QUELLI DELLA VIA
 
Il portale di chi è alla ricerca di Verità 

"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"





SPECIALE
QUARESIMA - PASQUA 2011
Pagina in continuo aggiornamento

La Resurrezione apre orizzonti nuovi: l'annuncio che il Cristo Risorto non ci lascia soli ed è,
malgrado le tante situazione difficili, sempre con noi in ogni momento, doni a tutti speranza e forza.



domenica di Pasqua - Resurrezione del Signore


Prima lettura: At 10,34a.37-43      Salmo: 117      Seconda lettura: Col 3,1-4              Vangelo: Gv. 20,1-9



Buona Pasqua

di don Tonino Bello


Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!
Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”!
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"O morte dov'è la tua vittoria?"

di Enzo Bianchi

«Il solo e vero peccato è rimanere insensibili alla resurrezione» diceva Isacco il Siro, un padre della chiesa antica. Proprio per questo nel giorno di Pasqua è possibile misurare la fede del cristiano e discernere la sua capacità di sperare per tutti e comunicare a tutti gli uomini questa speranza. Nel giorno di Pasqua ogni cristiano proclama la vittoria della vita sulla morte, perché Gesù il Messia è risuscitato da morte per essere il vivente per sempre: colui che essendo uomo come noi, carne come noi siamo carne, colui che è nato e vissuto in mezzo a noi, colui che è morto di morte violenta, che è stato crocifisso e sepolto, è risorto!...

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Il lievito nuovo nella pasta
Un augurio pasquale
(pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto

... Buona Pasqua, allora, nella conversione del cuore e nella novità della vita che viene dal Risorto, grazie al lievito nuovo che il Suo Spirito effonde nel cuore di chi crede!

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II domenica di Pasqua
Prima lettura: At 2,42.-47      Salmo: 117      Seconda lettura: 1 Pt 1,3-9              Vangelo: Gv. 20,19-31

Lectio - Nel segno della misericordia e della riconciliazione
Fr. Egidio Palumbo

Siamo nel tempo pasquale: cinquanta giorni vissuti come “un unico grande giorno” – il giorno di Pasqua – che la chiesa dedica alla mistagogia, cioè alla comprensione più profonda del mistero pasquale nei suoi intrecci vitali con la nostra esistenza umana, cristiana ed ecclesiale. La Risurrezione del Signore, infatti, è il fondamento della nostra fede, che suscita la nascita e la rinascita della comunità cristiana, e la pone in cammino, in un itinerario di crescita nella fede e in umanità...

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Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

...Questa domenica aveva un nome: "domenica in albis" ed adesso, con Giovanni Paolo II, è stata chiamata anche la "domenica della misericordia".
Domenica "in albis" perchè coloro che erano stati battezzati continuavano a mantenere quel vestito, che avevano ricevuto nel giorno del Battesimo, vestito bianco, vestito di luce.. è il Cristo, e continuavano a vestirlo proprio per prendere coscienza di questa novità e Giovanni Paolo II ha voluto aggiungere questo tema della "misericordia" visto che il Signore che viene in mezzo a noi è il Signore che soffia il suo Spirito...


III domenica di Pasqua
Prima lettura: At 2,14.22-33      Salmo: 15      Seconda lettura: 1 Pt 1,17-21              Vangelo: Lc. 24,13-35

Lectio - La vita cristiana come cammino
Fr. Egidio Palumbo
Continua il tempo pasquale, dove la Chiesa è impegnata nel suo itinerario mistagogico a comprendere in che modo noi oggi possiamo riconoscere la presenza del Cristo Risorto e come si caratterizza la vita cristiana alla luce del mistero pasquale...

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Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

Nella notte di Pasqua abbiamo ricevuto l'annunzio della Resurrezione. Il Signore è davvero risorto. Colui che è stato processato, condannato, crocefisso, deposto dalla croce e messo in un sepolcro il Padre lo ha resuscitato; questo ci è stato proclamato nella notte di Pasqua e il segno di questo annuncio è il cero pasquale, è la luce del Risorto, per questo lo accendiamo fino a Pentecoste. Il  Risorto è in mezzo a noi, il Signore in cui abbiamo creduto è il Vivente e cammina con noi. E' la terza domenica che ci viene ancora riproposto l'annuncio della Resurrezione del Signore... Perchè questa insistenza? perchè in effetti abbiamo bisogno di tempo perchè questo annunzio dalla testa passi al cuore...


IV domenica di Pasqua
Prima lettura: At 2,14.36-41      Salmo: 22      Seconda lettura: 1 Pt 2,20b-25              Vangelo: Gv. 10,1-10

Lectio - Cristo è la Porta
Fr. Egidio Palumbo
Con il vangelo di questa domenica (Gv 10,1-10), l’itinerario mistagogico del tempo pasquale si sofferma sulla figura di Cristo Buon Pastore, o il Pastore quello Bello, perché è riflesso perfetto della Bellezza di Dio, cioè del suo modo bello e unico di accompagnare, custodire, sostenere e guidare il suo popolo, senza arroganza, ma con attenzione e premura, fino al dono di sé (salmo responsoriale: Sal 23; seconda lettura: 1Pt 2,20b-25).

