home biografia pubblicazioni musiche foto riviste f.a.q. animate caricature collana manutenzione liuteria programmi links Morricone curiosità Piero recensioni giochi video intervista postura restauro valutazione orchestra cinema play festival tipologie dvd scrivi
Breve panoramica delle chitarre e strumenti similari
Strumento | Descrizione |
Vihuela
|
Si diffuse nel 1400 presso l'alta società
spagnola dove si affermò come strumento colto ed ebbe una popolarità simile
a quella del coevo liuto nel resto d'Europa . Il termine identifica la vihuela de
mano (distinta dalla vihuela de arco) che si suona pizzicando le
corde con le dita. Dotata generalmente di sei cori: cinque doppi e il primo
singolo. Fra i principali autori di musica intavolata per vihuela citiamo:
Luis Miàn, Luis Narvaez, Alonso Mudarra
|
Liuto Rinascimentale
|
è lo strumento più importante del Rinascimento. Deriva dal al ’ud, strumento importato dagli Arabi in Europa nel Medioevo attraverso la Sicilia e la Spagna . Ha la cassa armonica a guscio all'inizio probabilmente ricavato da un unico blocco di legno ma in seguito realizzato con doghe di legno. Una serie di legacci di minugia divide il manico in otto o nove tasti. I cori sono generalmente sei, tutti doppi, tranne il primo che è singolo. Lo strumento era suonato con un plettro o con le dita e la musica era scritta su intavolatura. L'accordatura è variabile in base alla grandezza, al periodo e al luogo ma rispetta quasi sempre la successione: due quarte, una terza maggiore, due quarte:
|
Chitarra Rinascimentale
|
molto meno diffusa dei contemporanei vihuela e liuto, comincia ad
avere una propria letteratura dalla metà del XVI sec.
|
Chitarra Barocca |
è l'antenata della chitarra classica moderna, poteva suonare da sola, insieme ad altri strumenti o accompagnare la voce. Ha cinque cori doppi e monta corde di budello. Diversamente dal liuto le corde all'ottava vengono poste sopra ai bassi, quindi è possibile, diversificando il tocco, dare maggior risalto agli acuto o ai bassi a seconda delle esigenze. Ha diverse accordature ma le più usate sono 3
|
Chitarra Romantica
|
Vengono abbandonate le corde doppie a favore di quelle singole e viene aggiunta la sesta corda al basso. Ci sono rari esempi di strumenti nati con 6 corde singole già dalla fine del settecento ma sarà solamente nell'Ottocento che tali innovazioni prenderanno piede. La cassa continua ad avere sostanzialmente la stessa grandezza della chitarra barocca anche se la forma e meno allungata (più a 8). Tra i costruttori emergono Gaetano Vinaccia, Gaetano Guadagnini, Gennaro Fabricatore, Luis Panormo Johan Staufer e Renè Lacote. Lo strumento vivrà in questo periodo un momento glorioso grazie a Mauro Giuliani, Fernando Sor, Dionisio Aguado, Matteo Carcassi, Nicolò Paganini ecc. L'accordatura è uguale a quella moderne (mi si sol re la mi). |
Chitarra Classica moderna
|
La forma della chitarra classica che conosciamo tutt'oggi risale alla seconda metà dell'ottocento ed è attribuita ad Antonio de Torres (anche se diversi liutai nel suo periodo ne costruivano di simili) ma sarà diffusa solamente agli inizi del Novecento. Cambia anche l'attacco delle corde al ponticello: in quella romantica erano fissate con dei poiroli che entravano nella tavola forata, ora vengono fissate direttamente sul ponte. Realizzata con legni di diverso tipo per ogni parte. La tavola armonica che ha la funzione di vibrare è di abete, cedro o sequoia. All'interno della tavola vengono messi dei listelli di abete (incatenatura) che hanno la doppia funzione di rinforzare la struttura e di controllare il suono. Le fasce ed il fondo possono essere in palissandro mogano, cipresso, ebano o acero. Il manico è costruito con legni poco sensibili all'umidità per non essere deformati, quindi: mogano o cedrella. La tastiera deve essere molto dura per cui è in ebano o palissandro. Il ponte o ponticello può essere in palissandro, ebano o noce. Il capotasto e l'osso sono di osso (tibia di bufalo) o, raramente, d'avorio mentre nei modelli inferiori sono di materiale plastico. Il nylon ha sostituito le corde in budello ma oggi vengono impiegate sostanze ancor più evolute come carbonio o fibra di vetro. L'accordatura rimane la stessa della chitarra romantica. |
Chitarra Parlor
|
Chitarra
da salotto
o
sala
che nella forma e nelle dimensioni si pone a metà tra quella romantica
e quella moderna.
