Centro di Traumatologia dello Sport e Chirurgia
Artroscopica
(Responsabili: Dr. M.Denti, H.Schönhuber, P.Volpi)
Unità operativa di riabilitazione sportiva
(Responsabile: Dr. G. Melegati)
Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano
tel. 02.66214844 www.traumasport.net
Email: matteodenti@tin.it
Il ginocchio possiede due menischi: il mediale (mm)
ed il laterale (ml) situati rispettivamente all'interno ed all'esterno del
ginocchio (figura 1).
I menischi hanno la funzione di stabilizzare ed
ammortizzare il ginocchio (fig.1).
Fig.1
In caso di una lesione di uno dei menischi (figura
2) si possono attuare due tipi di interventi: meniscectomie o sutura meniscale.
Ambedue gli interventi vengono effettuati in
artroscopia, cioè con l'ausilio di una particolare lente (artroscopio) su cui
si innesta un cavo a fibre ottiche ed una telecamera che ci permette la
visualizzazione su di un monitor.
Fig.2
Si effettuano due o tre piccoli fori che permettono
l'introduzione dell'artroscopio, di una cannula che immette soluzione
fisiologica per distendere il ginocchio e di alcuni piccoli strumenti che
permettono di operare sul menisco (fig.3).
Fig.3
Le lesioni meniscali:
Il menisco presenta una vascolarizzazione solo alla
periferia così che se una lesione avviene al centro del menisco difficilmente
può essere riparata.
Esitono infatti differenti tipi di lesioni meniscali
ed il tipo di trattamento è in rapporto al tipo di lesione.
I sintomi di una lesione meniscale sono il dolore,
la tumefazione del ginocchio ed eventuali episodio di blocco.
La diagnosi di lesione meniscale è clinica e
strumentale.
Con un accurato esame clinico "in mani
esperte" è possibile effettuare nella maggior parte dei casi una diagnosi
di lesione meniscale.
L'indagine strumentale da preferirsi è la risonanza
magnetica che ha una validità però di circa l'85% dei casi di lesione.
L'artroscopia diagnostica, con lo svantaggio di
essere una metodica invasiva, ha una capacità diagnostica del 99%.
Una lesione meniscale non guarisce da sola ed è
importante effettuare una adeguata terapia chirurgica il più precocemente
possibile. La meniscectomia:
Viene effettuata appunto in artroscopia.
In caso di lesione meniscale (fig.2) si effettua una
asportazione parziale (meniscectomia selettiva) della porzione di menisco
lesionata.
Con alcuni piccoli strumenti si rimuove solamente la
porzione di menisco lesionata, conservando tutta la struttura rimanente non
degenerata (fig.4)
La figura 5 mostra la tecnica di meniscectomia.
La figura 6 mostra un quadro artroscopico di una
meniscectomia artroscopica.
In questo modo si può ottenere una rapida
riabilitazione.
Infatti il post-operatorio prevede il carico e il
potenziamento in isometrica del quadricipite e del vasto mediale dal giorno dopo
l'intervento, il recupero completo del movimento articolare del ginocchio in 2-3
giorni e poi progressivamente nuoto, ciclette e la ripresa della corsa e
dell'allenamento sportivo dopo circa 10-20 giorni a seconda del tipo di lesione.
Una lesione al menisco mediale è generalmente meno
problematica, da un punto di vista riabilitativo, di una al mensco laterale. La sutura meniscale:
Viene riservata nei casi nei quali esiste un
distacco molto periferico del menisco e consiste nel "riattaccare" il
menisco stesso con una sutura o con speciali "clip" bioriassorbibili.
La figura 6 mostra un quadro artroscopico di una
sutura meniscale artroscopica.
La riabilitazione dopo una sutura meniscale è molto
lenta, con recupero della attività sportiva in 4-6 mesi, ed è proprio per
questo che la sutura meniscale viene associata preferibilmente quando si deve già
eseguire una ricostruzione di un legamento crociato lesionato.