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Mario Gangi
Suite Barocca
for 2 Guitars
È
stato un grande onore per me poter collaborare con il sommo Maestro Carfagna,
tra i grandi vecchi del chitarrismo internazionale, per curare una suite
inedita di Mario Gangi, un genio assoluto del nostro strumento.
La pubblicazione è arricchita con le copie dei manoscritti di
Gangi.
La prima registrazione assoluta della Suite
Barocca è stata effettuata dai Maestri Antonio De Rose e Luca Raponi nel
CD
Omaggio a Mario Gangi - Opera completa per 2 chitarre. Questi i link dei
quattro movimenti:
SUITE BAROCCA (Mario Gangi) |
||
I | Adagio | |
II | Minuetto | |
III | Allegro | |
IV | Giga |
Di seguito inserisco la prefazione e la pagina dimostrativa visibile anche nel sito dell'edizione UtOrpheus (http://www.utorpheus.com/product_info.php?products_id=3359).
Prefazione
Così è stata presentata questa Suite nel volume di Carlo Carfagna “Mario Gangi. Il chitarrista senza confini”, Edizioni Curci, Milano 2016:
UN INEDITO INTERESSANTE (LA SUITE BAROCCA PER DUE CHITARRE)
“Esiste anche una Suite per due chitarre che Gangi scrisse originariamente sotto il nome di Domenico Pellegrini, compositore bolognese del XVII Secolo.
La stesura autografa dell'originale risale agli anni Sessanta e l'esemplare in bella copia che possiedo mi fu "regalato" qualche tempo dopo, forse perché lo pubblicassi o comunque me ne avvalessi.
Non ne compare alcun deposito nell'archivio SIAE e per qualche tempo io stesso ne persi la memoria, non ricordandone la dislocazione tra le carte musicali che conservo.
Da lui eseguita avvalendosi della sovra incisione (credo che allora fu trasmessa dalla RAI), sarà data alle stampe con un nuovo titolo da concordare per le edizioni Ut Orpheus di Bologna soltanto adesso che ne ho ritrovato l'elegante manoscritto, restituendo così al Maestro la paternità di questo suo lavoro in stile.
I tempi sono Adagio, Minuetto, Allegro, con una Giga finale ammiccante al popolare ed antico motivo napoletano Totonno e Totonna - così gli piaceva sottolineare - già inconsapevolmente riecheggiato da un classico successo della musica leggera americana (Magic Moments, di Burt Bacharach, 1957).”
Mario Gangi profonde in questo duo la sua notevole poliedricità cimentandosi con maestria in una composizione dallo stile similmente barocco con riprese, progressioni, imitazioni e abbellimenti che vengono trattati con estrema naturalezza.
Il manoscritto appare essenziale, privo di diteggiatura, di indicazioni espressive, agogiche e dinamiche con l’eccezione della Giga nella quale compaiono alcune note accentuate e delle “forchette” fedelmente qui riportate.
Trattandosi di una Suite in stile non è stato ritenuto opportuno di appesantirla con indicazioni dinamiche ed espressive lasciando così una certa libertà agli interpreti.
La diteggiatura e le (poche) indicazioni timbriche sono state aggiunte nel rispetto della concezione strumentale del Maestro.
Questa Suite barocca, insieme alla Suite spagnola e alla Suite italiana, entra a far parte di un ipotetico “trittico”, sicuramente eterogeneo ma dai connotati stilistici inequivocabilmente riconducibili alla concezione musicale di Mario Gangi.
Recensione della Suite Barocca - GuitArt n. 93 - gennaio 2019