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L'ottava memoria

( presenti altri 2 impiegati, l'addetto al terminale dell'Ufficio Registro Generale del Palazzo di Giustizia di Torre Annunziata, intorno alle ore 9.10 di martedi 25 gennaio 2005, riferisce che a distanza di circa 5 mesi dal mio inoltro della presente memoria, quest'ultima non è stata ancora registrata e che può essere che sia stata smarrita )
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Al Ministro dell’Istruzione

    dell’Università e della Ricerca

    onorevole Letizia Moratti

    (il presente documento segue quello datato 9 febbraio 2004,

     quello datato 9 settembre 2004, quello datato 10 settembre 2004,

     e quello datato 11 settembre 2004)

 

Alla Procura della Repubblica

      del Palazzo di Giustizia

      di Torre Annunziata

 

 

oggetto: ottava memoria, ovvero segnalazione, da parte del denunciante, dell’importanza di 2 episodi a suo tempo già comunicati, episodi che invece non vengono per niente nemmeno citati nel provvedimento di archiviazione del procedimento giudiziario n.10500/03, provvedimento di archiviazione a firma del pubblico ministero dott.ssa Immacolata Sica.

 

 

 

Il sottoscritto Fraterno Giovanni, nato a Torre Annunziata il 12 febbraio 1956 ed ivi residente alla via Dei Mille n.19, ingegnere e professore di ruolo di SISTEMI-INFORMATICA presso l' I.T.I. "Marconi" di Torre Annunziata (Napoli), dopo aver finora esattamente presentato una denuncia datata mercoledi 12 novembre 2003, una prima memoria datata venerdi 16 gennaio 2004, una seconda memoria datata lunedi 9 febbraio 2004, una terza memoria datata mercoledi 3 marzo 2004, una quarta memoria datata giovedi 2 settembre 2004, una quinta memoria datata giovedi 9 settembre 2004, una sesta memoria datata venerdi 10 settembre 2004, e una settima memoria datata sabato 11 settembre 2004

 

                                                                    SEGNALA

 

che in questo scritto dettaglierà quanto anticipato al punto 4, al punto 5 e al punto 6 della quinta memoria, ovvero:

 

a) che, a differenza di quanto si capisce dalla lettura della richiesta di archiviazione del procedimento in oggetto, nella denuncia di mercoledi 12 novembre 2003, non faccio solo riferimento a svariati messaggi di posta elettronica, ma anche ad un episodio importantissimo, episodio in cui uno dei due protagonisti minorenni mi dice dispiaciuto la frase gravissima, e che solo un minorenne circuìto è autorizzato a dire, ovvero la frase: “Professore, non stiamo capendo niente, ci hanno detto di firmare e noi abbiamo firmato”

 

b) che è altrettanto bizzarro il fatto che, sempre nella richiesta di archiviazione del procedimento in oggetto, non si faccia nemmeno alcun cenno ad un altro importantissimo episodio, ovvero quello avvenuto in data giovedi 26 febbraio 2004, con una mamma che appunto mi dice la frase: “Professore, mio figlio l’hanno costretto a firmare”, peraltro detta ad un incontro scuola famiglia, peraltro detta in pubblico, ed infatti fu ascoltata da altre persone, e per esempio le persone da me più avanti segnalate.

 

Con riferimento al primo episodio, rispetto a quanto già riportato nella denuncia di mercoledi 12 novembre 2003, posso aggiungere che l’incontro con i due miei studenti Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx e Xx Xxxxx Xxxxxxxxx (entrambi della classe 4F, e per l’anno scolastico corrente, in 5F):

 

- avvenne appunto intorno alle ore 11.30 di lunedi 10 novembre 2003 a Torre Annunziata lungo corso Vittorio Emanuele III all’altezza della svolta per via Cavour mentre io mi dirigevo a piedi verso casa, e quindi in direzione Torre del Greco

 

- che il suddetto incontro avvenne appena dopo quello che si svolse in presidenza con il dirigente scolastico dott. Antonio D’Elia, colloquio durante il quale, senza purtroppo riuscirci, tentai, più di una volta, di far capire a quest’ultimo, avendo le prove, che quel documento, con (finte) accuse gravi, fatto sconsideratamente firmare a dei ragazzini minorenni senza il consenso dei genitori e tutori, poteva rivelarsi carico di conseguenze, palesando, già allora, l’ipotesi che fosse in atto una situazione di strumentalizzazione, o che più semplicemente doveva trattarsi di una burla

 