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Omelia P. Alberto Neglia (audio)
... Gesù si presenta come il Pastore buono e bello... Il brano del Vangelo ascoltato si chiudeva con un'espressione molto significativa che ci indica perchè Gesù è venuto a stare con noi e si è fatto nostro compagno di viaggio e guida, il pastore ha il compito di guidare, di accompagnare, di condividere la vita...
"Io sono venuto - dice Gesù - perchè abbiano la vita", perchè noi possiamo  avere la vita... per questo Gesù ha preso la carne umana, perchè ogni mortale possa ricevere il respiro di Dio, la vitalità di Dio, in abbondanza e possa iniziare a vivere animato da questa presenza di Dio...


V domenica di Pasqua
Prima lettura: At 6,1-7      Salmo: 32      Seconda lettura: 1 Pt 2,4-9              Vangelo: Gv. 14,1-12

Lectio - Vivere in questo mondo come figli del Padre
Fr. Egidio Palumbo
L’itinerario mistagogico di questa domenica di Pasqua si sofferma sulla nostra relazione filiale con Dio Padre, relazione che Gesù ha vissuto con fedeltà e in modo autentico e profondo (Gv 14,1-12). Per questo egli è la via che ci conduce al Padre (Gv 14,6) ed è colui che ci mostra il vero volto del Padre (Gv 14,9)...

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Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

La pagina del Vangelo di questa V domenica di Pasqua iniziava con queste paarole di Gesù rivolte ai suoi discepoli: "Non sia turbato il vostro cuore, abbiate Fede in Dio, abbiate Fede anche in me". Sono parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli durante l'ultima cena dopo aver compiuto il gesto della lavanda dei piedi nei confronti dei discepoli, inizia un lungo discorso, è il discorso d'addio, è il discorso del Maestro che affronta il processo, la passione, la morte, è il discorso del morente che si rivolge ai suoi, quasi a lasciare il suo testamento. Questo discorso lo abbiamo ascoltato durante il tempo della passione, ed ora lo riascoltiamo nel tempo dopo la Pasqua, perchè adesso non è soltanto la voce del Maestro che si avvia verso la morte, è la voce del Pastore che ha vinto la morte...


VI domenica di Pasqua
Prima lettura: At 8,5-8.14-17      Salmo: 65      Seconda lettura: 1 Pt 3,15-18              Vangelo: Gv. 14,15-21

Lectio - Accogliere la fonte e il modello dell'amore
Fr. Egidio Palumbo

L’itinerario mistagogico di questa domenica di Pasqua si sofferma ancora sulla nostra relazione filiale con Dio Padre, dove in questa relazione interviene un altro soggetto, un’altra presenza: lo Spirito Santo (Gv 14,15-21). Lo Spirito Santo è colui che ci aiuta ad entrare nella relazione con il Padre.
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Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

... Rigustiamo le parole di Gesù: "Se mi amate..."
E' un Dio che rischia sulla nostra libertà... Il Signore non vuole gente impaurita, scommette sulla nostra libertà, libertà di accoglierlo o di rifiutarlo... Solo chi è nella condizione così grande di poter accettare il rifiuto dell'altro può dire "Se mi amate..." Il se è davvero fondamentale...
E' come se dicesse: "Vedi, scopri quanto sia bello amare me"...


Ascensione del Signore
Prima lettura: At 1,1-11      Salmo: 46      Seconda lettura: Ef 1,17-23              Vangelo: Mt. 28,16-20

Lectio - Ascensione
Fr. Egidio Palumbo

Con la festa dell’Ascensione del Signore l’itinerario mistagogico del tempo pasquale si avvia alle sue tappe conclusive. L’Ascensione ci aiuta a contemplare il mistero pasquale del Signore e la nostra esistenza pasquale radicata in Lui, attraverso una prospettiva particolare: Dio, facendo risorgere il Cristo, lo ha costituito Capo della Chiesa e Signore della Storia.
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Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)
 
Oggi è la VII domenica del Tempo di Pasqua, ma è anche la domenica che celebra l'Ascensione del Signore... 
E' un termine che a noi dice poco, ma dovrebbe essere per noi non solo una festa di speranza, dovrebbe farci comprendere il senso della nostra vita cristiana, perchè Gesù che ascende in cielo non è altro che il risvolto di quello che celebriamo a Natale...
A Natale noi celebriamo che la Parola di Dio è discesa in mezzo a noi e si è fatta carne ed ha preso anche un nome. A Giuseppe e Maria viene detto che verrà chiamato Emmanuele, che tradotto in italiano significa "Dio con noi". Il breve passo del Vangelo di oggi si chiudeva con queste parole: "Ed ecco, io son con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"...





