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Le dimensioni sono diverse delle diverse famiglie di delfini: quelli oceanici sono mediamente lunghi 220 cm, mentre quelli di fiume 215 cm.
Il corpo di un delfino, o di un
qualsiasi altro Cetaceo, si presenta estremamente idrodinamico in modo da
consentirgli di nuotare agilmente.
La pelle, estremamente liscia e senza peli, contribuisce a ridurre la resistenza dell’acqua
secernendo olio o muco.
Lo scheletro è assai debole dal momento che non hanno alcun bisogno di
sostenere il loro corpo.
Le vertebre del cervicali sono corte e spesso fuse in modo da conferire
una grande forza al collo, impedendogli di flettersi e quindi costituire un ostacolo
per il nuoto.
Gli arti anteriori si sono trasformati in due natatoie
ben sviluppate mentre gli arti posteriori sono scomparsi e l’unico
residuo di osso pelvico sono due ossicini dietro ai muscoli. Le natatoie e la
pinna dorsale servono a mantenere la
direzione e l’equilibrio, mentre i lobi della coda spingono il corpo dentro
l’acqua. La coda rappresenta una delle caratteristiche anatomiche più peculiari dei
Cetacei in quanto si differenzia da quelle dei pesci poiché si è sviluppata in
senso orizzontale.
Il cranio è “telescopico”, cioè spinto all’indietro a partire dalla fronte, ha occhi indipendenti
e posizionati in modo tale da consentire una vista frontale (cosa che non accade
nelle balene), ha molti denti (il numero varia a seconda delle specie considerate:
ad esempio il delfino comune ne ha circa 200) sottili e appuntiti, infine sulla sommità,
leggermente spostato a sinistra ha lo sfiatatoio: l'unica narice chiusa da un lembo di pelle.
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