, le sue alluvioni destano meno preoccupazioni dal momento che l'eccesso delle acque viene in genere accolto da una moltitudine di grandi laghi lungo il suo corso medio e inferiore.
I MONUMENTI
La Grande Muraglia (Changcheng)
La Wanli changcheng è da noi nota come la Grande Muraglia. La traduzione del nome cinese è "il lungo muro di 10.000 li". Il li è una misura di lunghezza cinese equivalente a 500 m. In realtà la somma dei tratti di muraglia è più lunga, arrivando a 5760 km.
Fu costruita sotto Qin Shihuangdi., ma la costruzione dei primi elementi risale all'epoca dei Regni Combattenti. All'edificazione hanno preso parte 300.000 uomini per 10 anni. Ha un'altezza media di 7-8 m, una larghezza di 6,5 m alla base e 5,5 m alla sommità; una torre ogni 200-300 m, un parapetto semplice verso sud e merlato verso nord, un percorso di varia ripidità e spesso interrotto da scarpate e da scale irregolari, protetto da un lastricato di grossi blocchi di pietra. La spiegazione corrente è che essa fu innalzata per contenere i barbari delle steppe mongoliche. Ma quest'enorme serpente architettonico è stato principalmente concepito e realizzato per proteggere la coltivazione dei campi dalle incursioni delle genti nomadi delle steppe. Infine fu una via di comunicazione (di notizie e di mezzi di trasporto) scorrevole perché lastricata e sicura perché sempre protetta dai soldati.
La Tomba dell'Imperatore Qin
La tomba, che non è ancora stata interamente scoperta, è posta a un chilometro a nord del Monte Lishan e vi lavorarono circa 700.000 uomini provenienti da tutto il paese. Nel 1974, mentre dei contadini stavano scavando un pozzo, videro affiorare delle teste. I successivi scavi definirono lo spazio in cui è collocato l'esercito in terracotta dell'imperatore Qin Shihuangdi: più di 8000 tra guerrieri e cavalli che costituivano il suo corpo di guardia. Solamente una parte di questa "ottava meraviglia del mondo" è stata portata alla luce e definitivamente restaurata e si può così ammirare la molteplicità delle espressioni visive, iI realismo, la cura posta nel riprodurre gli indumenti dei singoli soldati. Nell'organizzazione militare quest'armata di terracotta corrisponde a quella dell'esercito dell'epoca dei Qin e degli Han.
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CURIOSITA'
IL CONFUCIANESIMO
Il Confucianesimo è la dottrina di Confucio e dei suoi seguaci che ha dominato per oltre duemila anni la vita etica, politica e religiosa della Cina, in quanto prescriveva i riti di stato della casa imperiale, come pure il culto degli antenati della famiglia e forniva sia il codice pubblico di comportamento, sia il codice privato della vita familiare.
L'insegnamento di Confucio fu preservato dai suoi discepoli (alcuni dei quali, peraltro, raggiunsero posti di rilievo nell'amministrazione dello Stato feudale), nei "Colloqui", una raccolta non sistematica di brevi aneddoti e detti, fatta molti anni dopo la sua morte. I testi canonici, cioè i Quattro libri e i Cinque canoni, hanno poco di religioso: si tratta piuttosto di regole per l'agire pratico. Il sovrano Cheng iniziò un movimento irreversibile di identificazione nazionale, comportandosi in maniera ostile nei confronti della tradizione confuciana, ritenuta troppo compromessa col feudalesimo del periodo precedente (nel 213 a.C. ordinò addirittura il rogo dei libri confuciani). Ma la dinastia successiva degli Han (202 a.C.- 220 d.C.) restaurò le tradizioni confuciane, tanto che nel 59 d.C. l'imperatore Ming-Ti ordinò gli inizi di un culto a favore di Confucio.
BUDDHA GAUTAMA
Buddha Gautama fondatore del buddhismo. Il suo patronimico, nome del Buddha storico, è Gautama, mentre l'epiteto Buddha significa "l'Illuminato, il Risvegliato".
