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Cattivi dormitori di tutte le età, unitevi! Ogni notte circa 52 italiani su cento si rigirano nel letto. Perché non dormono, o dormono male o dormono troppo poco. La colpa? Lo stress, la tensione nervosa, il lavoro, i colleghi, l'amore... Ma colpevoli possono essere anche disturbi come reumatismi, le difficoltà digestive o respiratorie, il russamento, una cena troppo abbondante. Non ultimo, un bicchiere di troppo di... coca-cola (con tutta la caffeina che contiene)! Risultato: ore e ore a rigirarsi nel letto, alla ricerca della giusta posizione. Le conseguenze: dopo la prima notte in bianco, il pensiero creativo comincia ad alterarsi; dopo due, anche l'attività mentale quotidiana va in tilt. Più notti a occhi aperti, invece, richiedono la visita di un esperto. Che vi potrà restituire le chiavi di un buon riposo.I disturbi del sonno vengono classificati, a grandi linee, in tré gruppi: le dissonnie (alterazioni della quantità, della qualità e ritmo del sonno), le parasonnie (fenomeni che insorgono durante lo stato di sonno) e i disturbi associati a malattie mediche o psichiatriche. L'insonnia, che stando alla casistica colpisce due italiani su 4, si colloca nel primo gruppo insieme all'ipersonnia, che è il suo opposto. Quando non dipende da patologie mediche o psichiatriche, il fatto di dormire troppo o troppo poco è spesso il frutto di comportamenti scorretti o di errate convinzioni su come "deve" essere un "buon" sonno.
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