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la denuncia è datata
12 novembre 2003  clicca sulla pallina la denuncia integrale ed in originale
e-mail ricevute il 7 novembre 2003 
e il 10 novembre 2003 clicca sulla pallina i 3 messaggi ricevuti prima dell'inoltro della mia denuncia e che fortunatamente salvai, gli altri li cestinai

La denuncia

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REGIONE CARABINIERI CAMPANIA

Stazione di Torre Annunziata

 

VERBALE di ricezione di denuncia querela orale presentata da:

FRATERNO Giovanni fu Pasquale, nato a Torre Annunziata il 12 febbraio 1956, ivi residente alla via Dei Mille nr.19, coniugato, professore.

 

L'anno 2003 addì 12 del mese di novembre, in Torre Annunziata presso gli Uffici della Stazione Carabinieri, alle ore 11.30.

 

Avanti al sottoscritto Ufficiale di P.G. Maresciallo Ordinario BANI Lorenzo, effettivo al reparto in intestazione, è presente il sig. FRATERNO Giovanni, in rubrica generalizzato, il quale denuncia quanto segue:

 

" Premetto che sono insegnante di "Sistemi-Informatica" presso l'Istituto I.T.I. "G. Marconi" di Torre Annunziata presso la Traversa Siano.

 

Attualmente insegno alle classi - e della sezione "F" della citata scuola.

 

Dal giorno 4 novembre, data in cui mi ammalavo e quindi non mi recavo più presso l'istituto, cominciavo a ricevere, mediante posta elettronica, decine di messaggi e-mail, nei quali, alcuni miei alunni esprimevano affetto, stima e solidarietà nei miei confronti, non richiesti e che non riuscivo a spiegarmi.

 

Molti di questi messaggi sono stati da me cancellati in quanto non riuscivo a capirne le motivazioni.

 

Il giorno 7 novembre, al termine della malattia, passeggiando per strada, alcuni studenti mi facevano capire che avevano messo delle firme su di un documento che mi riguardavano.

 

A questo punto davo più importanza alle e-mail che ricevevo.

 

Infatti salvavo e conservavo tre di queste e-mail.

 

La mattina di lunedì 10 novembre, alle ore 11.00 circa, venivo convocato in Presidenza con il preside che mi mostrava da lontano senza farmelo leggere e senza consegnarmelo, un documento controfirmato da molte persone, con il quale lo stesso preside mi riferiva che erano state mosse delle accuse nei miei confronti da parte di tutti i miei alunni.

 

Mi diceva che mi avrebbe dato copia di questo documento il giorno successivo.

 

Nell'occasione il preside non faceva alcun accenno al tipo di accuse che mi sarebbero state rivolte.

 

Durante la conversazione io ribadivo più volte che si poteva trattare di uno scritto da parte di studenti che non volevano studiare e quindi c'era una situazione di strumentalizzazione, segnalando già in quella sede che io avevo ricevuto delle e-mail in cui veniva espressa solidarietà e stima nei miei confronti così come era successo per strada.          

 

Subito dopo la conversazione con il preside, a poche centinaia di metri dalla scuola, senza alcuna sollecitazione, due miei studenti che si trovavano a bordo di un ciclomotore parcheggiavano e mi fermavano.

 

Gli stessi mi dicevano che non stavano capendo niente di che cosa stava succedendo e che gli avevano detto di firmare, quindi loro avevano firmato.

 

Per evitare di influenzare i due ragazzi, senza porgergli domande, mi allontanavo salutandoli affettuosamente.

 

I due giovani alunni sono XXXXXXXXXX Xxxxxxxx e XX XXXXX Xxxxxxxxx, entrambi della 4°F.

 

Dal giorno di lunedì non sono più stato a scuola nè ho più sentito il preside o altre persone in merito ai fatti di cui sopra.

 

Sia ieri alle ore 12.00 circa che oggi, sono venuto presso questi Uffici per denunciare l'accaduto.

 

Produco copia delle e-mail scaricate e stampate, complete di header, dalle quali si può riscontrare quanto sopra riferito.

 

Preciso inoltre che tali e-mail si possono ancora trovare sul server di posta di Libero e sono consultabili via Internet accedendo con la mia password sul mio indirizzo di libero.it

 

Per tutti i reati ravvisabili nei fatti sopra esposti, intendo presentare querela con espressa richiesta di punizione di tutti coloro che saranno ritenuti responsabili.

 

Dal che è verbale.

 

F.L.C.S. in data e luogo di cui sopra.

 

firmato: Fraterno Giovanni e Lorenzo Bani


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