giustizia
Costituzione della Repubblica Italiana
Borrelli a Monteveglio su Antonino Caponnetto:
Saluto
e descrizione della figura del presidente Antonino Caponnetto (clicca qui
a fianco)
UN INEDITO DI ANDREA CAMILLERI SUI TEMI DELLA GIUSTIZIA
"Malgrado il consiglio dato in
altissimo loco di andarci cauti ; malgrado i gazzettieri compiacenti pronti
a prospettare lo choc che nella “gente”, tra virgolette, provocherebbe
uno sciopero delle toghe ; malgrado gli pseudo-giuristi a pagamento che giurano
e spergiurano, sacri testi alla mano, che i magistrati non possono scioperare
; malgrado che pensosi e austeri commentatori supplichino i magistrati di
non scioperare per non mettersi allo stesso livello di un operaio che sciopera
contro l’articolo 18 ; malgrado che il Ministro della Giustizia replichi
come un grammofono scassato : “pazientate ancora un poco, un accordo
si troverà” ; malgrado le inevitabili e drammatiche lacerazioni
interne, i magistrati sono stati costretti a indire uno sciopero contro la
cosiddetta “riforma” della Giustizia voluta da Silvio Berlusconi.
Sciopero che, è inutile ripeterlo, non riguarda né carriere
né avanzamenti né aumenti di stipendio, ma riguarda semplicemente
la difesa dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura,
sancite dall’articolo 104 della Costituzione.
Da comuni cittadini, non possiamo che schierarci al loro fianco. Ancora di
più, se possibile, che ai tempi di Mani Pulite.
Difendendo la loro autonomia e la loro indipendenza, essi difendono la nostra
libertà, la nostra democrazia.
Nel 1975, quando cioè doveva ancora accadere tutto, Leonardo Sciascia
disse, a Enzo Biagi che l’intervistava, che ogni forma di fascismo si
manifesta prima di tutto con l’attacco alla Giustizia, con la sua distruzione.
Mussolini arrivò al punto di chiedere e ottenere che tutti i magistrati
giurassero fedeltà al partito fascista. Al partito, e non allo Stato.
Pur convinti che una riforma della Giustizia sia assolutamente necessaria,
noi nutriamo la più totale sfiducia che l’attuale Parlamento
e l’attuale Governo siano le istituzioni più adatte a promuoverla.
Elenchiamo almeno dieci buoni motivi, i primi che ci vengono in mente in mente,
di questa nostra sfiducia:
Primo : il
presidente del Consiglio, è oggetto d’innumerevoli iniziative
giudiziarie ed è attualmente sotto processo a Milano. Sostiene di essere
la vittima di una pesante persecuzione giudiziaria. Vede la Giustizia come
il fumo negli occhi. Vi pare l’uomo giusto per promuovere una riforma
della Giustizia ?
Secondo : lo
stesso presidente del Consiglio, durante una gita in Spagna, dichiarò
che Mani pulite era stata una vera e propria guerra civile scatenata dalla
magistratura per conquistare il potere. I promotori di questa guerra civile
erano naturalmente le toghe rosse comuniste. Ora il presidente del Consiglio,
che allora vide cadere ad uno ad uno i suoi amici e sostenitori politici,
ha in corso di sceneggiatura la seconda parte di questo film, intitolata :
“Il Cavaliere alla riscossa 2 - La vendetta” Vi pare l’uomo
giusto per promuovere la riforma della Giustizia ?
Terzo : Il
presidente del Consiglio, che già nel suo primo governo aveva tentato
di far approvare un decreto salvaladri, è lo stesso che tra i primi
provvedimenti ha fatto passare la legge sulle rogatorie, la legge sul falso
in bilancio, la legge sul rientro dei capitali esportati illegalmente. Vi
pare ecc.. ecc.. ?
Quarto : lo
stesso presidente del Consiglio è colui che sta facendo approvare una
legge sul conflitto d’interesse che è una mostruosità
e una solenne presa in giro per gli italiani. Vi pare ecc.. ecc.. ?
Quinto: L’ingegnere
ministro della Giustizia è lo stesso che ha liquidato i magistrati
consiglieri del suo ministero perché non erano in sintonia con le sue
illuminate idee. Vi pare cosa?
Sesto : l’ingegnere
ministro è lo stesso che ha tentato il trasferimento di un giudice
per bloccare temporaneamente il processo Previti-Berlusconi. Vi pare cosa
?
Settimo : l’ingegnere-ministro
è lo stesso che non dà il consenso per la promozione di un magistrato
perché critico verso certe posizioni governative. Vi pare cosa ?
Ottavo : Siedono
nei banchi del Parlamento italiano una quarantina di deputati variamente indagati,
con processi in corso, e alcuni già condannati. Domanda : quale riforma
della giustizia possono volere questi onorevoli ?
Nono : Siedono
nei banchi del Parlamento nove avvocati di Berlusconi, uno dei quali è
Presidente della Commissione Giustizia. Di quale Giustizia ?
Decimo : Questo
governo sta effettuando un vero e proprio “ sacco” dell’Italia,
dalla scuola alla sanità allo opere pubbliche al lavoro ai monumenti
artistici nazionali. Se gli lasciamo mano libera anche sulla Giustizia, vuol
dire che abbiamo alzato la bandiera bianca della resa."
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