La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica celebra lungo l'anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito Romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito Ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. Tale periodo è caratterizzato dall'invito insistente alla conversione a Dio.  È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane

Le opere della penitenza quaresimale sono:

  • Il digiuno ecclesiastico: anche se limitato al Mercoledì delle ceneri e al Venerdì santo, esprime la partecipazione del corpo nel cammino della conversione e propizia l'astensione dal peccato.
  • L'astinenza dalle carni il venerdì: era al principio segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale.
  • La preghiera: La Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio. Preghiera individuale e comunitaria.
  • La carità: la Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c'è vera conversione a Dio senza conversione all'amore fraterno.
La chiesa insegna che queste opere devono essere compiute nella consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione, e non fine a se stesse.

Pagina  del sito  della Santa Sede 

  Quaresima 2011: Eucaristia come sacrificio di riconciliazione  
Sono lieto di poter presentare alle Chiese che sono in Italia il Sussidio informatizzato  di pastorale preparato dai competenti Uffici della Segreteria Generale della CEI.
Quest'anno si è ritenuto di non pubblicare un testo scritto, ma di offrire una specie di "miniera informatica" a cui tutte le diocesi e le parrocchie, e anche i singoli fedeli possano attingere, per costruire il proprio percorso di conversione, radicato nel territorio e nelle situazioni particolari delle nostre Chiese.
S.E. Mons. Mariano Crociata
Segretario  Generale della CEI


CENERE ED ACQUA
Riflessione di don Tonino Bello




CHE COSA È L’ICONA?

ICONA DI GESÙ “PANTOCRÁTOR” E MAESTRO



guida alla lettura dell'icona


a cura di Fr. Egidio Palumbo

 della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto


ICONA DELLA  RISURREZIONE O DELLA DISCESA AGLI INFERI



guida alla lettura dell'icona


a cura di Fr. Egidio Palumbo

 della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto





Suggerimenti, stimoli e materiali per catechisti, educatori, animatori, impegnati in una efficace comunicazione della fede.


Introduzione   -   digiuno   -   preghiera   -   elemosina   -   silenzio   -   perdono


RIFLESSIONI


Alla ricerca della verità del proprio essere

di Enzo Bianchi


Ogni anno ritorna la quaresima, un tempo pieno di quaranta giorni da vivere da parte dei cristiani tutti insieme come tempo di conversione, di ritorno a Dio. Sempre i cristiani devono vivere lottando contro gli idoli seducenti, sempre è il tempo favorevole ad accogliere la grazia e la misericordia del Signore, tuttavia la Chiesa – che nella sua intelligenza conosce l’incapacità della nostra umanità a vivere con forte tensione il cammino quotidiano verso il Regno – chiede che ci sia un tempo preciso che si stacchi dal quotidiano, un tempo “altro”, un tempo forte in cui far convergere nello sforzo di conversione la maggior parte delle energie che ciascuno possiede. E la Chiesa chiede che questo sia vissuto simultaneamente da parte di tutti i cristiani, sia cioè uno sforzo compiuto tutti insieme, in comunione e solidarietà.

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La Pasqua secondo Martini (pdf)

Dialogo tra mons. Gianfranco Ravasi e mons. Carlo Maria Martini (allora Arcivescovo di Milano):
LA PASSIONE, LA RISURREZIONE E GERUSALEMME.

 

... Se si vuol dire questo evento con il linguaggio d’oggi, bisogna partire da un’esperienza vissuta, di novità, di perdono, di speranza, di apertura di orizzonti, di chiarimento di senso, di vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, del perdono sulla vendetta. E tutto questo centrato sulla figura di Gesù, sul fatto della sua vittoria non solo sulla morte, ma anche sul senso della morte...
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Quaresima, tempo di grazia

di Cesare Falletti


La Quaresima per i cristiani è un periodo fondamentale, perché prepara alla festa di Pasqua, che è la Festa. Pertanto la Quaresima è un tempo di grazia del Signore: ricorda agli uomini che sono capaci, non da soli ma con la sua grazia, di poter contemplare la sua gloria, diventando capaci di arrivare a Pasqua e di guardare il volto del Risorto.
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Più forte della morte è l'amore

La contemplazione del Mistero Pasquale

di Mimì Caruso


Scrivere sul mistero pasquale nel suo duplice aspetto di dolore/gioia, morte/vita è piuttosto imbarazzante, visto che il mistero, in quanto tale non può essere pienamente compreso né tanto meno descritto, ma solo contemplato.Proprio in questo ci viene in aiuto la Chiesa che nella sua saggezza, ci guida opportunamente attraverso il tempo liturgico della quaresima e, quasi conducendoci per mano, ci prepara a vivere l’evento pasquale.