Le fonti sanscrite e cinesi situano la scomparsa di Buddha un secolo dopo la consacrazione di Aßoka; risulta pertanto arduo separare leggenda e realtà, e collocare storicamente le vicende della vita del Buddha.
Buddha, discendente della casta dei guerrieri Sakya, ebbe nome di Siddharta; prima della sua nascita la madre ebbe un sogno premonitore e dopo il parto morì; il bimbo venne allevato dal padre nel più grande sfarzo. La tradizione vuole che il Buddha abbia intrapreso la ricerca dell' illuminazione a 29 anni quando, incontrando un vecchio, un malato e un morto, comprese improvvisamente che la sofferenza accomuna tutta l'umanità.
FESTE BUDDHISTE
Il giorno di riposo è il sabato.
Le tre feste più importanti sono il Capodanno, il Giorno del Buddha e la Quaresima. Il Capodanno cade in genere nel mese di aprile.
La celebrazione dei primi due giorni del nuovo anno comprende la Festa dell'acqua.
Nel Giorno del Buddha si commemorano la nascita, l'illuminazione e la morte di Buddha.
Infatti in un giorno di luna piena del mese di maggio venne alla luce Siddharta Gautama; in un giorno di luna piena di maggio egli ebbe l'illuminazione e in un giorno di maggio morì o, per meglio dire, entrò nel Parinirvana.
La Quaresima buddhista dura tre mesi, dalla luna piena di luglio alla luna piena di ottobre. In questo periodo i monaci non possono viaggiare e non possono passare la notte fuori dal monastero se non in caso di gravi necessità. In tale epoca non si possono celebrare matrimoni, non si possono svolgere giochi e altre forme di divertimento pubblico ed i devoti cercano di osservare il sabato più spesso che possono.
LA SCRITTURA CINESE
Il Cinese fa parte del gruppo linguistico Sino-tibetano, assieme alle lingue tibeto-birmane, Mao-Yao, Kam-Thai.
Nella Repubblica Popolare Cinese la lingua parlata è rappresentata ufficialmente dal Cinese Mandarino.
Molto spesso, per ragioni di sintesi o per poco approfondimento, si parla del cinese come di una lingua basata sugli "ideogrammi".
Nella scrittura cinese vengono tradizionalmente riconosciute 6 categorie fondamentali all'interno delle quali trovano classificazione tutti i tipi di caratteri:
1) XIANG XING Rappresentazioni Figurative;
2) ZHI SHI Simboli Indicativi;
3) HUI YI Ideogrammi Composti;
4) XING SHENG Composti Forma/Suono;
5) ZHUAN ZHU Prestiti;
6) JIA JIE Falsi Sinonimi.
Queste sei classi rappresentano i princìpi su cui si è basata fin dall'antichità la scrittura cinese. Il valore di questa teoria però è spesso messo in discussione dagli studiosi. Questo accade soprattutto perché alcuni caratteri potrebbero tranquillamente essere inseriti in più di una delle categorie identificate.
1) XIANG XING - Rappresentazioni Figurative
La classe più
antica, comprende quelli che sono meglio noti come pittogrammi. Si
tratta di rappresentazioni grafiche della realtà.
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2) ZHI SHI - Simboli Indicativi
Sono
rappresentazioni simboliche di oggetti, non riproducono direttamente una
forma ma indicano un concetto.
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3) HUI YI - Ideogrammi Composti
Sono gli ideogrammi
veri e propri. Nascono dall'unione di due o più caratteri semplici che
assieme indicano un nuovo concetto.
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4)
XING SHENG - Composti Forma/Suono.
Constano di due
elementi costitutivi: uno è un carattere omofono che viene preso a
prestito per indicare la pronuncia, l'altro è un radicale che individua
il senso generale della parola.
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5) ZHUAN ZHU - Prestiti.
Solitamente si
tratta di prestiti fonetici per cui un carattere viene scritto in modo
totalmente identico ad un suo omofono. Alcuni linguisti sostengono che
l'esistenza di questa classe sia giustificata dall'estensione del senso
primitivo di un dato carattere.
