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ROMAGNA PREROMANA

Chi c'era in Emilia-Romagna prima dei Celti

PAGINA INIZIALE RAPPORTI CON ALTRI POPOLI
   
CHI VIVEVA IN EMILIA-ROMAGNA PRIMA DEI CELTI I CELTI CONTRO ROMA
   
LA CELTIZZAZIONE DELLA VALLE PADANA LA PROGRESSIVA COLONIZZAZIONE ROMANA


Greci
Villanoviani
Etruschi
Spina
Ravenna e Phycocle
     
Il VI secolo
   
     
Il V secolo
   


Nella fase successiva, che si può già definire etrusca (fine VIII°-inizio VII° sec. a.C.), lo sviluppo degli insediamenti seguì una duplice direttrice: la prima in senso nord-ovest, lungo quello che diventerà in epoca romana il tracciato della via Emilia; la seconda lungo le valli dei fiumi Panaro (Monte Cimone-Modena), Reno (Porretta Terme-Bologna) e Santerno (Firenzuola-Imola), ad est del quale cominciava il territorio degli Umbri.

I due epicentri della colonizzazione rimasero le aree di Velzna e di Verucchio, in posizione strategica sia nei confronti del mondo etrusco meridionale che dei territori più a nord e ad est, nel ruolo di vere e proprie teste di ponte dell'Etruria verso l'Europa continentale e il litorale adriatico.

Durante il VII° secolo l'area di Velzna diventa, da luogo "di frontiera", il centro di un'espansione demografica, che comporta anche l'occupazione di nuove aree insediative. Il territorio etrusco abitato raggiunge il fiume Enza ad ovest (fondazione di Mutna - Modena) e il Santerno ad est, toccando il confine con il territorio degli Umbri. Questo fenomeno appare in diretta relazione con l'esigenza di messa a coltura di nuovi terreni all'interno di una società di modello patriarcale. Mario Torelli: il sistema produttivo era ancora ad uno stato assai primitivo; larghissimi strati della popolazione erano impegnati in condizioni di semilibertà nella coltivazione di vaste estensioni di terra possedute da aristocratici, i quali a loro volta facevano dell'esibizione delle proprie ricchezze e del proprio rango uno strumento di potere. Le città dell'Etruria propria esportano questo modello nelle nuove sedi coloniali (compresa Spina).
Velzna assume il ruolo di centro agricolo primario. Anche l'insediamento di Verucchio cresce di importanza, fino a diventare un centro nevralgico per tutto il medio Adriatico. Nello stesso periodo, a Sud si consolidano gli insediamenti lungo le valli appenniniche e, a Nord, si aprono nuove vie di comunicazione verso il Po. Lo dimostra l'individuazione di un insediamento etrusco a Bondeno (Fe), in un luogo che a quel tempo si affacciava sicuramente sulla sponda meridionale di un ramo del Po. Gli Etruschi diffondono in tutta l'area la loro lingua e il loro alfabeto, derivato dal greco calcidese di Cuma (nell'odierna Campania).

 

Il VI secolo

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