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"Il senso della Pasqua per chi non crede"

di Carlo Maria Martini

 

Mentre il Natale suscita istintivamente l’immagine di chi si slancia con gioia (e anche pieno di salute) nella vita, la Pasqua è collegata a rappresentazioni più complesse. È la vicenda di una vita passata attraverso la sofferenza e la morte, di un’esistenza ridonata a chi l’aveva perduta. Perciò, se il Natale suscita un po’ in tutte le latitudini (anche presso i non cristiani e i non credenti) un’atmosfera di letizia e quasi di spensierata gaiezza, la Pasqua rimane un mistero più nascosto e difficile...
 La domanda che mi faccio è: che cosa dice oggi a me, anziano, un po’ debilitato nelle forze, ormai in lista di chiamata per un passaggio inevitabile, la Pasqua? E che cosa potrebbe dire anche a chi non condivide la mia fede e la mia speranza?...
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MESSAGGI DALLE DIOCESI

Ma la Quaresima val ben una Lettera
Diego Andreatta

Una carrellata su trentatré testi di vescovi italiani sul cammino verso la Pasqua. Grande varietà di stili, poca attualità e ricerca di qualche via nuova.

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S.E. Rev.ma Mons. Dionigi Tettamanzi Arcivescovo di Milano

Appuntamenti, iniziative, sussidi e spunti di riflessioni per il tempo di preparazione alla Pasqua, che in Diocesi comincia domenica 13 marzo

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Pane,soldi, idoli: ecco le tentazioni (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Cesare  Nosiglia Arcivescovo di Torino

«Convertiti e credi al Vangelo»: è l’invito forte e diretto che accompagna l’imposizione delle ceneri nel primo giorno di Quaresima. La conversione esige un cambiamento sincero e profondo del cuore e della vita, il superamento della tiepidezza nell’amore verso Dio e il prossimo, l’impegno a superare quelle forme di auto-giustificazione e accondiscendenza, proprie della cultura evasiva e gaudente del nostro tempo, che fanno perdere il senso del peccato ed il bisogno di esserne liberati. La Quaresima è tempo di lotta e di vittoria sulle grandi tentazioni dell’uomo che Cristo stesso ha voluto provare...
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Quaresima di fraternità 2011
S.E. Rev.ma Mons. Franco Montenegro Arcivescovo di Agrigento

Auguro a tutti una buona Quaresima. Lo sarà se terremo gli occhi rivolti alla Croce, già resa luminosa dal fulgore della Pasqua, e il cuore aperto ai fratelli che il Signore affida al nostro amore.
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Abramo, nostro padre nella fede (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto
Nel messaggio per la Quaresima 2011, dedicato alla partecipazione del cristiano al mistero pasquale di Cristo, inaugurata con il battesimo, Benedetto XVI dice – a proposito del vangelo della guarigione del cieco nato - che Gesù “insieme alla vista, vuole aprire il nostro sguardo interiore, perché la nostra fede diventi sempre più profonda e possiamo riconoscere in Lui l’unico nostro Salvatore”. Questa crescita avviene in particolare mediante “l’ascolto attento di Dio”, che continua a parlare al nostro cuore con la Sua Parola di vita e così “alimenta il cammino di fede che abbiamo iniziato nel giorno del Battesimo”. Aprirsi alla fede e crescere in essa costituiscono, dunque, un dono e un impegno così importante che ho pensato di dedicarvi il messaggio per il cammino quaresimale di quest’anno, in comunione profonda con l’invito del Successore di Pietro, ponendomi alla scuola di Abramo, nostro padre nella fede (cf. Romani 4,12), insieme a Voi tutti che mi siete stati affidati.
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Verso la tua Parola guida il mio cuore
S.E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana Arcivescovo di Messina -  Lipari - S. Lucia del Mela

il tempo liturgico della Quaresima “viene” puntuale, sollecitandoci ad interrare in profondità il seme della Parola che abbiamo posto al centro della nostra azione pastorale e che sta “visitando” le nostre comunità ed invitandoci a percorrere rinnovati itinerari per vivere la realtà di un incontro particolarmente intenso con il Signore per una conoscenza sempre più autentica di Lui e delle sue “vie”. E’ mio vivo desiderio pormi accanto a voi per manifestarvi affettuosa vicinanza e condividere sentimenti e riflessioni che possono servire per la comune crescita nella santità.
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Il Signore Risorto, volto della speranza
S.E. Rev.ma Mons. Domenico Mogavero Arcivescovo di Mazara del Vallo

... Il tempo che stiamo vivendo mette a dura prova la nostra fede, perché contiene pochi segni di luce e molte ombre di crisi. Sembra quasi che, d’improvviso, sia venuta meno tutta la sicurezza che negli ultimi decenni abbiamo riposto nelle risorse e nelle conquiste dell’ingegno umano. Ci scopriamo fragili e indifesi, assaliti da ansie e timori, incerti su ciò che può riservarci il domani, appesantiti da una solitudine che non è affatto alleggerita dalle numerose persone che ci sfiorano.

