Santo Antao dopo Santiago è l’isola più estesa, si sviluppa su 43 KM di lunghezza e 23 di larghezza. I residenti sono circa 45.000. Fu scoperta nel 1642.
L’isola si divide in zone desertiche ad ovest , la zoan nord-est è attorniata da canyons profondi anche mille metri. Siamo in un’isola all’altezza del tropico, eppure il panorama assomiglia alle nostre Alpi.
Santo Antao è l’ideale per chi vuole fare trekking, tanto che si trova anche una guida con tutti i percorsi possibili, ed è molto interessante dal punto di vista naturalistico.
Per quasi 90 anni fu disabitata, nonostante fosse rigogliosa e ricca d’acqua, la città principale Ribeira Grande, acquisì il capoluogo solo nel 1732. L’attività principale dell’isola è l’agricoltura,
si coltiva granoturco, caffè patata e canna da zucchero, con quest’ultima si produce il grogue, un’acquavite simile al rhum. Capitando nella stagione di produzione di questo liquore, è interessante vedere le tecniche artigianale di produzione, meno forte è il grogue mischiato al latte di cocco o addizionato a zucchero, detto poche.
ITINERARI.
Per raggiungere quest’isola conviene imbarcarsi da Sao Vincente via mare, poiché i vloi aerei sono scarsi. Porto Novo è dove approdano i traghetti che arrivano da Mindelo, appena lasciato il porto il paesaggio è arido con qualche cespuglio qua e là, dopo circa 12 km ci si trova in un’immensa foresta di cedri, e pini. Proseguendo per Ribeira Grande si vede il cratere del vulcano Cova, si arriva a quasi 1000 mt. Ottimo formaggio di capra si può trovare ad Agua das Caldeiras.
Tratto da i viaggi di Atlantide