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PALAZZO ZUCCARO - IL RESTAURO |
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Progettisti e direttori dei lavori:
Arch. Fabrizio
Russo (Catania), Arch. Cesare Sposito (Palermo).
Stralci finora finanziati con contributo della
Provincia di Enna: 1°, 2° e 3° Stralci già completati: 1° e 2° (per
l’inizio dei lavori relativi al 3° stralcio si attende il parere della
Soprintendenza)
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Il restauro di Palazzo Zuccaro ad Agira
(propietari
le famiglie, Pettinato - Rubulotta - Vaccaro)è un
occasione esemplare che testimonia l’importanza del ruolo della
Provincia Regionale di Enna nella salvaguardia e nella tutela del
patrimonio storico architettonico del comprensorio.
L’intervento di
recupero dell’immobile si pone un triplice obiettivo:
la conservazione di uno degli elementi più rappresentativi
del patrimonio architettonico di Agira;
la valorizzazione degli aspetti culturali legati alla storia
del palazzo
la fruizione del
palazzo per
lo svolgimento di attività culturali di primo piano nel
comprensorio ennese.
I lavori di restauro e di consolidamento
dell’intero immobile sono suddivisi in quattro stralci, di cui tre
già finanziati con contributo della Provincia di Enna, e due al
momento ultimati. |
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1.
Il primo stralcio ha affrontato il delicato rifacimento delle
coperture ed il restauro degli infissi lignei. |
2.
In una seconda fase, riguardante
il grande e fastoso
salone di rappresentanza, sono stati necessari interventi
specialistici per il consolidamento ed il restauro della volta
affrescata |
3.
Il terzo progetto, i cui lavori avranno inizio a breve
termine, affronta il delicato tema
del restauro dei prospetti con le modanature in pietra intagliata. |
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4.
L’ultima fase di completamento dell’opera riguardante il
restauro della “Sala di Garibaldi” ed
i lavori da eseguirsi presso
il secondo ed il terzo piano, concluderà il lungo
ma gratificante percorso verso il ritorno
agli antichi
splendori dell’edificio. |
I lavori del primo stralcio sono stati mirati
ad eliminare ogni ulteriore causa di degrado all’edificio generata dalle
fatiscenti coperture e dal pessimo stato degli infissi esterni. La
continua infiltrazione di acqua piovana dalle coperture, aveva inoltre
causato enormi danni agli affreschi ed alla struttura della grande volta
del salone, la quale ha rischiato più volte il collasso. |
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LA RIMOZIONE DELLE VECCHIE CAPRIATE LIGNEE |
Una delle fasi più delicate dei lavori, è stato il
sollevamento delle due vecchie capriate lignee, che avevano già subito
numerosi rimaneggiamenti.
Per evitare i rischi connessi allo smontaggio in
loco dei singoli elementi lignei, che avrebbe causato gravi rischi per la
volta sottostante, esse sono state rinforzate con imbracature e sollevate
da una grù.
Una
volta a terra, si è avuto modo di riscontrarne le pessime
condizioni del legno, completamente eroso dall’umidità
accusata in decenni di infiltrazioni di acqua piovana. |
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IL MONTAGGIO DELLE NUOVE CAPRIATE |
Come previsto da progetto, si è proceduto al
posizionamento di sei nuove capriate in acciaio, anche queste sollevate e
montate mediante una grù. Tale operazione ha reso necessaria in fase di
esecuzione una attenzione quotidiana
sulle modalità operative ed
uno studio approfondito sul comportamento statico dell’edificio.
Dopo aver ripristinato tutta la superficie di copertura, sono stati
ricollocati i coppi siciliani precedentemente dimessi. |
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CONSOLIDAMENTO DELLA VOLTA |
Con il secondo stralcio di lavori,
l’attenzione è stata concentrata sul grande salone del piano nobile.
Risolte le cause di degrado e di dissesto derivanti dalle infiltrazioni
piovane, si poneva il problema dell’intervento sulla grande volta.
Essa
presentava un quadro fessurativo preoccupante con profonde lesioni dello
spessore di qualche centimetro. Per consolidarne la struttura
sull’estradosso, è stato necessario sostituire le centine lignee
ammalorate dall’umidità e ripristinare la solidità tra lo strato di
gesso e gli elementi in legno, mediante la stesura di un’ulteriore cappa
in gesso rinforzata con una rete in fibre di carbonio. |
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RESTAURO DEGLI AFFRESCHI
Dopo il consolidamento e la
messa in sicurezza della struttura voltata è stato possibile
restaurare l’intradosso affrescato.
La superficie affrescata
presentava vaste alterazioni cromatiche, dovute alla perpetrata
presenza di umidità, oltre che una estesa lacuna in prossimità
dell’allegoria centrale. Mediante l’ausilio di manodopera
qualificata ed interventi specialistici, si è proceduto al
ripristino delle parti mancanti, oltre che al restauro di tutte le
superfici sottotono.
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Per esigenze di coerenza
storica, è stata utilizzata una tecnica di restauro con la quale si
ottiene un effetto di insieme uniforme da un punto di osservazione
distante, ma a distanza ravvicinata è possibile distinguere
nettamente l’affresco originale dalle parti integrate. |
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FINITURE E STUDIO ILLUMINOTECNICO
Un altro delicato
intervento è stato il recupero degli otto grandi infissi interni in
legno, i quali avevano subito evidenti deformazioni, tali da manifestare
un distacco dalle pareti di quasi quattro centimetri.
Durante i lavori,
sono stati rinvenuti gli strati sottostanti di vernice che hanno permesso
di ripristinare le originali colorazioni.
Nei sovraporta è stato ricavato
un vano predisposto per l’alloggiamento dell’impianto di
climatizzazione che sarà realizzato con il quarto ed ultimo stralcio. Una
grande attenzione è stata prestata allo studio illuminotecnico che ha
previsto la collocazione di corpi illuminanti con luce sia diretta che
indiretta.
E’ stata infine restaurata la
preziosa pavimentazione in cotto siciliano.
Le nuove tele dei
sovraporta, raffiguranti le fatiche
di Ercole, sono di Renato Pettinato - Agira (EN)
Il terzo stralcio, i cui
lavori saranno a breve iniziati, riguarda il restauro dei prospetti con le
preziose modanature in pietra intagliata e le ricche balaustre in ferro
curvo.
Saranno inoltre eseguiti interventi
di restauro in prossimità dell’androne e del corpo scala, oltre che la
sistemazione del cortile interno. |
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