Usata inizialmente nel nord Europa perlopiù per
canti popolari o danze
(valzer,
schottische,
polka) viene
poi portata nel nuovo mondo dove, grazie ai musicisti blues
e folk
(William
Foden,
Winslow
Hayden,
William Bateman,
Justin Olanda,
Wilhelm Bischoff,
Robert Johnson)
avrà nuova linfa vitale. Sta oggi sta vivendo una rinascita tra i chitarristi fingerpicking negli Stati Uniti e nell'Europa occidentale. Ha come caratteristica la grande luminosità timbrica e un volume spesso sorprendente date le piccole dimensioni. |
Chitarra Soprano (o Ottava)
|
è il più acuto strumento della famiglia delle chitarre: è accordata un'ottava sopra. Il diapason (corda vibrante) è di poco superiore alla metà è le corde (di metallo o nylon) sono più sottili di quelle normali. |
Chitarra
terzina
|
più piccola di quella standard, è accordata una terza minore sopra l'accordatura standard. Molto usata nell'Ottocento, soprattutto nei paesi di lingua tedesca; famoso esempio è il Concerto op. 70 di Giuliani. |
Chitarra Baritona | strumento più grande della chitarra classica viene generalmente accordata una terza maggiore, una quarta giusta o una quinta giusta più in basso di quella standard quindi rispettivamente: DO-FA-LA-RE-SOL-DO o SI-MI-LA-RE-FA-SI o LA-RE-SOL-DO-MI-LA. Le sue prime apparizioni le fa nel mondo classico ma successivamente trova sempre maggior spazio nella musica pop e country con modelli sia acustici che elettrici. |
Chitarra Basso
|
solitamente munito di quattro
corde accordate alll'ottava sotto rispetto alla chitarra: dalla prima sol re
la mi ma esistono anche versioni con la quinta corda (in genere si). Può
essere sia acustico che elettrico ed è suonato pizzicando le corde con la
tecnica a due dita (indice e medio) o a tre (indice, medio e anulare) più
raramente viene usato il plettro. Generalmente suona note singole ma può
anche effettuare degli accordi. In ambito jazz e pop si è spesso e
volentieri spinto oltre alla sola funzione di basso divenendo vero
protagonista della scena.
|
Chitarra Lap steel (o hawaiiana)
|
nota anche col nome slide guitar o squareneck e volgarmente anche detta chitarra hawaiiana. Giunta ai musicisti blues americani dall'India attraverso le isole Hawaii. Dopo aver conosciuto il massimo splendore nella musica hawaiiana degli anni trenta e quaranta (resa celebre da molti film hollywoodiani dell'epoca d'oro), sono entrati nella tradizione musicale statunitense in particolare nei generi country-blues degli anni trenta e quaranta e successivamente nel pop-rock.. Si suona seduti, appoggiando lo strumento sulle cosce (lap = grembo). Per estensione il termine si applica allo stesso strumento quando è sostenuto da una supporto. Vi sono diversi tipi: acustica (ideata da Weissenborn col manico vuoto) o elettrica (dotata di un pick-up analogo a quello delle chitarre elettriche). La steel è detta così perché si suona con una barretta d'acciaio (steel- bar) o il "collo di bottiglia" (bottleneck); vengono usate accordature "aperte". Le corde non toccano mai la tastiera e i tasti sono semplici punti di riferimento. Generalmente hanno sei corde ma si trovano modelli a 7, 8 o 10 corde e possono avere più tastiere. |
Chitarra Flamenca |
simile alla chitarra classica, differisce per alcune caratteristiche costitutive e per la tecnica. La costruzione della chitarra flamenca deve assecondare le seguenti esigenze: suono potente e immediato, timbro aspro e sustain (durata) ridotto. Ancora oggi spesso alle meccaniche vengono preferiti i bischeri. L'altezza delle corde dal manico è ridotta per consentire che battano sulla tastiera producendo effetti percussivi. Sopra e sotto la buca viene posto il golpeador (paraplettro) che serve a proteggere il legno quando si usa la tecnica del "golpe". La tecnica flamenca per molti aspetti è simile a quella classica ma ha alcune peculiarità come l'impiego del mignolo della destra per realizzare il tremolo e il rasgueado, il golpe (percussioni sulla tavola) che la caratterizzano. |
