C.W. Ashley, Il grande libro dei nodi, Boringhieri 1989
AA.VV., "Nodi corretti e nodi sbagliati",
Speleorama, n. 6 (1993-1996) p. 35-37.
R.E.Miles, "Symmetric bends", World Scientific, 1995
http://imsdesignwww.epfl.ch/michel/Speleo/noeuds.htm
S.Mayo, Caving Knots
http://www.cavepage.magna.com.au/cave/knot.html
http://www.earlham.edu/~peters/knotlink.htm
F.Battaglin, Nodi
http://www.febat.com/Speleologia/Speleologia.html
Sui nodi si potrebbe scrivere un intero capitolo. Pero` di nodi occorre saperne pochi (quelli piu` importanti), ma quei pochi bisogna saperli fare e utilizzare benissimo.
I nodi devono essere semplici, resistenti, e facili da sciogliere. Nel farli bisogna evitare accavallamenti interni, perche` questi possono indurre strizioni anomale della corda con riduzione eccessiva della resistenza. Inoltre cio` rende piu' difficile sciogliere il nodo dopo che e` stato teso. Il capo morto dei nodi deve essere abbastanza lungo (30 cm) ed avere un nodino di sicura, bloccanodi.
Di ogni nodo avrei voluto descrivere l'idea che sta` alla base della sua realizzazione, e descrivere come si puo` effettuare il nodo a partire da tale idea. Questo e` importante per essere sempre in grado di fare un nodo, anche se non lo si e` fatto per mesi, e per essere in grado di valutare quando e` fatto bene. Tutto questo pero` e` rimandato ad una futura versione di questo manuale.
Nota. Molti nodi hanno piu` di un nome e anche
parecchie varianti di esecuzione e impiego.
Per parlare piu` propriamente chiariamo alcuni termini:
I numeri tra parentesi si riferiscono al libro di Ashley dei nodi.
I nodi (con gassa) piu' usati sono:
il nodo ad otto (guide con frizione / savoia),
e il nodo a coniglio (guide doppio).
Altri nodi utili sono quelli a nove, a farfalla, e il
bolina (gassa d'amante).
Inoltre il nodo barcaiolo, il mezzo barcaiolo,
e il serraglio.
Da evitare assolutamente il nodo delle
guide (semplice [1046]) che e` come l'otto,
con mezzo giro in meno, ma estremamente
duro da sciogliere dopo che e` satto teso! Viene utilizzato in quei casi
in cui pensiamo di non doverlo piu' disfare, per esempio per fermare i capi
del cordino di chiusura dei sacchi, per le fettuccie, e per la longe.
Infine i nodi di giunzione
(descritti nella
Sez. 4.5):
il nodo inglese (semplice o doppio: per congiungere due corde), e
il nodo piano (detto anche quadro: per chiudere il sacco).
La seguente tabella riporta un elenco dei piu` comuni nodi, suddivisi per possibilita` d'impiego. Per gli usi piu` comuni basta conoscere veramente pochi nodi: il nodo a otto, il coniglio, il barcaiolo, e il nodo piano.
Uso | Nodi |
---|---|
Armo | otto, nove, bolina, yosemite, mezzo otto, bocca di lupo (1,2), sedia (3) |
Armo doppio | coniglio, bolina a coniglio, mezzo otto (4) |
Corrimano | otto, guardafili, barcaiolo, serraglio |
Frazionamento | otto, nove, bolina, mezzo otto, polacco |
Giunzione | otto, inglese doppio, inglese |
Longe | semplice, otto, inglese doppio |
Sacco | piano, (semplice) |
Fine corda | otto, semplice (5) |
Sicura | mezzo barcaiolo |
Maniglie | mezzo otto, romano, penzoli, artigliere, agricoltore |
Bloccanti | prusick, marchand, blake, treccia |
Bloccanti (con moschettoni) | lorenzi, cuore, remy, bachmann |
Lesioni della corda | guardafili, bolina, yosemite |
Recupero | margherita, semplice, tonneggio |
Disarmo risalite | semplice, palla, |
Sganciabili (chiavi) | mezzo collo ganciato, dei muli, parlato rovesciato ganciato, scorsoio ganciato |
Dissipatori | farfalla, semplice |
Note. (1) Su un anello, unitamente ad un altro nodo (2) Per armi naturali (3) Su un anello (4) Unitamente ad un altro nodo (5) Bloccanodi |
4.4.1 Il nodo a otto [520-1047]
La gassa ad otto e' la piu' usata in assoluto:
su quasi tutti gli armi
si puo` impiegare una gassa ad otto per attaccare la corda.
Per fare tale nodo si forma un doppino lungo circa 60 cm.
Si piega il doppino e lo si fa passare attorno alla corda (sempre nella
parte doppiata), davanti (per es. da destra verso sinistra),
poi girare dietro, per ritornare davanti (nell'esempio sulla destra).
A questo punto si passa il doppino nel cappio che si e` formato (entrando
da davanti).
Il nodo e` fatto! Ora occorre solo regolarlo, cioe` aggiustarne la
lunghezza della gassa, e controllare la disposizione delle spire.
