Medicina
Si vogliono descrivere in
questo capitolo quadri clinici conosciuti nell’ambiente sportivo come
distrazione, stiramento e strappo muscolare. In realtà questi termini,
comunemente utilizzati negli stadi e negli spogliatoi, non rappresentano altro
che gradi diversi di un’unica lesione caratterizzata dalla rottura di un
numero variabile di fibre muscolari. Le sedi preferite dalle lesioni muscolari
acute sono in genere gli arti, soprattutto quelli inferiori; più raramente la
muscolatura del tronco. L’abbondante vascolarizzazione del muscolo scheletrico
determina, in occasione di una lesione, la fuoriuscita di una certa quantità di
sangue; nei casi lievi il sangue rimane localizzato all’interno del ventre
muscolare, mentre nei casi più gravi si superficializza distendendo la fascia
muscolare costituendo veri e propri ematomi. Le fibre interrotte hanno scarso
potere di rigenerazione, per cui il processo di riparazione avviene con
formazione di tessuto cicatriziale le cui proprietà elastiche sono ovviamente
inferiori a quelle del tessuto muscolare.
Da questi fattori
fondamentali derivano alcune considerazioni terapeutiche comuni a tutti i gradi
delle lesioni muscolari acute, l'assoluta
proibizione di applicare qualunque forma di massaggio o di manipolazione nonché
qualunque fonte di calore. Tutti questi interventi sono controindicati in
quanto, lungi dal favorire il riassorbimento dell’ematoma, ne determinano
viceversa l’organizzazione e l’evoluzione verso ossicalcificazioni
intramuscolari circoscritte.
una volta ottenuta la
formazione della cicatrice è opportuno procedere alla rieducazione funzionale
mediante esercizi di allungamento (stretching) eseguiti allo scopo di
elasticizzare, per quanto possibile, il tessuto di riparazione.
nonostante tutte le
possibili precauzioni la presenza, nell’interno di un muscolo intensamente
sollecitato, di un tessuto con caratteristiche funzionali così diverse da
quelle proprie della fibra muscolare (contrattilità, elasticità, resistenza
meccanica) espone di per sé all’eventualità di "recidiva". E’
per questo motivo che non è mai consigliabile accelerare troppo i tempi di
recupero.
Inoltre altre patologie comuni negli atleti sono
Per il recupero degli infortunati proponiamo alcune terapie
Metodo R.I.C.E. Recupero dalle lesioni muscolari