Chitarra Battente
|
parente popolare della colta chitarra barocca. Si afferma nel centro e nel sud d'Italia fin dal XIV secolo e per questo anche detta "chitarra italiana" in contrapposizione alla chitarra “classica”, detta chitarra spagnola. La forma è simile a quella barocca ma con le fasce più alte. La cassa bombata o piatta viene generalmente costruita con doghe di legno chiaro e scuro alternato. Il ponticello è basso e mobile è tenuto in posizione dalla pressione delle corde. Il foro di risonanza è coperto da una rosetta di pergamena e legno traforato. Non viene utilizzato il plettro e le orde vengono suonate con la tecnica "battente" caratterizzante generi quali tarantella, pizzica, stornelli e serenate. Le corde hanno tutte lo stesso diametro (0,9 o 0,8 mm) elemento che le conferisce un suono molto caratteristico. Oggi monta 5 ordini di corde doppie e l'accordatura è:
|
Chitarra Folk (Acustica)
|
letteralmente per chitarra acustica si dovrebbe intendere ogni chitarra priva di amplificazione (quindi anche la cosiddetta chitarra classica) ma nel gergo comune (anche se non correttamente) non viene fatta distinzione alcuna tra i termini acustica e folk. Esistono numerose tipologie a seconda del genere e delle tecniche impiegate. Caratteristiche comuni sono le corde di metallo e l'ampia cassa armonica per ottenere sonorità potenti e bassi profondi. Può essere suonata con il plettro o con le dita (fingerstyle). Oltre all'accordatura standard vengono utilizzate una grande quantità di accordature dette "aperte". |
Chitarra 12 corde
|
strumento a sei cori doppi: le prime due corde accordate all'unisono e le altre all'ottava superiore seguendo l'accordatura standard. Grazie ai suoni all'ottava risulta una timbrica particolarmente ricca e si presta principalmente all' accompagnamento, sebbene non manchino esempi in cui viene impiegata da solista. Famosi esempi: l'introduzione di Wish You Were Here dei Pink Floyd e Hotel California degli Heagles. |
Chitarra Resofonica (dobro)
|
create
a Los Angeles dall' immigrato Cecoslovacco John Dopyera (che nel 1925 fondò la compagnia National String Instruments Corporation) su richiesta del chitarrista George Beauchamp. Il nome "dobro" è l'acronimo di DOpyera BROthers, poiché John Dopyera aveva fondato l'azienda con i suoi tre fratelli. Possiamo così sintetizzare il suo funzionamento: le vibrazioni delle corde vengono trasmesse attraverso il ponte a uno o tre coni di alluminio sistemati nella cassa dello strumento. lo scopo è quello di aumentare notevolmente il volume dello strumento per poter essere ascoltata nelle corpose band degli anni '20/'30. Alcuni modelle hanno il body in legno (spesso colorato brillantemente), altre con body interamente in metallo con rifiniture spesso in semplice alluminio ma non mancano esempi di preziose placcature in oro o argento con pregiate incisioni a carattere floreale. Il suo declino è imputabile alla comparsa della chitarra elettrica ma oggi vive una nuova giovinezza grazie alla ricerca delle sonorità passate. Famoso è il suo utilizzo da parte dei Dire Straits (Romeo and Giuliet)
|
Chitarra Semi-Acustica
|
possiede un volume proprio anche senza amplificazione. Come il violino e altri strumenti della famiglia, presenta sulla cassa di risonanza due fori di espansione a forma di f. La cassa vuota tende a creare alcuni problemi a causa della risonanza delle vibrazioni, che si riflettono nei pickup pertanto l'effetto di distorsione risulta quindi più complesso da ottenere e da controllare. Nel tempo sono stati realizzati alcuni modelli che riescono ad ovviare a questo problema grazie alla particolare conformazione della cassa armonica. Un compromesso tra le calde sonorità delle chitarre semiacustiche e il migliore controllo delle risonanze fastidiose lo possiamo trovare nelle "semi-hollow" un sottotipo delle semiacustiche che hanno la cassa in legno pieno al centro e vuota ai lati. Il primo e modello semi-hollow è la Gibson ES-335. |
