Questo
computer, che per anni è stato al centro dell'attenzione
e argomento di diatribe tra utenti di macchine ATARI
prima, e PC successivamente, è nato dal desiderio di
tre dottori della Florida di investire 7 milioni di
dollari in qualcosa di eccitante: una società di computer.
Il
nome scelto per la compagnia fu "Amiga" determinato
effettuando una semplice ricerca tra i sinonimi di "amichevole"
e selezionando il primo termine della lista. Entrarono
quindi nello staff nomi attualmente ancora molto noti
e considerati: Jay Miner e Dave Morse.
Inizialmente
l'obiettivo era di realizzare una macchina per i videogiochi,
ma in realtà i desideri si spingevano ben oltre. Prima
però era necessario entrare nel mercato e crearsi una
certa posizione, quindi i primi prodotti riguardavano
periferiche per i videogame quali joystick e appunto
videogame.
Durante
questo periodo (1983) l'Amiga cominciava a prendere
forma e a diventare una realtà, inizialmente il nome
prescelto fu 'Lorraine', il nome della moglie di Dave
Morse, anche se circolano voci che fosse anche il nome
della ragazza che consegnava le pizze agli sviluppatori
durante le prime fasi di realizzazione del prototipo
(erano la stessa persona ?).
Durante
lo sviluppo il mercato dei videogame dell'epoca entrò
in crisi, quindi l'Amiga da semplice macchina da videogiochi
fu riconsiderata e riprogettata come computer.
Il
team fu ampliato e furono create una divisione hardware
e una software, la prima guidata da Jay Miner che realizzerà
i prototipi dei noti chip custom Agnus, Daphne (poi
Denise) e Portia (poi Paula), la seconda a Dale Luck
incaricato dello sviluppo del Sistema Operativo e del
software.
A
far parte del team software c'erano inoltre anche altri
talentuosi sviluppatori tra cui RJ Mical, Carl
Sassenrath, Dave Needle, Bob Burns.
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