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Ecolocalizzazione

Molto importante è la capacità di ecolocazione che consente loro di “vedere” per mezzo del suono. L’organo di ecolocazione si trova all’interno della testa. Una parte di esso, il "melone", è posta davanti al cranio, l’altra parte si trova tra l’osso della mascella e l’orifizio dell’orecchio. Queste parti sono costituita principalmente da grasso.

L’animale emette rumori simili a schiocchi a bassa (localizzano oggetti che non si possono vedere) ed alta frequenza (localizzano ed identificano oggetti a distanza ravvicinata). A distanza ancora inferiore emettono dei “click” a frequenza ancora più elevata toccando con la mascella inferiore l’oggetto.
Queste onde a diversa frequenza sono prodotte da vibrazioni dell'aria contenuta nelle sacche nasali poste dietro il melone e, proprio dal melone sono focalizzate in un fascio di suoni variabili tra le 20 e le 800 vibrazioni al secondo.

Le vibrazioni degli schiocchi si trasmettono in acqua e rimbalzano contro gli oggetti in modo che un eco ritorni verso l’animale. Il grasso depositato nella mascella inferiore invia le vibrazioni dell’eco all’orecchio medio prima ed al cervello poi così che l’animale possa orientarsi pur non utilizzando il senso della vista e muoversi di conseguenza al buio.

Autrice: Stefania Martini