Ambiente

Un documento del WWF Italia: Passa il Decreto Tremonti, in Italia beni pubblici a rischio

 
  
Spazio urbano: Città amica si presenta 
Pino Soriero
(da Aprile, N.100, dic. ’02)

Il 2 dicembre a Roma, presso la sala dell'ex Hotel Bologna, c'è stata la presentazione pubblica di "Città amica". Siamo grati ai tanti architetti e urbanisti che hanno costruito questa esperienza interessante di rete tra esperti del territorio, innanzitutto a Luisa Calimani che ne è l'animatrice.
Costituita a Firenze il 18 luglio 2002 la rete "Città amica", aderente all'Associazione Aprile, è formata da oltre cinquanta tecnici, architetti e urbanisti in sintonia con i movimenti che denunciano gli atti gravissimi compiuti da questo governo. E' un'esperienza nata nell'alveo della mobilitazione della società civile di fronte alla progressiva erosione degli spazi democratici e dello Stato di diritto. Essa intende offrire il proprio impegno in stretto legame con la difesa dei lavoratori, dell'indipendenza della magistratura, della pluralità dell'informazione e, oggi prioritariamente, con le iniziative per difendere la pace.
E' stata anche elaborata la bozza di un manifesto nel quale si afferma che "La rete è specificatamente impegnata nella difesa e nell'ampliamento del 'diritto alla città', un diritto che è il risultato di grandi lotte e riforme che hanno determinato l'innalzamento del livello di civiltà del nostro paese e che il governo di centrodestra mette costantemente a rischio con i suoi provvedimenti (proposte di condono edilizio, politica infrastrutturale non indirizzata a risolvere i gravi problemi del traffico urbano ed extraurbano, disattenzione verso la situazione idrogeologica, vendita del patrimonio storico artistico)". La denominazione scelta suggerisce il programma della rete: città amica per chi la abita, amica per chi ci lavora, amica per chi arriva da paesi poveri e martoriati alla ricerca di un lavoro, di pace e di dignità.
Dai contenuti del manifesto scaturisce un richiamo alla tensione di "riformismo urbano" che deve caratterizzare complessivamente l'atteggiamento professionale di chi si occupa delle città, nel nuovo contesto e nel nuovo clima politico. Proprio le trasformazioni della società, della tecnologia e dell'economia impongono il rilancio di una politica urbana e territoriale che contribuisca "a garantire e ad ampliare i diritti di cittadinanza, le condizioni di vita, la salvaguardia del patrimonio storico e ambientale, la sostenibilità e la convivenza". Questi intellettuali hanno fatto bene a esprimere una critica severa laddove affermano che: "Si tratta di questioni che gli stessi partiti di sinistra hanno sottovalutato mostrando disattenzione e incapacità di elaborazione, inseguendo spesso, anche per la città e il territorio, opzioni di stampo liberista”.
A questo scopo, la rete si impegna a produrre materiali su questioni specifiche, a promuovere iniziative di riflessione, a costruire un rapporto fondato sul confronto e su proposte con i partiti della sinistra e del centrosinistra, che vorremmo meglio definiti nella loro identità e capaci di più coesione e maggior senso di responsabilità per rispondere alla domanda di unità che viene dal basso.
“Città amica” intende fornire proposte e idee su temi che potranno costituire piattaforme di lotta, di iniziative e di programmi sui quali si possano costruire coalizioni forti. Tutto ciò affrontando "nello specifico" i temi della città, che interessano il vivere quotidiano degli individui (i servizi, le piste ciclabili, il verde), la tutela dei monumenti e dei centri storici, gli scenari sul futuro assetto del territorio. Sono convinto che quest'esperienza è parte fondamentale di un impegno politico e civile che spinge tanti tecnici alla partecipazione attiva.

      



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