A volte occorre fare il nodo ad otto "inseguito":
per aggangiare una clessidra, per fare una giunzione, ... .
Si esegue il nodo sulla corda semplice, non doppiata, e poi si raddoppia il
nodo inseguendolo col capo libero della corda.
4.4.2 Il nodo coniglio [1085]
Quando si collega la corda a due spit contemporaneamente si usa
il nodo a coniglio.
Per farlo si parte come per la gassa ad otto, pero' non si fa
passare l' asola completamente nel cappio, ma si passa la corda dell'asola
doppiata e si rivolta l' asola su di essa. Questo nodo ha la bella
caratteristica di poter regolare la lunghezza relativa delle due gasse in
modo da far lavorare entrambi gli ancoraggi. Un criterio di sicurezza, semplice
da ricordare, e` che le due asole non devono formare un angolo superiore
a 90 gradi. In caso contrario puo' succedere che uno degli attacchi sia
eccessivamente sollecitato.
Alternativamente si puo` fare una gassa ad otto lasciando un capo libero abbastanza lungo; questo viene poi rimesso nel nodo (inseguendo le spire) fino ad uscire assieme alla gassa. a questo punto si fa un`altra gassa ad otto su questo capo libero. Si hanno cosi` due gasse che si possono attaccare ai due ancoraggi.
4.4.3 Il nodo a nove [521]
La gassa a nove e' una variante di quella a otto. Si esegue un
ulteriore mezzo giro prima di passare l' asola nel cappio. Sulle corde
da 9 mm o piu' si usa la gassa a otto, su quella da 8 mm si usa la
gassa a nove (facile da ricordare: una cosa da otto l'altra da nove).
Per i curiosi ricordiamo che c'e` pure un nodo a "dieci" (chiamato nodo dello stivatore) [522], a proposito del quale rimandiamo al testo di Ashley.
4.4.4 Il nodo guardafili [532-1053]
Il nodo guardafili
viene impiegato sui corrimano negli attacchi intermedi.
Per fare il nodo si forma un anello con la corda, fermando con
una mano i due capi (in versi opposti). Si da' un mezzo giro all'anello
in modo tale da intrecciare la corda, e si
passa il doppino dietro la corda e dentro la spira cosi` formata.
Se nel dare il mezzo giro all'anello non si intreccia la corda
ma resta una parte sopra e l'altra sotto, si ottiene il nodo
farfalla.
E` peggiore del guardafili in quanto l'assenza
dell'intreccio delle spira aumenta la possibilita` di scorrimento.
4.4.5 Il nodo barcaiolo [1178]
Il nodo barcaiolo, o nodo parlato, e' utile sugli spit intermedi
nei traversi perche'
non blocca subito in caso di caduta e scorrendo assorbe un po' di energia.
4.4.6 Il nodo serraglio [1059-1188]
Anche il nodo serraglio viene usato su ancoraggi
intermedi: scorre molto meno del barcaiolo ed e` molto resistente.
Sotto trazione scorre di pochi
centimetri, anche so non lo si e` stretto bene. Inoltre rimane facilmente
scioglibile dopo che e` stato caricato. Come il farfalla e` una
alternativa al barcaiolo sui traversi.
Differisce dal barcaiolo poiche` i due capi della corda
risultano intrecciati.
4.4.7 Il nodo bolina [1010-1080]
Il bolina puo' essere usato per armi naturali
a clessidra. E` l'unico
nodo utilizzabile in questa circostanza.
Il criterio importante del bolina e` che la corda in tensione "strozzi"
attorno al capo morto impedendogli di scivolare.
Giocando un poco col nodo ci si accorge che ci sono due modi di passare
il capo morto nella strozzatura: puo` uscire esterno (come in figura) o
interno. E` meglio che esca interno, perche` in tal caso si puo`
eseguire il bloccaggio
Yosemite (v. figura a destra).
Un bloccaggio Yosemite e` possibile anche quando il capo libero esce
all'esterno. [FIXME : NON SO QUANTO SIA PEGGIO ]
4.4.8 Il nodo mezzo-barcaiolo [206]
Ricordiamo anche il nodo mezzo barcaiolo (o nodo incrociato),
adatto per assicurare un
altro speleologo durante una risalita o un traverso,
usando con una tecnica importata dall'alpinismo (Figura).
Bisogna essere in grado di saper fare anche la
chiave di bloccaggio
(nodo dei muli)
correttamente.
Quella mostrata in figura puo` essere eseguita anche se il nodo e`
sotto tensione.
4.4.9 Il nodo polacco [...]
Il nodo polacco e` indicato per i frazionamenti.
4.4.10 Il nodo per fettuccia [296]
Infine ricordiamo il nodo fettuccia impiegato
per congiungere i due
capi di una fettuccia e formare un anello (Figura).
Essenzialmente e` un nodo guide semplice inseguito.
Approfondimenti e altro:
Nodi di giunzione
Nodi speciali
Nodi d'emergenza
I nodi e le corde