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6) JIA JIE - Falsi Sinonimi.
Un carattere già
esistente viene adottato con un'altra accezione.
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LA PITTURA CINESE
In Cina, sin dal suo nascere, si è sottolineato l’aspetto didattico della pittura, vista come strumento capace di educare e sviluppare quei valori che regolano i rapporti umani. Nulla quanto la pittura riflette la storia dell’anima cinese, perché il pittore in Cina non era solo un artista di professione ma un filosofo, un saggio. Per questo i Cinesi consideravano la pittura "la perfezione del sapere", l’espressione del livello culturale e dell’integrità morale di un pittore. Per Shi Tao (1642-1718) "la pittura obbedisce all’inchiostro, l’inchiostro al pennello, il pennello alla mano, la mano al cuore del pittore".
La pittura cinese predilige la natura, raramente rappresenta l’uomo e spesso assume un significato simbolico.
Caratteristica è in Cina la stretta connessione tra calligrafia e pittura. Infatti il carattere che è nato nella sua stilizzazione attuale, rimane sempre un’immagine di una realtà più che un segno convenzionale.
La pittura cinese, si esprime non tanto in forma autonoma, quanto ponendosi a servizio delle arti minori.
CERAMICA
La produzione di manufatti ceramici presuppone disponibilità immediata di materie prime e un'organizzazione del lavoro.
La ceramica Yangshao, generalmente lavorata a mano, viene cotta in forni a camera ricavati nel terreno.
La storia della ceramica e della porcellana in Cina si può quindi sintetizzare in un lungo processo evolutivo durante il quale l’abilita’ dei maestri ceramisti ha saputo volgere a proprio vantaggio anche i piccoli “incidenti di percorso” intercorsi nelle fasi di lavorazione e cottura per produrre le straordinarie vetrine, monocrome e policrome.
LA MEDICINA CINESE
Il fondatore della medicina cinese è Shen Nong vissuto all’incirca nel 3000 a.C..
Il più antico trattato di medicina risale al 2650 a.C. ed è intitolato “Nei Jing”. Quest’opera, che fu scritta dall’imperatore Huangdi, ordina tutte le conoscenze del tempo ed illustra la filosofia di base della tradizione cinese.
In seguito, via via che aumentano le cognizioni sulla salute e sulle malattie dell’uomo, i testi di medicina si moltiplicano.
In Occidente l’agopuntura viene introdotta alla fine dell’Ottocento da Georges Soulié de Morant.. Nel nostro paese vi sono oggi grazie a lui molte scuole di formazione riservate ai medici.
Concezione energetica cinese: I cinque elementi
La stagione estiva è caratterizzata dal calore del sole. Il grande caldo estivo richiama il calore che l'uomo può procurarsi accendendo il fuoco. Dunque, l'estate è la stagione del fuoco, dello yang massimo, così come il mezzogiorno e il sole in quanto tale. E ancora: il sud è la terra del sole, il rosso è il colore del fuoco ma anche del sangue, e quello che muove e dà energia al sangue è il cuore, organo della gioia e "sole" dell'effettività del corpo.
I cinque elementi di base della natura sono:
il legno
il fuoco
la terra
il metallo
l'acqua
Come si può notare, a ogni organo del corpo corrispondono affinità analogiche sia positive che negative; per la medicina cinese, molte funzioni del corpo umano, sia organiche che psichiche - apparentemente non direttamente collegabili - in realtà appartengono allo stesso "elemento".
Agopuntura
L'agopuntura, propriamente "cura con gli aghi", fa parte delle tecniche terapeutiche della medicina tradizionale cinese.
Gli aghi sono in acciaio.
Gli aghi vengono infissi nella cute in particolari punti dei meridiani energetici. I punti principali sono trecentosessanta, ma attualmente se ne conoscono più di mille. Ogni punto ha un particolare valore energetico: può accelerare, ritardare, portare in superficie, collegare, generare, contrastare e così via.
Ogni agopuntore conosce esattamente le funzioni di ogni punto e come ottenere con le metodiche sopra descritte il migliore risultato possibile.