Chitarra Elettrica
|
l'amplificazione nasce con lo
scopo di aumentare il volume della chitarra per poter essere ascoltata
nelle orchestre
jazz e blues. Lloyd Loar, un progettista della Gibson, condusse i primi
esperimenti dal 1920 al 1924. Svolta decisiva alla vera e propria chitarra
elettrica viene data da Adolph Rickenbacker che nel 1931 inventò il
primo pick-up elettromagnetico, un dispositivo che trasforma le vibrazioni delle corde in impulsi
elettrici. Inizialmente vengono applicati sulla chitarra hawaiana dando
origine alla frying pan guitar in due modelli: A22 e A25. Nel 1935 la Gibson inizia la produzione di una chitarra elettrica vera e propria con cassa di risonanza e due aperture a "f" sulla tavola e un unico pick-up (modello ES150) che riscosse subito enorme successo. Seguirono una grandissima vastità di modelli e tra i principali costruttori non possiamo non citare la Fender con i suoi 2 modelli più famosi: telecaster e stratocaster, l'Ibanez, Epiphon e molte altre. Il tipo che avrà maggior successo nel rock e dei generi affini è le solid body (corpo pieno), con corpo di legno pieno al posto della cassa di risonanza. La forma del corpo ed il legno con cui è realizzato non sono tuttavia molto determinanti ai fini della resa sonora dello strumento quanto il tipo di pick-up utilizzato o il diapason e relativa attaccatura del manico. L'accordatura è generalmente quella standard. |
Chitarra Indiana
|
Nata dopo le metà del '900 è detta Mohan Veena grazie al suo creatore Pandit Vishwa Mohan Bhatt. Lo strumento è una fusione dell'antica vichitra vinain e della chitarra Archtop e consta di 20 corde. Otto corde sono nella paletta di cui 3 o 4 per la melodia (accordate su tonica-quinta-ottava o tonica-quinta-ottava-quarta). A fianco delle corde per la melodia troviamo altre corde (chikari) accordate sulla tonica per ribadire costantemente la presenza della stessa (che nella cultura indiana simboleggia la divinità) e per dare un sostegno ritmico. Altre 12 corde molto sottili poste sopra il manico (tarab) sulle note della scala propria al raga aventi funzioni di risonanza. Viene tenuta appoggiata in grembo (lap steel): la sinistra fa scorrere un oggetto liscio e pesante di metallo, vetro o pietra sulle corde mentre la mano destra pizzica le corde con dei plettri in filo metallico simili a quelli usati per il sitar (mizrab) applicati sul dito indice (e talvolta anche medio). tra i principali cultori citiamo Brijbushan Kabra, Debashish Bhattacharya (allievo di Kabra), e Vishwa Mohan Bhatt. |
Chitarra 7 corde
|
In Russia detta comunemente semistrunka (семиструнка) è giunta all'inizio
del
XIX secolo come probabile evoluzione del
kobza e del
liuto barocco. La sua creazione è
attribuita ad
Andrei Sychra che ne ha composto moltissimi
brani e realizzato un metodo. Fino agli
anni '70-'80 era molto più popolare della
chitarra a sei corde grazie alla sua flessibilità, facilità per realizzare
gli accordi e al modico prezzo ma dopo ha subito un calo di popolarità.
Generalmente suonata senza
plettro è accordata per
terze seguendo l'accordo di Sol
maggiore - dalla prima re, si, sol, re, si
sol, re. In Brasile, detta baixaria, è giunta all'inizio del XX ed è usata principalmente nel choro e nel samba con corde d'acciaio. La tecnica si sviluppa durante il XX secolo grazie al chitarrista soprannominato Dino 7 cordas e da Raphael Rabello. Negli anni ottanta Luiz Otavio Braga monta corde di nylon divenendo poi la norma. Accordata come una chitarra standard aggiungendo un do sopra al mi basso (più raramente un si o un la per avere maggiore estensione verso il basso) Negli USA il chitarrista jazz George Van Eps si fece realizzare una 7 corde elettrica dalla Epiphone con la settima accordata in la. Tra i cultori che fecero seguito ricordiamo Bucky Pizzarelli, Howard Alden, Ron Eschete, Lenny Breau e John Pizzarelli |
Chitarra decacorde
|
Intorno al 1828 Fernando
Carulli (1770 – 1841) se ne fece realizzare una dal liutaio René
Lacôte.
