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chiesa di San Giorgio |
Purtroppo poche ed
occasionali sono state le ricerche effettuate nel territorio di Osini alla
ricerca della sua origine. In base ai pochi reperti trovati nel territorio
per quando riguarda il periodo IV - VIII sec. a.c una presenza punica è
testimoniata dal ritrovamento di monete in località "Interassas" (Passo
di San Giorgio). Successivamente
riguardo al periodo Romano furono ritrovati, ciò fu riferito nel 1845 dal
Padre V Angius, in località "Su Casteddu" (sopra il Passo di San Giorgio),
delle medaglie di vari imperatori. Nel 1875 fu ritrovata a Osini in
una sepoltura col suo cadavere una lancia Romana. Sempre nel Passo Di San
Giorgio furono ritrovati materiali archeologici di vario tipo risalenti
tutti alla ceramica romana. Pochi sono stati invece i ritrovamenti nella
vallata del Taccu. Il risultato è quello di un luogo scarsamente
romanizzato. Il fatto che nella località "Su Casteddu" vi siano i resti di
una probabile postazione militare sembra però confermare l'effettiva
presenza dei romani nella zona.
La nascita del paese vero e proprio è da attribuire all'età tardo-antica e
medioevale in seguito all'abbandono dei villaggi costieri di origine punica
e romana, tra il IV e il XII secolo a cause delle incursioni barbariche,
unendosi alle popolazioni gia insediate nella zona e costituendo le
cosiddette "biddas".
Le prime fonti documentate che trattano di Osini risalgono al 1217.
Veramente si parla del paese di Osono, ma si ipotizza che corrisponda a
Osini. Tale manoscritto narra che gli abitanti di Osini contribuivano alle
rendite concesse ai giudici calaritani dal vescovo della diocesi di Suelli,
diocesi che si estendeva fino a ricomprendere l'attuale Ogliastra. I paesi
ogliastrini appartenevano alla "curadoria" di Ogliastra la quale a sua volta
faceva parte del Regno Giudicale di Calari.
Dal 1258 in poi, in seguito ad una sconfitta del sovrano Guglielmo di Cepola,
il Giudicato di Calari venne smembrato e così la curadoria di Ogliastra
passò sotto il dominio di Giovanni Visconti, re o giudice di Gallura. Pochi
anni dopo, nel 1288 il Re di Gallura, allora Nino Visconti fu sconfitto dai
Pisani e Osini divenne un paese oltremarino della Repubblica di Pisa.
L'arrivo dei Pisani coincise con l'aumento indiscriminato delle tasse. Se si
analizzano i documenti e si rapporta la popolazione dei singoli abitati alla
tassazione esistente si evince che Osini era senza dubbio un paese di un
certa importanza. Infatti mentre Osini doveva versare XV libre, Gairo ne
versava VII e Ulassai XIII.
Otto anni dopo i Pisani dovettero cedere L'Ogliastra alla Corona D'Aragona.
Le tasse pero rimasero le stesse e a peggiorare la situazione fu il fatto
che gli Ogliastrini dovettero partecipare al fianco del proprio feudatario
ad una guerra contro il Regno Giudicale D'Arborea. Tutto questo portò ad una
sommossa generale del popolo Ogliastrino nei confronti della politica regia
che continuava ad aumentare ulteriormente le tasse. A peggiorare la
situazione vi era la tassa destinata al potere ecclesiastico, la "decima" la
quale colpiva tutti i prodotti ottenuti dalla terra. Tale tassa era
destinata ai parroci e canonici prebendati.
Osini apparteneva ancora alla diocesi di Suelli la quale però in seguito fu
soppressa e unita all'Archidiocesi cagliaritana. La lontananza della sede
arcivescovile provocò dal punto di vista religioso gravi conseguenze. Si
pensi che per ben 79 anni a Osini e Gairo non si amministrò il sacramento.
Questo portò il clero e i fedeli del posto ad una totale indifferenza nei
confronti del potere centrale il quale pensava esclusivamente ad incassare i
versamenti dei fedeli che continuamente si rifiutavano di versare le decime.
Le documentazioni rivelano che il potere ecclesiastico dovette addirittura
rivolgersi alla congregazione romana e allo stesso pontefice per indurre gli
Ogliastrini al versamento di quanto dovuto.
Se si analizzano le chiese di Osini si può trarre un'immagine di quella che
potevano essere le condizioni in cui vivevano gli Osinesi. Una economia
povera e a peggiorare la situazione vi erano le malattie e le carestie.
Infatti La popolazione in dieci anni diminuì del 60% passando dai 170
abitanti del 1680 a soli 60 abitanti nel 1688. Le condizioni cominciarono a
migliorare solamente con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme
introdotte dai Piemontesi.
Non si può non dimenticare che a Osini fu costruita una delle prime chiese
dell'Ogliastra. Essa fu costruita in onore di San Giorgio vescovo.
Documentazioni risalenti al 1606 si riferiscono proprio a questa chiesa
sorta "ai piedi della montagna di San Giorgio". La leggenda narra che il
Passo di San Giorgio sia stato creato con un colpo di spada da parte di san
Giorgio per permettergli il passaggio da Suelli a Osini. |
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