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Novembre 2002
(speciale "Le Scienze")

- La truffa dei crop circle
- Erba alta? Non è un problema

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La truffa dei crop-circle
Svelato il mistero dei cerchi nel campo del Ceredo

Nello spazio esistono davvero altre forme di vita? E se sì, perché dovrebbero manifestarsi proprio nel campo del Ceredo?
E’stato proprio partendo da queste domande che un gruppo di studiosi della State University of Massachusetts ha affrontato la spinosa questione dei crop-circle che ogni anno fanno la loro comparsa sul campo di Quelli che il calcio. Il fenomeno ha attirato curiosi da tutto il mondo, soprattutto a causa della sua particolarità. Infatti, mentre negli altri luoghi i crop-circle vengono trovati nei campi di grano, durante la primavera, qui al Ceredo tutto avviene nei mesi invernali, in un normale campo di calcio.
Nonostante la simmetria e la complessità dei disegni nei campi di grano, non è stato difficile per gli scienziati dimostrare che si trattava non di “opere aliene”, bensì di simpatici scherzi di agricoltori dalla spiccata vena artistica. Qui al Ceredo la situazione è assai più complessa. Niente spighe di grano, solo erba; niente agricoltori-artisti, solo calciatori, e per di più scarsi.
La questione sarebbe tutt’ora irrisolta se non fosse intervenuto un fatto che ai più è parso irrilevante, ma che non è sfuggito agli studiosi americani.
Quest’anno i disegni hanno posizione e direzione diversa rispetto a quelli degli scorsi anni.
E’ bastato poco, a questo punto, per collegare queste differenze con il passaggio di mr.Angelo dai Rossoblu ai Bianchi. Gli studiosi hanno messo a confronto la posizione in campo di mr.Angelo con la forma dei crop-circle ottenendo una corrispondenza sorprendente.
Ma come fa mr.Angelo, inconsapevolmente, a creare questi disegni ?
- Semplice - ci hanno spiegato - è stato sufficiente moltiplicare la massa corporea per il coefficiente di staticità per il coefficiente di attrito col terreno di gioco-.
- Abbiamo confrontato i valori di tutti i giocatori, ma solo quelli di mr.Angelo sono risultati compatibili con la realizzazione dei cerchi-.
Risolta la questione, gli scienziati hanno fatto ritorno negli USA, dove hanno pubblicato un esauriente articolo sulla vicenda sulla rivista “Nature”. Secondo molti addetti a lavori hanno buone probabilità di aggiudicarsi il premio Nobel per la loro scoperta.

j.n.



Per motivi sconosciuti, da quando esiste il campionato del Ceredo, le due squadre si sono
sempre schierate nella stessa direzione. (nelle immagini i Rossoblu dall'alto verso il basso)
Negli anni passati mr.Angelo era la punta dei Rossoblu, e questo era l'effetto sul campo.



Quest'anno mr.Angelo è passato ai Gialloblu (che ora giocano in maglia bianca), e la sua
posizione in campo è ben visibile dagli effetti provocati sul campo da gioco.




Erba alta? Non è un problema

Il fenomeno dell’erba alta sta ormai ostacolando il corretto svolgimento del campionato del Ceredo. Per arginare tale fenomeno, il “governatore” della regione Lombardia, pur di disfarsi del problema, lo ha affidato ad una equipe di esperti locali. E chi conosce meglio la situazione se non quelli che ci giocano?
Tra i giocatori delle due squadre del campionato del Ceredo, infatti, militano alcune tra le più eminenti personalità della scienza italiana…altro che “fuga dei cervelli”.
Appena insediato, il comitato scientifico, ha affrontato subito il problema con la massima serietà. La prima soluzione è stato l’impiego di un potente erbicida creato dal chimico CeleP. Sfortunatamente, successive analisi hanno evidenziato che il prodotto era cancerogeno. Il biologo (“ad honorem” visto che non è ancora laureato) Giuseppe, dopo aver sconsigliato l’uso di erbicidi, dannosi alla salute degli atleti, ha suggerito un rimedio più naturale come il ricorso alla “lotta biologica”. Il metodo consiste nell’inserimento nell’ambiente di specie erbivore, in modo da ridurre l’altezza dell’erba e assicurare la correttezza delle partite. Dopo gli esperimenti in campo il metodo ha rivelato alcuni effetti collaterali (come la presenza massiccia di cacche un po’ovunque) che hanno costretto a drastici rimedi. Per ridurre il numero ormai incontrollabile di erbivori è stata dunque inserita una coppia di leoni che ha sì diminuito drasticamente il problema degli erbivori ma, oltre a favorire il ripresentarsi dell’erba alta, ha causato non pochi problemi di coesistenza tra atleti e leoni (in cerca di nuove prede).
Accantonati i metodi biologici, lo scienziato Torre ha iniziato uno studio per la classificazione delle diverse specie vegetali presenti nel campo da gioco, in modo da individuare le specie più adatte e riprodurle in vitro. La fine degli studi del prof. Torre sono previsti per il 2035, nel frattempo si stanno occupando della questione un pool di esperti in biotecnologie agrarie. Il pool formato da CeleF, Dido e Paolo ha realizzato un nuovo tipo di erba geneticamente modificato, di taglia “nana” e resistente allo schiacciamento. Per ottenere la taglia “nana” hanno isolato il gene nan32 dal Biondino, mentre per la resistenza si è dovuto usare un gene simile, quello per “l’insensibilità ai falli degli avversari”, isolato nel genoma di Berto. Nonostante i buoni risultati ottenuti, la ricerca è stata sospesa, perché un erba con geni umani è attualmente considerata eticamente inaccettabile.
Fallito anche questo tentativo, i consulenti finanziari Franco e Gianma hanno consigliato vi vendere le azioni della società che gestisce il campo e trasferire il ricavato in conti esteri e, se possibile, in paradisi fiscali.
Ma proprio quando tutto sembrava perso, qualcuno in mezzo alla folla ha chiesto la parola.
- Avrei un’idea - ha sussurrato la voce.
- Non basterebbe chiedere al comune di tagliare l’erba più spesso ? - .

j.n.



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