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Ripartire dalla crisi (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Dante Lafranconi Arcivescovo di Cremona

... “Ripartire dalla crisi” significa impegnarsi nelle nostre comunità alla sobrietà per poi finalizzarla alla solidarietà. Nelle nostre parrocchie sono sempre più numerose le persone che si trovano a fare i conti con la povertà. Una povertà subita, non scelta, e che di evangelico ha ben poco. Una condizione che si affaccia per le mutate condizioni personali: perdita o riduzione del lavoro, sopravvenute difficoltà, quali malattie, rottura del legame coniugale.
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S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Fiorini Morosini Arcivescovo di Locri-Gerace

... Vi invito a non perdere mai la freschezza del vostro senso critico, che è generato proprio dalla speranza che portate dentro di cambiare le cose. Non venga meno il vostro coraggio di andare controcorrente. Se ciò avvenisse, noi perderemmo parte della nostra speranza. Perché sperare nel futuro, se voi pensate che per il nostro territorio non ci sarà futuro diverso? Ma in questo tempo quaresimale i due valori suindicati, senso critico e coraggio di essere diversi, vi portino anche a discutere su voi stessi, sulla vostra autenticità, sulla vostra coerenza nell’andare controcorrente...

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S.E. Rev.ma Mons. Karl Golser Arcivescovo di Bolzano-Bressanone

Quando ho saputo la diagnosi della mia malattia ho cercato di pregare con Gesù sul Monte degli Ulivi: "Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu" (Mc 14,36). Sappiamo che ci sono persone che dicono: “È solo una questione di destino”. Una tale posizione sarebbe espressione di un fatalismo cieco. Crediamo invece a un Dio che è amore, che ha progetti per la nostra salvezza. Questo mi ha portato a scrivere qualcosa sul difficile tema della Provvidenza divina, qualcosa sul disegno di Dio per la vita del singolo e sulla possibile risposta del singolo alla chiamata di Dio...
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Messaggio per la Quaresima
S.E. Rev.ma Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo di Trieste

Carissimi fratelli e sorelle, per il tempo santo della Quaresima, che la Chiesa ci offre come tempo da dedicare alla purificazione e alla conversione, ho ritenuto opportuno proporre alla vostra attenzione spirituale un messaggio che riguardasse le seguenti verità della nostra fede cattolica che professiamo quando recitiamo il Credo: aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Si tratta di verità fondamentali, che risultano, di fatto, quasi dimenticate o che vengono considerate irrilevanti o insignificanti...
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"Un viaggio dentro noi stessi"
S.E. Rev.ma Mons. Enrico Solmi Arcivescovo di Parma

«Noli foras ire in te ipsumredi…»: non volere uscire da te stesso, tornaci: nel profondo di te abita la Verità, ci ricorda Sant’Agostino delineando un chiaro itinerario fino a Pasqua. Abbiamo bisogno di entrare in noi stessi senza ingannarci, togliendo da noi quanto è di ostacolo ad una vera conversione. E’questo l’invito e l’augurio cha faccio a tutti, a partire da me stesso. La Grazia di questi giorni certamente ci accompagna.
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Ascolta Gesù!
S.E. Rev.ma Mons. Giovan Battista Picchierri Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie

Intervista immaginaria a Gesù su alcuni aspetti della condizione dell’uomo contemporaneo

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Mercoledì delle Ceneri

Prima lettura: Gl 2,12-18      Salmo: 50      Seconda lettura: 2Cor 5,20-6,2              Vangelo: Mt. 6,1-6.16-18


Con il mercoledì delle Ceneri, così detto per le ceneri che ci vengono imposte sul capo, iniziamo il periodo della Quaresima; questi quaranta giorrni che precedono il mistero pasquale, il mistero centrale della nostra fede.
La Chiesa ci invita a cogliere questi quaranta giorni come un tempo bello, propizio, in cui il Signore Dio ancora una volta ci vuole conquistare.
E' Lui che si avvicina a noi e ci seduce sempre...
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S.E. Rev.ma Mons. Franco Montenegro Arcivescovo di Agrigento

... Per tutti questi motivi la Quaresima è un invito alla speranza. Non posso, perciò, non augurarvi: Buona Quaresima, ma che sia già da ora illuminata dalla luce pasquale. Maria, donna del sabato santo - come la chiama Mons. Bello - ci guidi per mano in questo cammino che ci porta alle soglie della luce, di cui la Pasqua è la sorgente suprema.
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"L'autentica penitenza nasce solo dall'amore"

S.E. Rev.ma Mons. Angelo Scola Patriarca di Venezia

«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2Cor 6,2; cfr Is 49,8). «Passiamo in rassegna tutte le epoche del mondo e constateremo come in ogni generazione il Signore abbia concesso modo e tempo di pentirsi a tutti coloro che furono disposti a tornare a Lui», scrive nel primo secolo il quarto Papa, Clemente I, parlando degli araldi di penitenza Noè, Giona e i profeti (Ufficio del Mercoledì delle ceneri, Lettera di San Clemente I). Su questo atteggiamento di Dio si fonda la nostra speranza affidabile: la riconciliazione di Dio con l’uomo è resa possibile perché Colui che non aveva conosciuto peccato è stato fatto peccato. E, per pura grazia noi siamo diventati giustizia di Dio.