- che i due studenti, prima del suddetto incontro, procedevano invece in direzione opposta rispetto alla mia, e quindi in direzione Pompei, su di un motorino guidato da Xx Xxxxx Xxxxxxxxx, mentre dietro era invece seduto Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx

 

- che i due suddetti studenti furono loro a riconoscermi e a farmi capire di fermarmi, ed infatti, appena mi videro, prima frenarono e poi parcheggiarono il motorino, quindi si avvicinarono a me dandomi entrambi la mano per salutarmi e quasi per scusarsi, scusarsi perché evidentemente dispiaciuti per la firma che gli avevano sconsideratamente detto (se non addirittura costringendoli con le minacce e/o la forza) di apporre, firma su di un documento con accuse che probabilmente non avevano nemmeno letto

 

- che chi disse la frase: “Professore, non stiamo capendo niente, ci hanno detto di firmare e noi abbiamo firmato” (in dialetto torrese), fu lo studente Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, con Xx Xxxxx Xxxxxxxxx che, subito dopo, annuendo con la testa, aggiunse: “Professore, è vero”

 

- che subito dopo li salutai entrambi (e nuovamente porsero loro a me la mano per salutarmi), ma prima li tranquillizzai più o meno con la frase: “Non state a preoccuparvi, vedrete che presto anche il Preside capirà che si tratta di una burla”.

 

Con riferimento al secondo episodio, rispetto a quanto già riportato nella mia terza memoria di mercoledi 3 marzo 2004, posso aggiungere che la frase: “Professore, mio figlio l’hanno costretto a firmare”, detta a me dalla mamma dello studente Xxxxxxx Xxxx (della classe 4F, e per l’anno scolastico corrente, in 5F) giovedi 26 febbraio 2004, nell’autorevole e pubblica circostanza di un incontro scuola famiglia:

 

- come minimo e sicuramente è stata udita dall’ex studente della 5F (ex perché si è diplomato a giugno dell’anno in corso) Xxxxxxxxxxxx Xxxxx, e che, ascoltato dai suoi stessi compagni di classe e dall’insegnante tecnico pratico di informatica della stessa 5F Gragnianiello Aldo, me lo ha riferito mercoledi 17 marzo 2004 nel laboratorio di informatica inf1 al secondo piano della scuola durante la 5° ora di lezione intorno alle ore 12.00, usando più o meno le parole: “con mio padre e mia madre aspettavamo il nostro turno per parlare con voi, ed eravamo dietro allo studente e alla sua mamma che ha detto che il figlio l’hanno costretto a firmare, ebbene, ho udito distintamente anch’io quella frase, solo sul nome e la classe dello studente non sono sicuro, ma mi sembra che fosse della 3F”

 

- come minimo e sicuramente è stata udita dall’insegnante tecnico pratico di elettronica dello stesso corso F Ponticelli Carmine, che me lo ha riferito giovedi 25 marzo 2004 in sala insegnanti al secondo piano della scuola intorno alle ore 11.00, anche ascoltato sicuramente dalla prof.ssa di inglese dello stesso corso F Damiano Maria Rosaria, visto che anche lei partecipava ad una conversazione a tre, ed appunto fra me, l’insegnante  Ponticelli e quest’ultima stessa; ebbene, quando io ho chiesto all’insegnante Ponticelli: “Tu eri proprio vicino al mio fianco sinistro, a poche decine di centimetri, giovedi 26 febbraio 2004, hai anche tu sentito quella mamma dire del fatto che il figlio l’hanno costretto  a firmare ?”, ebbene, la risposta dell’insegnante Ponticelli, secca e perentoria, è stata: “Si”.

 

- come minimo e sicuramente è stata udita dalla mamma dell’ex studente della 5F (ex perché si è diplomato a giugno dell’anno in corso) Xxxxxxxx Xxxxxxx; la cosa mi è stata riferita direttamente dallo stesso studente Xxxxxxxx Xxxxxxx venerdi 28 maggio 2004 nell’aula 7 al piano terra della scuola durante la 6° ora di lezione intorno alle ore 13.00, ascoltato dai suoi stessi compagni di classe, usando più o meno le parole: mia madre non era nella stessa fila di quella mamma e di suo figlio, ma nella fila a fianco, in attesa che arrivasse il suo turno per parlare con il prof. Ponticelli, ciò nonostante ha sentito distintamente che diceva che il figlio l’avevano costretto a firmare”.

 

 

Cordiali saluti: Fraterno Giovanni

Torre Annunziata 13 settembre 2004


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