Strappi

Nello strappo muscolare il considerevole numero di fibre lese comporta l’interruzione anatomica del muscolo, percepibile alla palpazione come un avvallamento o uno scalino nel contesto del ventre muscolare. 

Il dolore compare durante una violenta contrazione del muscolo ed è di intensità tale da provocare sempre l’assoluta impotenza funzionale. Dal punto di vista obiettivo, oltre al già citato "scalino", si rende sempre evidente un ematoma dolente alla palpazione. La teletermografia mette in evidenza un’ampia area ipertermica. 

La terapia si basa essenzialmente su un lungo periodo di riposo (1-2 mesi) ed in alcuni casi si rende addirittura necessaria inizialmente l’immobilizzazione in apparecchio gessato per 15-20 giorni. La ripresa dell’attività atletica deve essere estremamente cauta; talvolta è resa difficile dalla presenza di una voluminosa cicatrice che può essere fonte di calore anche a distanza di tempo. La forma più grave di strappo muscolare è la rottura sottocutanea di un muscolo, cioè l’interruzione completa di tutto il ventre muscolare. Questa lesione richiede un trattamento chirurgico entro i primissimi giorni. Vale la pena di sottolineare che la prognosi delle lesioni muscolari acute più gravi (strappi e rotture sottocutanee) è da considerarsi riservata per quanto riguarda il pieno recupero sportivo; ciò anche quando un corretto trattamento viene instaurato fin dall’inizio e proseguito nel tempo.