I domenica

Prima lettura: Gn 2,7-9; 3,1-7      Salmo: 50      Seconda lettura: Rm 5,12-19              Vangelo: Mt. 17,1-9



Omelia P. Alberto Neglia (audio)

Ogni anno nella prma domenica di quaresima la liturgia ci propone la lettura del brano del Vangelo che ci riporta le tentazioni di Gesù... vuol dire che ha un significato importante per il nostro cammino quaresimale riascoltare come Gesù risponde alle sollecitazioni del "divisore", di colui che lo vuole separare, distaccare dal cuore del Padre...

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Lectio - Con Gesù lottare per vivere
Fr. Egidio Palumbo

Iniziamo il cammino della Quaresima verso la Pasqua del Signore. È un “tempo propizio” che il Signore ci mette a disposizione per il rinnovamento della nostra vita. Perciò è tempo di conversione e di riconciliazione con Dio e con i fratelli; è tempo di preghiera, cioè di ascolto più assiduo e intenso della Parola; è tempo di digiuno per una maggiore sobrietà di vita; è tempo di maggiore attenzione agli altri, in particolare ai poveri, a coloro che sono stati impoveriti dall’egoismo e dall’ingiusta ricchezza degli altri.


II domenica

Prima lettura:
Gn 12,1-4      Salmo: 32      Seconda lettura: 2Tm 1,8b-10             
Vangelo: Mt. 4,1-11


Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

...Domenica scorsa si parlava di Gesù, l'uomo tentato, l'uomo sfigurato e oggi siamo invitati a contemplare Gesù l'uomo trasfigurato... il Suo volto è luminoso, è un volto di sole, una luce immensa che riscalda, che illumina. Credo che sia bello richiamare le due immagini perchè ci aiutano a capire il senso del nostro cammino quaresimale perchè come Gesù anche noi... il Suo cammino è anche il nostro...
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Lectio - Guidati dalla Luce del suo Volto
Fr. Egidio Palumbo

Prosegue il cammino quaresimale con la contemplazione del Cristo trasfigurato (Mt 17,1-9). È una pagina evangelica che la liturgia pone in corrispondenza ideale con il Cristo provato e uscito vincitore dalla tentazione (Mt 4,1-11: il vangelo di domenica scorsa); come a dire: colui che è provato è colui che è trasformato interiormente dall’azione dello Spirito...

III domenica

Prima lettura: Es 17,3-7      Salmo: 94/95      Seconda lettura: Rm 5,1-2.5-8              Vangelo: Gv. 4,5-42

Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)

... Il non conoscere la Sacra Scrittura di fatto significa non conoscere il Signore, c'è uno stretto legame...
Il cammino quaresimale si divide in due parti: le prime due domeniche ci concentriamo su Gesù, lo contempliamo e lo guardiamo come proposta di umanità, un'avventura che profuma di eternità, una vita provata che si spende nell'amore. A partire da questa domenica, per tre domeniche, siamo invitati noi a confrontarci, davanti al Signore, per imparare a dare una risposta... nella notte di Pasqua...
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Lectio
Fr. Egidio Palumbo

L’itinerario della quaresima è un itinerario battesimale-crismale, che nel ciclo A dell’anno liturgico viene espresso dai tre grandi segni dell’evangelo di Giovanni: il segno dell’Acqua Viva (Gv 4,1-42) – è il vangelo di questa domenica –, il segno della Luce (Gv 9,1-41) con il discorso che lo spiega (Gv 10), il segno della Vita Nuova (Gv 11). Gli altri quattro segni, che troviamo sempre nel vangelo di Giovanni, sono: il segno delle Nozze (Gv 2,1-12), il segno del Tempio-Corpo (Gv 2,13-23), il segno del Pane di Vita (Gv 6,1-15) con il discorso che lo spiega (Gv 10), il segno dell’Unzione di Betania (Gv 12,1-11)...

IV domenica

Prima lettura: 1Sam 16,1.4.6-7.10-13      Salmo: 22      Seconda lettura: Ef 5,8-14              Vangelo: Gv. 9,1-41

Omelia P. Alberto Neglia (audio)

... La liturgia di questo tempo quaresimale ci sta facendo contemplare il volto del Signore Gesù: Gesù tentato... Gesù trasfigurato... Gesù acqua viva...
Oggi si presenta a noi sotto il simbolo della luce, ce lo dice esplicitamente: "Io sono la luce del mondo" ...
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Lectio - L'itinerario di fede dell'uomo nato cieco
Fr. Egidio Palumbo
Continua l’itinerario della quaresima con la pagina evangelica che traccia l’itinerario di fede dell’uomo nato cieco (Gv 9). Anche questo itinerario, come quello percorso dalla Samaritana, evidenzia la qualità battesimale-crismale della vita cristiana, la proposta di uno stile di vita alternativo, radicato nella morte e risurrezione del Signore e nel dono del suo Spirito...

