Ho sentito tante volte parlare dei Colli di San Fermo, della loro ubicazione e delle terribili rampe che (nei primi quattro chilometri di salita ) mettono a dura prova le gambe e il fiato dei ciclisti. La curiosità è talmente tanta che ho deciso di scalarli insieme a Marco, agli inizi del mese di agosto.
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La salita che inizia all'incrocio con la SS 42 per Grone sembra una normalissima salita, con delle pendenze intorno all'8% e di sicuro non desta preoccupazioni... ma è subito dopo il primo chilometro che si incominciano a vedere i primi terribili tornanti e a rendersi conto di quanto siano ripidi!
Mi sono sempre piaciute le salite, ma questa ha qualcosa in più di quelle che ho percorso fino ad ora: è veramente DURA!
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Un cartello stradale segnala la pendenza al 17% ma in alcuni tratti (me ne accorgerò poi a casa, analizzando al PC la salita memorizzata dal mio Polar S720i) supera il 20%. Comincio a pensare di non farcela, le pulsazioni sono ormai da parecchio tempo oltre la soglia massima. Marco che mi precede continua a dirmi di non mollare : la tentazione di fermarmi è tanta ma resisto. Terminati i tornanti, un'altro lungo rettilineo con pendenze oltre il 10% mi fa pensare se è il caso di continuare o di fermarmi, ma è sempre Marco che, questa volta al mio fianco, mi convince a proseguire.
Ancora poche centinaia di metri e finalmente la salita si fa meno dura: riesco a recuperare le forze e a percorrere i rimanenti chilometri gustando a pieno, dopo l'enorme fatica, il bellissimo panorama sui pascoli che ci circondano e sulla pianura sottostante.
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