SEMIOTICO
vs SIMBOLICO 3/6
E’ possibile quindi scomporre le unità del piano dell’espressione e del contenuto in parti più piccole: rispettivamente fonemi e sèmi. Queste parti più piccole vengono generalmente chiamate figure. Quindi i fonemi saranno le figure del piano dell’espressione, mentre i sèmi saranno le figure del piano del contenuto. Qual è la differenza fra significanti e significati da un parte, e figure dall’altra? La differenza è che un significante o un significato hanno sempre un corrispettivo sull’altro piano. Per esempio, se prendo il significante /cane/ questo ha sempre un significato corrispondente nel piano del contenuto (“cane”), e viceversa. Se prendo una figura, invece, questa non ha un corrispettivo sull’altro piano. Per esempio, se prendo il fonema /n/ questo non ha un significato equivalente sul piano del contenuto. La stessa cosa vale per i sèmi. Questa particolarità delle figure si esprime dicendo che le figure sviluppano solamente funzioni omoplane. Ciò significa che esse hanno rapporti (di opposizione) solo con le figure del loro stesso piano. Per esempio, i sèmi si oppongono fra di loro (“cane” si oppone a “gatto”, “topo”, “lavastoviglie”, ecc.), ma non hanno rapporti con gli elementi del piano dell’espressione. Significanti e significati, invece, sviluppano sia relazioni omoplane (/cane/ si oppone a /pane/, a /rane/, ecc.), sia eteroplane (/cane/ corrisponde a “cane”). |
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