V domenica

Prima lettura: Ez 37,12-14      Salmo: 129      Seconda lettura: Rm 8,8-11              Vangelo: Gv. 11,1-45

Lectio - L'itinerario di fede della comunità di Betania
Fr. Egidio Palumbo
Continua ancora il cammino della quaresima con la pagina evangelica che traccia l’itinerario di fede della comunità di Betania, rappresentata da Lazzaro, Marta e Maria (Gv 11,1-45): una comunità di fratelli e di sorelle. Ritorna anche qui, questa volta accentuata dalla dimensione comunitaria e fraterna, la qualità battesimale-crismale della vita cristiana, un vivere cristiano differente, fondato nella risurrezione del Signore e nel soffio del suo Spirito...

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Omelia P. Aurelio Antista (audio)
V tappa del nostro itinerario verso la Pasqua del Signore. Domenica prossima, con la domenica delle Palme, saremo introdotti nella grande settimana della nostra Fede in cui celebreremo il mistero della passione, morte e resurrezione di Gesù. Quindi siamo davvero vicini alla Pasqua. L'itinerario che la Chiesa ci ha fatto fare in queste domeniche è quello battesimale, itinerario in cui siamo stati condotti a riscoprire il senso, l'evento, la pregnanza del nostro battesimo...


SETTIMANA SANTA


Lectio - In cammino verso la Pasqua
Fr. Egidio Palumbo
Inizia la settimana santa, la “grande settimana”, la settimana più importante dell’anno liturgico, che ci conduce verso la Pasqua. Essa si apre con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore. In questa domenica facciamo memoria-attualizzazione dell’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme (Mt 21,1-11), seduto su un’asina e un puledro, e non su un cavallo, perché il cavallo era utilizzato per la guerra. Gesù viene acclamato come il Re-Messia, colui che viene a visitarci nella mitezza e nella pace: per questo è seduto su un’asina e su un puledro...

domenica delle Palme 

Prima lettura: Is 50,4-7      Salmo: 21      Seconda lettura: Fil 2,6-11              Vangelo: Mt. 26,14-27,66

Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)
 
Ascolteremo ancora il racconto della passione del Signore nel giorno del venerdì santo...
Vi vorrei dare un piccolo compito in questi giorni che fanno parte della settimana santa, santa perchè la santità di Dio ci viene incontro, quel velo del tempio che si squarcia dall'alto in basso ci dice come Dio  ormai è leggibile e ci è dato di poter entrare in contatto con la santità di Dio, con la vita di Dio e questo Dio che in Cristo Gesù, in Colui che è stato crocifisso, non ha più nessun segreto, è un amore che si lascia toccare, che ci invade, una pienezza d'amore, un diluvio d'amore... In questi giorni allora apriamo il Vangelo di Matteo e cominciamo a leggerlo, cercando di essere attenti ad alcuni personaggi... cercando di capire dove avviene il tradimento, dove è nascosto...

Giovedì Santo
(Messa Crismale)
Prima lettura: Is 61,1-3.6.8-9      Salmo: 88      Seconda lettura: Ap 1,5-8              Vangelo: Lc. 4,16-21

 (Messa in Cena Domini)
Prima lettura:
Es 12,1-8.11-14      Salmo: 115      Seconda lettura: 1Cor 11,23-26             
Vangelo: Gv. 13,1-15

Non spegniamo lo Spirito!
Non neghiamo la profezia! (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto

... Lo “spengimento mediocre dei credenti, dediti al piccolo cabotaggio, mentre negano la profezia” può riguardare, insomma, tutti, specialmente noi pastori, che pure dovremmo proporci come guide affidabili del popolo a noi affidato, fari nella notte, lampade poste a illuminare la via. Il rischio è che non scorra più limpida attraverso di noi l’acqua salutare del Vangelo, e che possa un giorno venirci imputato di essere stati conniventi con una grandezza mondana, con un potere malato, con la dittatura dell’apparenza. Quanto vorrei chiedere al Signore per me e per tutti noi, carissimi fratelli presbiteri e diaconi, è pertanto una più grande libertà di cuore, una lungimiranza veramente evangelica, una capacità di pensare in grande, per sognare il sogno di Dio ed essere pronti a pagare il prezzo più alto perché esso prenda corpo nella vita degli uomini...

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Omelia P. Alberto Neglia (audio)

Abbiamo ascoltato la Parola del Signore. La prima lettura presa dal libro dell'Esodo che ci ricorda l'evento del passaggio del Signore Gesù e della liberazione del suo popolo dalla schiavitù dell'Egitto... Poi abbiamo ascoltato il brano di Paolo ai Corinzi ed è come se Paolo volesse fare una consegna anche a noi... mette in evidenza il senso profondo di tutto il vissuto di Gesù, il culmine, il vertice a cui tende tutta la vita... ci dice che nella notte in cui veniva tradito... non si tira indietro... continua ad amare. Questo è il senso di tutta la sua vita, per questo è venuto, per abbracciare questa carne, questa debolezza nostra e farla sua, non abbandonarla più e segnarla di questo mistero d'amore...

