La prima terapia è il tempo
Ecco di seguito una sorta di
decalogo propedeutico alla terapia sulle dipendenze affettive.
- Accettare se stessi completamente,
pur nella consapevolezza che bisogna cambiare parti di sé.
- Accettare gli altri per come sono,
senza volerli cambiare per appagare i propri bisogni.
- Avere coscienza dei propri
sentimenti e atteggiamenti in ogni aspetto della propria vita.
- Amare ogni aspetto della propria personalità senza cercare nella
relazione il valore di noi stessi.
- La propria autostima deve essere
sufficiente a permettere di godere della compagnia dell’altro sesso, che
vanno accettati per come sono. Non è necessario che qualcuno abbia bisogno
di noi per sentirci bene.
- Bisogna permettere a sè stessi di
essere aperti e fiduciosi con le persone giuste. Bisogna permettere ad
altri di conoscerci a livello profondo senza però permettere lo
sfruttamento da parte di chi non è interessato alla nostra felicità.
- Porsi la domanda se la relazione
che si stà vivendo è idonea per noi, se permette di sviluppare le nostre
potenzialità.
- Se tale relazione ci distrugge
bisogna avere la capcità di interromperla senza cadere in una sorta di
stato depressivo. Fondamentale è la presenza di un gruppo di sostegno di
amici e di interessi sani che ci permettono di superare la crisi.
- Porre la propria serenità al
centro di tutto. Lotte, drammi, caos non hanno nessun fascino se non sono
finalizzate al raggiungimento della propria serenità.
- Adottare l’aforisma : “Amarsi non
è guardarsi l’un l’altro,ma è guardare insieme nella stessa direzione”.
L’aforisma và inteso nel senso che la relazione deve avvenire fra persone
che condividano simili valori, interessi ed obiettivi.
- Aspettare che il grande medico “il
tempo” sani qualsiasi ferita. Sta a noi dare il “giusto tempo.
Dott. Roberto Cavaliere
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