New Age Italy - Terzo MillennioMovimento per l'autoformazione di una nuova Coscienza Incondizionata
Globale
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Storia La storia è una necessità sociale. Non esiste società
che possa progredire senza conoscenza della propria storia. La storia è per la
comunità umana ciò che la memoria è per l'individuo, permette alla società (e
all'individuo come membro di tale società), di porsi in rapporto al proprio
passato, in relazione alle altre società (o nazioni) e di assumere un ruolo nel
corso degli eventi, una propria identità sia come individuo sia come
popolazione. Significa sapere verso dove stiamo andando. Grazie alla Storia, ci
rendiamo conto di non essere completamente alla deriva su un oceano temporale
sconfinato, privi di qualsiasi punto di riferimento, ma abbiamo idea di chi
siamo e dove ci troviamo. Una discussione politica implica quasi sempre un
giudizio di carattere storico. Se poi guardiamo case, edifici, chiese, ci
troviamo immediatamente in contatto (storico) con l'epoca alla quale risalgono
gli edifici. Inoltre, la storia è l'interpretazione del passato fatta dagli storici. Gli storici non possono evitare di usare parole come "massacro", "resistenza", "dissenso", "ambizione", o "terrorismo". La storia quindi non potrà mai essere completamente obiettiva. I fatti, è stabilito, non possono mai parlare da soli senza l'interpretazione degli storici. E ogni epoca tende a interpretare il passato a partire dalle proprie ansie e dai propri pregiudizi. Per esempio gli storici del settecento criticavano gli uomini del medioevo perchè non si dimostravano all'altezza dei criteri di cultura e comportamento richiesti dall'alta società del XVIII secolo, ed erano considerati un assortimento di curiosità. Io credo che l'uomo, nella società, debba essere studiato come gli scienziati studiano i fenomeni fisici del mondo naturale. Partendo da una visione consolidata, il pensiero Marxista, o concezione materialistica della storia, operiamone la distinzione fondamentale: da una parte la struttura economica di base della società attraverso cui viene prodotta la ricchezza, dall'altra la sovrastruttura, termine col quale Marx intende le leggi, le istituzioni, le idee, la cultura, l'arte. Marx dimostra inoltre che la storia si è sviluppata in diverse fasi: asiatica, antica, feudale e borghese moderna ognuna delle quali è determinata dalle condizioni di riproduzione della ricchezza che in essa prevalgono ( per esempio, nella fase feudale la ricchezza è ricavata dalla proprietà terriera, nella fase borghese essa viene ricavata dalla proprietà industriale, ecc). Infine, la forza motrice per lo sviluppo da una fase all'altra è data dalla "lotta di classe", dove le classi sono determinate in relazione alla funzione di riproduzione della ricchezza. Alla fine di ogni fase viene raggiunto un punto dove nuove forze produttive vengono in conflitto con classi esistenti, ed in quel momento inizia un'epoca di "rivoluzione sociale". Il concetto fondamentale della dialettica marxista consiste nel ritenere che ogni fase storica contiene al suo interno una contraddizione che porterà ad una nuova fase. Ma lo schema marxista è astorico in quanto offre questo modello interpretativo prima di fare uno studio esatto degli eventi storici reali. Esso comporta il rischio di osservare il passato non nei suoi stessi termini, non dal suo interno, ma solo come materiale documentario adatto a illustrare la spiegazione teorica marxista. Tuttavia se la concezione materialistica della storia, data l'importanza della struttura economica della società , viene usata con intelligenza e spirito critica, potrà rivelarsi uno strumento molto utile, importante per aver accennato ad una forma di "storia totale" nella quale si dà rilievo alle interrelazioni tra arte, idee, politica ed economia |
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