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4.5 Giunzioni e frazionamenti

S.Gori, "Dei frazionamenti corti", Il Grottesco, 44 (1980) p. 26-27.

Dopo aver attaccato la corda si scende portandosi la corda filata nel sacco, che e' appeso sotto l'imbrago. Alternativamente ce la si puo' far filare dall'alto da un altro speleologo, oppure si puo' gettarla nel pozzo (se questo non e' troppo profondo e non c`e' pericolo che la corda si inpigli ne' che si debba far cadere dei sassi). La corda lanciata puo` incastrarsi o far cadere sassi. Se si lancia la corda prima di scendere, durante la discesa si controlla che la corda non si sia impigliata, ed eventualmente al si libera.

In ogni caso la corda deve avere un nodo a otto sul capo libero. Quando si disarma (prima o poi capita) bisogna ricordarsi di disfare questo nodo, per evitare che questo si incastri durante il recurero della corda.

4.5.1 Giunzioni

Giunzioni Giunzione all'armo Se capita che la corda non basta bisogna legare due corde con un nodo di giunzione (Figura). Il migliore e' il nodo a otto inseguito. Un altro e' il nodo inglese (meglio doppio che semplice); questo pero' e` piu' difficile da sciogliere dopo che e` stato teso. In ogni caso si fa una ulteriore gassa a otto sulla corda dall'alto (sotto la giunzione), per assicurarcisi nel passaggio della giunzione. Quando possibile si fa la giunzione in corrispondenza di un frazionamento, che e' la migliore dopottutto; in tal caso le due gasse a otto devono essere agganciati fra di loro e all'interno del moschettone. Questo rende piu' veloce la discesa e la risalita dato che il passaggio di una giuzione richiede sempre abbastanza tempo.

Riguardo alla riduzione del carico di rottura dovuta al nodo, ricordiamo che il nodo inglese doppio e` migliore del nodo ad otto inseguito. Infatti quest'ultimo comporta una riduzione del carico di rottura del 20-30% in piu`. Non e` un grave danno fare il nodo inglese doppio non combaciante: si riduce leggermente (3 %) il carico di rottura. Infine il nodo inglese doppio e` decisamente migliore per corde di diverso diametro.

Osserviamo che nelle giunzioni il nodo giuda (nodo fettuccia) inseguito risulta, per quello che riguarda il carico di rottura, buono quasi come il nodo ad otto inseguito, se non addirittura meglio quando le corde hanno differente diametro.


Giunzione ad otto Giunzione con inglese Altri nodi che ho visto citati parlando di giunzioni sono il nodo semplice, e alcune varianti del bolina. Il nodo semplice e` decisamente sconsigliabile: carico di rottura piu` basso, difficolta` a scioglierlo dopo che e` stato sottoposto a tensione. Sulle varianti del bolina ho seri dubbi: sembra che scorrano sotto trazione.

4.5.2 Nodi di giunzione


4.5.2.1 La giunzione col nodo a otto [1411]

Giunzione a otto Il nodo a otto puo` essere efficacemente utilizzato per giuntare due corde. Si forma sulla corda che scende una gassa a otto, come se ci fosse un armo cui attaccarla. Quindi si insegue il nodo con la nuova corda entrando dall'asola e seguendo le spire. L'asola che resta serve per attaccare la longe come sicura nel passare il nodo.


4.5.2.2 La giunzione col nodo inglese [496-1414]

Giunzione con inglese Il nodo inglese (semplice) [293], detto anche nodo del pescatore, viene utilizzato per fare un nodo di giunzione. Serve per collegare due corde fra di loro, per esempio, quando la corda su cui si scende non basta per arrivare al fondo del pozzo. Da notare che i due nodi sui due capi di corda devono essere fatti nello stesso verso.


4.5.2.3 La giunzione col nodo inglese doppio [498-1415]

Giunzione con inglese doppio Il nodo inglese tiene bene, ma risulta un poco difficile da sciogliere dopo che e` stato messo sotto tensione. Per ovviare a questo inconveniente si puo` fare il nodo inglese doppio [294], che consiste nel fare un secondo giro del capo corrente attorno alla corda prima di entrare nel nodo. E` un ottimo nodo di giunzione.


4.5.2.4 Ancora il nodo inglese [293]

Gassa inglese Per finire ricordiamo una gassa e` fatta partendo con un nodo inglese doppio, e rivoltando una spira. La gassa si stringe sotto trazione, e percio` non va bene per gli armi. Invece e` ottima per fare le longe in modo che la corda blocchi sul moschettone. Alternativamente per le longe si possono usare i soliti nodi a otto.


Approfondimenti:
Nodi speciali


4.5.3 Frazionamenti e deviatori

Scendendo, quando si prevede che la corda cominciera' a sfregare contro la roccia e' il momento di mettere un frazionamento o un deviatore cioe' occorre fare un armo (uno spit, un chiodo, uno spuntone di roccia) cui attaccare la corda per un altro tiro (frazionamento) o per tenere la corda discosta dalle pareti di roccia (deviatore).

Il frazionamento e` un armo vero e proprio. Si mette uno spit nella parete, con piastra e moschettone, e si attacca la corda su cui si scende, tramite un nodo a questo moschettone in modo che a valle dell'armo il carico sia sopportato da questo. Uno spit e` sufficiente in quanto la corda a valle e` collegata (essendo la stessa corda o tramite un nodo di giunzione al frazionamento) alla corda che scende da sopra, e dunque questa fa da sicura all'armo.

Il deviatore serve a deviare la corda dalla sua posizione naturale verticale. E` usato per impedire che la corda sfreghi contro la roccia. Il deviatore non sostiene il carico posto sulla corda a valle; questo viene trasmesso (in pratica completamente) alla corda a monte. Lo sforzo sul deviatore e` solitamente ridotto ad una frazione del carico lavorando esso trasversalmente (o quasi) alla corda. Di solito si usa uno spuntone di roccia o uno spit o un chiodo, con un pezzo di fetuccia (regolato alla lunghezza opportuna) e un moschettone (senza ghiera) entro cui si fa passare la corda. Uno spit per deviatore non occorre che sia piantato completamente: in genere e` sufficiente piantarlo per meta` o poco piu`. Pero`, gia` che ci siamo, piantiamolo bene, se possibile (potrebbe venir utile per un armo in futuro). In genere si fanno rinvii con deviatori su pozzi disgraziati, con roccia terribilmente marcia, oppure per migliorare un armo naturale.

Il frazionamento ha le seguenti caratteristiche (piu' o meno vantaggiose):


Il deviatore ha i seguenti vantaggi e svantaggi:

In conclusione frazionamenti e deviatori sono due metodi complementari e va usato uno o l'altro a seconda della situazione.
Quando si arma un frazionamento evita di metterti di peso sull'armo con la longe e bloccare il discensore sotto con la chiave, mentre prepari il nodo per il frazionamento. In caso di caduta sul discensore bloccato, questo si puo` danneggiare. E` meglio fare un nodo (semplice) sotto il discensore, che fermi una eventuale caduta, oppure preparare il nodo ed attaccarlo all'armo restando sulla corda con discensore. Quest'ultimo modo richiede di valutare quanta corda lasciare, ma con un po` di esperienza acquisirai la pratica necessaria.

Se il frazionamento e` nel vuoto, o contro una parete senza appoggi che ne facilitano il superamento durante la progressione, colui che arma dovrebbe predisporre una staffa di corda (un anello di fettuccia o cordino), per facilitarne il passaggio. Simili staffe possono essere utili anche nel passaggio di ancoraggi su traversi, e altre situazioni in cui manchi un appoggio facile.



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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