Le malattie sono causate da tre fattori diversi:
- il fattore cielo (cause climatiche)
- il fattore terra (cause alimentari)
- il fattore uomo (cause ereditarie, costituzionali e psichiche).
ZODIACO
Lo zodiaco cinese ha origini antichissime ed è praticato ben prima della nascita della civiltà egizia, grazie ad astrologi cinesi che predicono il futuro con abilità e saggezza.
Ognuno dei 12 Anni dello Zodiaco Cinese cade sotto un segno che corrisponde ad un "Animale" diverso. Si crede che il segno sotto cui cade la propria data di nascita, determini le circostanze della tua vita e anche il tipo di persona che sei. La leggenda narra che Buddha chiamò al suo cospetto tutti gli animali del suo regno, ma che solo dodici di essi vi si presentarono.
Grato per il loro impegno, egli decise di chiamare gli anni successivi con i nomi di quegli animali, in ordine di arrivo, in modo che le caratteristiche di ognuno fossero trasmesse ai nati in quegli anni. Oltre a questi segni, esistono anche cinque elementi che attribuiscono minor o maggior intensità alle peculiarità dei segni stessi e sono: Acqua, Fuoco, Legno, Metallo e Terra. Infatti, per la tradizione estremo-orientale, gli elementi costitutivi dell’universo non sono quattro (come in Occidente) ma cinque.
Topo
Bue
Tigre
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Coniglio
Drago
Serpente
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Cavallo
Pecora
Scimmia
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Gallo
Cane
Cinghiale
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LA CUCINA CINESE
"E' meglio che un uomo aspetti il suo cibo piuttosto che sia il suo cibo ad aspettare lui"
(Detto cinese)
La cucina cinese non è solo nidi di rondine, pinne di pescecani e altre stranezze esotiche: è una vera e propria filosofia alimentare, che ha tre regole fondamentali. Esse si chiamano: freschezza, varietà e armonia.
Il primo principio è la freschezza e infatti il poeta Yue Zecai, nel XVII secolo, menzionava nei suoi versi il suo cuoco perché si rifiutava di cucinare un piatto ordinatogli se gli ingredienti non erano di stagione. La Cina non ama la conservazione degli alimenti e ne ha appreso le tecnologie relativamente tardi rispetto ad altri settori.
Il secondo principio è la varietà: montagne imponenti, vaste aree desertiche, pianure generose, fiumi lungo i quali si è sviluppata una civiltà di 5000 anni e persino qualche paradiso tropicale sono contenuti in un territorio vastissimo, privo fino a qualche tempo fa di infrastrutture, in un Paese fondamentalmente unitario dal punto di vista della civiltà. E’ per questo che la Cina ha cultura unitaria e abitudini diversificate anche nell’alimentazione e nella filosofia del cibo e almeno quattro cucine.
La cucina del nord, senz’altro influenzata da gusti e costumi dei vicini popoli delle steppe mongole (ma oggi, curiosamente, la moda dei ristoranti mongoli imperversa proprio nel sud del Paese), s’ispira allo stile della corte imperiale.
La cucina del sud, che rievoca abitudini e tradizioni delle province di Guangdong e Guangxi, è nota nel mondo come "cucina cantonese", con la sua abbondanza di frutta e verdura, delle quali nel sud la terra cinese è particolarmente generosa, anche con specie e varietà praticamente inesistenti altrove.
La cucina dell’est è la più raffinata, per il contributo delle influenze esterne: l’anatra pressata di Nanchino discende dalle abitudini imperiali dei tempi in cui essa fu capitale e rispecchia il gusto cortigiano, Shaoxing è il luogo di origine del più famoso vino di riso di tutta la Cina, la salsa di soia di Amoy è in assoluto preferita da tutti i cinesi, di ogni provincia e tradizione, l’aceto dello Zhejiang il più famoso in tutto il Paese, il granchio peloso di Shanghai rinomato a torto o a ragione.