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Una vita data liberamente e per amore


di Enzo Bianchi

... Due azioni diverse, due mimi sacramentali, due segni che narrano la stessa realtà: Gesù offre la sua vita e, liberamente e per amore, va verso la propria morte facendosi schiavo. Per questo, come al gesto eucaristico, così anche al gesto della lavanda fa seguito il comando: “Come io ho lavato i piedi a voi, così fate anche voi”. E la chiesa, se vuole essere chiesa del Signore, così deve fare in obbedienza al suo mandato: spezzare il pane, offrire il vino, lavare i piedi nell’assemblea dei credenti e nella storia degli uomini.

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Venerdì Santo (Passione del Signore)


Prima lettura: Is 52,13-53,12      Salmo: 30      Seconda lettura: Eb 4,14-16; 5,7-9              Vangelo: Gv. 18,1-19,42



Omelia P. Gregorio Battaglia (audio)
 
Ogni anno ritorniamo a riascoltare questo racconto della passione del Signore e oggi lo vogliamo ascoltare con lo stesso atteggiamento di Pietro.Pietro è il discepolo che vorrebbe seguire Gesù, è innamorato di Gesù, Pietro ha detto al Maestro: "lontano da te dove si può andare?". Glielo aveva detto con il cuore e con la mente, e noi come Pietro chissà quante volte abbiamo ripetuto il nostro credo: "Signore io ti credo, Signore io ti voglio seguire".Penso che sia importante riascoltare questo racconto della passione e sostare di fronte alla croce per essere abbracciati dal Signore, per riscoprire la forza di questo amore, un amore che è capace di sostenere anche le nostre paure, i nostri tradimenti, il nostro venir meno, i nostri compromessi, tutto quello che fa parte di questo cammino di fede che ci impegna ad essere coerenti con il Signore in cui crediamo, che vogliamo ascoltare e che diciamo di seguire. Eppure nella vita pratica di ogni giorno diventa difficile...

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Buona notizia per i peccatori


di Enzo Bianchi


Giorno severo è il Venerdì santo per i cristiani, ricorrenza percepita come l’”antifesta”, giorno ancora capace di isolare tragicamente la passione e la morte di Gesù rispetto alla sua risurrezione. Quando i cristiani vanno al loro Signore, sempre sono ricondotti all’unico evento della passione-morte-risurrezione, ma oggi è la passione culminata nella morte che è meditata, pensata, celebrata: è la croce che domina con la sua ombra la liturgia e che con il suo imporsi rimanda alla risurrezione solo come speranza, come attesa. Singolarità della fede cristiana l’avere come annuncio centrale il Signore crocifisso e individuare nella crocifissione di Gesù di Nazaret il racconto più epifanico di Dio...

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Si fece buio... gridò a gran voce ed emise lo spirito
S.E. Rev.ma Mons. Dionigi Tettamanzi Arcivescovo di Milano

... Il morire di Gesù è preceduto ancora una volta dalla preghiera. Egli muore non imprecando, ma pregando: “Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito”. Qui l’evangelista Matteo non riporta nessuna formula di preghiera. Ci piace però pensare che Gesù abbia continuato in un crescendo unico il suo abbandonarsi fiducioso a Dio, il suo affidarsi filiale al Padre. Lo attesta Luca quando pone sulle labbra di Gesù le parole “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). Quel “fare la volontà del Padre” che è stata in tutta la sua vita la vera fame e sete di Gesù tocca ora il suo vertice, come rileva l’evangelista Giovanni: “È compiuto!”(Gv 19,30).
È questo il momento della luce in tutto il suo fulgore, è il momento della vittoria sulle tenebre del peccato. E la luce è la vita stessa di Cristo in quanto dono d’amore al Padre e all’umanità; è la liberazione dal male, è la riconciliazione con Dio, è la comunione di vita con il Signore...
Tenebre e luce: e noi da che parte stiamo? Che cosa ci offre e ci chiede Cristo crocifisso?



Sabato Santo

Silenzio di Dio, silenzio dell'uomo


di Enzo Bianchi


Può apparire paradossale parlare del sabato santo perché per i cristiani è un giorno contrassegnato dal silenzio, un giorno che potrebbe apparire “tempo morto”, svuotato di senso. Anche i vangeli tacciono su questo “grande sabato”: il racconto della passione di Gesù si arresta alla sera del venerdì, all’apparire delle prime luci del sabato e riprende solo con l’alba del primo giorno della settimana, il terzo giorno, appunto. Giorno vuoto, dunque? Nella tradizione cristiana occidentale, il sabato santo è l’unico giorno senza celebrazione eucaristica, l’unico giorno restato “aliturgico”, senza celebrazioni particolari: tacciono le campane, non ci sono fiammelle accese nelle chiese spoglie, né canti… Anche la preghiera dei cristiani si fa silenziosa ed è carica soprattutto di attesa: attesa di ciò che muterà profondamente ogni cosa, ogni storia...

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Sabato Santo: il giorno del silenzio


Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”, nel quale si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo; al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.
Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo; se nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.

L'angoscia di una assenza. Meditazioni sul Sabato Santo del cardinal Joseph Ratzinger

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