Lo stesso Carulli scrisse diverse opere e il “Méthode complete pour la décacorde nouvelle guitare”op. 293. L’accordatura era (partendo dalla prima
corda): mi, si, sol, re, la, sol, fa, mi, re, do. Nel 1964 viene realizzata una decacorde moderna grazie al liutaio spagnolo José Ramirez III su richiesta del chitarrista Narciso Yepes. Storica l'esclamazione del chitarrista quando la prese in mano per la prima volta: "in quale meraviglioso pasticcio mi son buttato". L'accordatura della decacodre mantiene quella standard delle prime sei corde aggiungendo i bassi do, sib, mib, lab (usata da Yepes) o re, do, si, la. |
Chitarra Lira e mezza lira
|
a seconda se ha uno o due bracci. Ne esistono un numero elevato di tipologie. Codificata per primo dal liutaio francese Pierre Charles Mareschal alla fine del '700. Ne realizzò anche il famoso liutaio napoletano Gennaro Fabricatore e, nella prima metà del '900, Luigi Mozzani. Ludwig Van Beethoven si fece ritrarre imbracciandone una. Tra i compositori che ne fecero largo uso ricordiamo Mauro Giuliani e Ferdinando Carulli. Attualmente tra i cultori dello strumento spicca Eleonora Vulpiani. |
Chitarra MIDI | si collegano al computer avendo le caratteristiche delle tastiere MIDI |
Chitarra Silent
|
sono chitarre senza cassa armonica, che avendo un attacco per cuffia (e altri diffusori) hanno un suono quasi impercettibile. Alcuni modelli si possono collegare ai lettori (Cd o MP3) per suonare su delle basi. Collegate ad amplificatori sono delle chitarre elettriche a tutti gli effetti. |
Charango
|
Ha 5 cori di 2 corde ciascuno usata in gran parte . La cassa a 8 può fatta con corazza di armadillo, o, recentemente in seguito all'estinzione di quest' animale, con il legno, imitandone la forma. Strumento di origine europea, È molto usata dagli indios della Bolivia, Perù e Argentina per la musica andina: carnavalitos, bailecitos, huaynitos, cuecas, yaravíes. Si esegue per lo più con la tecnica pizzicata (punteada) sia eseguendo accordi (tecnica rasgueada) per accompagnare la voce o il flauto (quena) e può suonare insieme alla chitarra, il bombo tubolare e la fisarmonica. Particolare è l'accordatura, tutte le corde sono raddoppiate all'unisono mentre la terza all'ottava - dalla prima: mi (quarto spazio), la (secondo spazio), mi (primo rigo e quarto spazio), do (terzo spazio) sol (secondo rigo) |
Requinto | diffurso
in Spagna e in America Latina con 6 corde singole accordate
una quinta
(Quint)
sopra una
chitarra normale
(la,mi,do,sol,re,la)
di cui è il
18% più piccolo. |
Cavaquinho
|
Strumento di origine portoghese poi diffusosi in Brasile ( ad opera dei coloni Mozambico e Capo Verde (che ha un ruolo fondamentale nelle "morna"). Usato nel fado e nelle orchestre di musica folk, ha la forma di una piccola chitarra con 17 tasti e viene detto anche cavaco, braguinha, braga, machete. Ha quattro corde di metallo o budello e può avere diverse accordature (a partire dalla corda grave): re,sol,si,re o, più raramente: re,sol,si,mi (usato per lo più da chitarristi), all'ottava superiore rispetto all'accordatura standard. Viene usato come strumento di accompagnamento e nelle orchestre folk.
|
Ukulele
|
deriva dal cavaquinho, infatti nasce nella seconda metà dell'800 da immigrati portoghesi trasferitisi nelle Hawai. Il termine significa pulce saltellante per le dimensioni minute e per la velocità con cui viene suonato. Esiste in almeno quattro diverse versioni: soprano, concerto, tenore e baritono a seconda della grandezza. Ha quattro corde singole (raramente accorpate in cori doppi o tripli). Il più diffuso è il soprano accordato una quarta sopra le prime 4 della chitarra (dalla prima: la,mi,do,sol) ma la quarta (sol) si accorda all'ottava superiore cioè un tono sotto la prima corta. |
Cuatro
|
quello venezuelano (da non
confondere con quello portoricano con 5 corde doppie metalliche) ha 4
corde singole accordate una quinta giusta sopra la chitarra (dalla quarta:
la, re, fa#, si) ma la prima (si) è all'ottava sotto quindi un tono sopra del
quinta corda la. Il diapason è di circa 50
centimetri, ha le fasce a volte più alte della chitarra stessa (anche più
di 10 cm.). Suonato nella tecnica tradizionale senza plettro e con
tecniche basate sullo "stoppare" gli accordi (apagado) anche in
levare. Spesso viene anche suonato col plettro. |