Terminato il giro, scolliniamo e dopo una interminabile discesa di 30 km raggiungiamo St. Etienne de Tinèe dove pranziamo in attesa di compiere l’ultima ascesa: il Colle della Lombarda
La stanchezza (complice il gran caldo) comincia a farsi sentire : ancora 57 km (di cui oltre 22 di salita) ci separano dalla fine della nostra avventura. Ripartiamo e raggiungiamo Isola, dove incontriamo due simpatici
ciclisti romagnoli con i quali scambiamo quattro chiacchiere riguardo le difficoltà delle salite fino ad ora superate e i bellissimi panorami che rendono unici questi luoghi.
Non appena il caldo pomeridiano allenta la sua morsa ,decidiamo di continuare. Inforchiamo nuovamente le bici e ci infiliamo nella vallata che conduce verso il valico, distante circa 20 km. Fa ancora molto caldo e la salita sembra essere più dura del previsto ma non ci scoraggiamo e chilometro dopo chilometro raggiungiamo finalmente Isola 2000 dove l’unico albergo aperto (siamo a inizio stagione) non sfugge ai nostri occhi: è tardi , il sole sta per tramontare, valicare adesso il colle potrebbe essere rischioso: ci fermiamo.
Sappiamo che omai il più è fatto e approfittiamo del ricco buffet e del menu offerto dal ristorante per recuperare le forze: solo dopo oltre un’ora ci alziamo sazi e inebriati dall’abbondante vino rosato col quale abbiamo accompagnato l’ottima cena.
Il mattino successivo , dopo la colazione, affrontiamo gli ultimi 5 chilometri che ci conducono al valico: siamo sul Colle della Lombarda, il celo è terso e la visuale spazia su tutta la valle sottostante. Cominciamo la bella e lunga discesa verso la valle di Vinadio; senza tralasciare una visita al Santuario di Sant’Anna (il santuario più alto d’Europa) raggiungiamo la piccola località di Vinadio, dove ci aspetta l’autovettura che ci riporterà a casa.
Non ci sembra vero: abbiamo percorso oltre 315 Km e accumulato un dislivello totale di 6.800 metri.In assoluto il giro più bello delle mia carriera di “ciclistapercaso”, dalla Martesana alle Alpi!