La cucina dell’ovest infine è molto indipendente, così come autonome furono queste province fino alla definitiva conquista mongola del 1252, ed è caratterizzata da un uso abbondante di spezie e in particolare di peperoncino: i piatti piccanti del Sichuan sono una vera prova di iniziazione per quanti vogliano conoscere e comincino ad apprezzare la cucina cinese.
Il terzo principio della dietetica, infine, è quello dell’armonia: come le energie yin e yang devono essere in equilibrio, perché l’organismo umano sia in salute, così nella dietetica cinese, che è la prima forma di prevenzione, natura e sapore degli alimenti devono essere opportunamente bilanciati. Questi si dividono infatti in quattro nature, cioè fredda, calda, tiepida e fresca, e in cinque sapori, cioè salato, agro, dolce, amaro e piccante e la prima regola della buona pietanza è di non presentare al palato un solo sapore ma di armonizzarlo con gli altri, con sempre rinnovata creatività.
Errore. Il segnalibro non è definito.La cucina cinese è da considerarsi fra le migliori del mondo. La dieta si basa soprattutto su alimenti come riso, vermicelli, verdure che costano poco ma saziano e si prestano soprattutto ad infiniti metodi di preparazione. Le carni, più care, vengono usate in piccole quantità mentre i cibi di origine marina sono le fonti principali di proteine quindi giocano una parte importante nel menù cinese.
Il cibo richiede molto tempo per la preparazione e pochissimo per la sua cottura. Gli ingredienti devono essere di ottima qualità e la rapidità di cottura garantisce non solo la conservazione ed esaltazione del loro gusto ma anche il loro valore tattile, la loro consistenza.
I cinesi dicono che in una casa che si rispetti devono esserci sette cose: fuoco, olio, salsa di soia, aceto, riso, sale e tè; a queste vanno aggiunti zenzero fresco, porro, aglio, maizena, zucchero, funghi cinesi secchi, germogli di bambù, salsa di ostriche, sherry e l'olio di sesamo.
Le bacchette cinesi
Come ben sappiamo i cinesi usano le bacchette per mangiare, così come noi usiamo le forchette ed i coltelli e le usano con la stessa facilità e naturalezza con cui noi maneggiamo le nostre posate.
Esistono differenti modelli di bacchette, infatti mentre i cinesi usano quelle con la punta smussata, i giapponesi preferiscono quelle appuntite e ce ne sono poi anche di più corte per i bambini. Possono essere fatte d’avorio, di plastica, d’argento e persino di giada ma i più comuni, quelli che spesso troviamo nei ristoranti anche qui in Italia, sono di legno o di bambù e sono i migliori soprattutto perché quelli in plastica hanno la tendenza a deformarsi a causa delle continue immersioni in acqua calda.
Naturalmente tutti i cibi cinesi sono cucinati in modo che sia facile prenderli con le bacchette.
Le bacchette vengono usate sia per mangiare che per cucinare e sono l’ideale per servire gli spaghetti, maneggiare i cibi fritti, rompere le uova e mescolare le pietanze.
È cattiva educazione tenere le bacchette sempre in mano. Fra un boccone e l'altro esse vanno appoggiate sull'apposito reggibacchette che di solito ha la forma di un fanciullo che dorme.
Una ricetta tradizionale:
Pollo al sesamo e senape
Ingredienti:
1 pollo intero oppure 800 gr di petti di pollo
100 gr di semi di sesamo
1 cetriolo
2 pomodori
olio per friggere
Per la marinata:
1 cucchiaio di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di glutammato
2 tuorli d'uovo sbattuti
2 cucchiai di fecola di patate
1 cucchiaio di senape forte
1 cucchiaio d'acqua
Preparazione: Tempo 45 minuti
Disossare il pollo e tagliarlo a pezzettini non tanto piccoli; ripassateli negli ingredienti della marinata per circa 30 minuti poi passateli nei semi di sesamo, facendo in modo che ricoprano perfettamente il pollo.
Friggete i pezzettini di pollo nell'olio e serviteli insieme a cetrioli e pomodori a fettine.
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