Che guaio non capirsi, uno spreco assurdo
di materia prima pura,
un inquinamento sgarbato al buon senso.
Peggio se i pensieri dei due incomprendenti
erano magari collimanti e potevano armonizzarsi.
La prima regola dell’amore è proprio la volontà di amare,
cioè la determinazione a difendere con attenzione e metodo,
con forza e volontà i propri sentimenti migliori
che sono dedicati all’altro.
Per affermarli con positività.
Le incomprensioni vengono dalla fretta,
dall’egoismo, dall’arroganza, dalla testardaggine,
dalla stupidità, dalla superficialità.
Tutti ingredienti del non amore;
l’amore non ammette fretta, egoismo, arroganza,
testardaggine, stupidità, superficialità.
Quando ci innamoriamo dobbiamo stabilire una regola
che scatta automaticamente; quella della prova del nove,
per evitare malintesi e doppi sensi:
chiediamo almeno tre volte perché e nel dubbio assolviamo.
Poi ho scoperto un altro segreto.
Dimentichiamo in fretta quasi tutto
e ricordiamo bene poche realtà,
per dedicarsi con nitidezza a quello che conta veramente.
Non costruiamo teatrini che esistono
solo nella nostra mente che ci è scappata di mano.
Parlare è il metodo migliore
per essere sempre al corrente di tutto
e aprirsi allo scoperto;
parlare evita la incomprensioni solo
se l’estensione del dialogo è a tutto campo.
Cercate il dialogo, non accettate un monologo;
se l’altro non parla o parla meno è egoista, non sa amare.
|