ISOLA DI
SANTIAGO
Santiago
nei suoi legami passati e nelle sue tradizioni culturali,
forse è la più Africana delle isole
di
CABO VERDE.
Con 990 kmq di superficie, è fra le isole
dellarcipelago la più popolata, con
circa 211.000 abitanti tra cui
90.000 vivono nella Capitale PRAIA.
Le coste sono alte, con alcune spiagge bianche,
si distinguono 2 catene di monti, quella al centro
il Pico de Atonia e quella più a Nord, la
Serra da Malagueta. Nel 1462 ebbe inizio la storia
delle isole di CaboVerde.
Lattuale Cidade Velha,
allora chiamata Ribeira Grande, fu la prima colonia
Europea.
I portoghesi, decisero di utilizzare quesisola
per ripararsi con le navi.
Nel corso di secoli, disboscamenti e cambiamenti
climatici, lhanno resa più arida e
desertica.
Nonostante questo lisola è coltivata
sul litorale est e allinterno dellisola,
ed ha la maggior produzione agricola dellarcipelago.
La zona montuosa dellinterno è stata
per secoli rifugio di schiavi che sono sfuggiti
ai coloni, questi gruppi che si sono sviluppati
sono soprannominati badios, hanno vissuto isolati
fino a pochi anni fa, rifiutando qualsiasi regola
civile, ed hanno creato un movimento di resistenza
chiamato rebelados.
Negli anni 40 alcuni movimenti si opposero
ai portoghesi, che volevano portare la loro dottrina,
usi e costumi.
La capitale Nuova e quella Antica.
Praia diventa capitale nel 1770. E
sede del governo, parlamento e dei Ministri.
Il centro storico, è stato costruito su una
piattaforma rocciosa , il Plato, che controlla gli
altri quartieri.
Palazzi in stile coloniale portoghese, ornano le
strate e le vie secondarie.
Durante il giorno il Platò è affollatissimo,
infatti con i suoi negozi, mercati, supermercati
ed uffici pubblici, è tutto un via vai di
gente, qui si trova anche la sede della Compagnia
aerea TACV.
Al tramonto torna la tranquillità, e si può
andare in qualche bar per una cleps prima della
cena.
Nei mercatini merci di ogni genere, divani, impianti
stereo, lavatrici, capi dabbigliamento, questo
in unapposito spazio.
Praia è stata una delle mete di Darwin,
dove esaminò la flora e la fauna nei dintorni
La visita a Cidade Velha, è inevitabile,
qui possiamo trovare il forte reale di Sao Felipe,
costruito per difendere la città dai saccheggi.Questo
forte è stato restaurato con laiuto
della comunità spagnola.
Nel centro cè un pozzo, sui bastioni
ci sono dei cannoni antichi.
Degli edifici antichi rimane una parte della cattedrale
da Sé, la chiesa più antica dellAfrica.
Unitinerario dobbligo è quello
da Praia a Tarrafal, la cittadina al nord dellisola.
Lintero percorso si può fare in una
giornata, ma lideale è dedicarci almeno
2-3 giorni.
La strada attraversa catene montuose e altipiani
spettacolari.
Andando a piedi lungo la scogliera, la spiaggia
di Fazenda, allinterno un piccolo villaggio
di pescatori, qui la sabbia è nera.
A piedi o in fuoristrada possiamo arrivare alla
spiaggia di Ribeira da Prata. Per ritornare a Praia,
si può ritornare seguendo la costiera a est
dellisola.
Il paesaggio si alterna a spiagge, babaneti, scogliere
a picco, fattorie sperdute sulle montagne.
Fermarsi al villaggio Calheta Sao Miguel,
famosa per la pesca subacquea e la sabbia nera.
Piantagioni di banani e cocchi a santa Cruz.
Altre 2 spaigge prima di arrivare alla capitale
quella di Sao Tomè, e Sao Francisco.
Tarrafal è stata una delle prime spiagge
prese dassalto dai turisti.
Negli ultimi anni dellepoca coloniale, fu
un posto per dissidenti politici, rinchiusi nel
carcere di CHAO BOM, ma oggi è un
paesino bellissimo con una chiesa in stile portoghese,
e intorno case colorate.
La scogliera e il molo delimitano la bianca spiaggia,
ornata da piante di datteri e babane dove abitano
dei macachi, scimmie uniche nellarcipelago.
Nel bananeto cè un villaggio turistico
molto spartano.
Fonte di i Viaggi di Atlantide